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IL MIO PAESE
Post n°29649 pubblicato il 27 Aprile 2014 da nickvi77
Prendete il fatturato di McDonald’s. Poi, per buona misura, aggiungeteci sopra i ricavi di Deutsche Bank, uno dei più importanti gruppi bancari europei. Viene fuori un bel mucchio di quattrini: 72 miliardi di dollari, per l’esattezza. Ma non basta per “battere” la ‘Ndrangheta. L’associazione criminale nata in Calabria e diffusa in tutto il mondo ha guadagnato, nel 2013, 80 miliardi di dollari, pari a circa 53 miliardi di euro. Più di McDonald’s e Deutsche Bank messi assieme, giusto per ribadire il concetto. La stima arriva dall’istituto di ricerca europeo Demoskopika, che già in passato aveva analizzato le dimensioni e le ricadute del crimine organizzato. Lo studio si basa sui documenti del ministero dell’Interno, della polizia, della commissione anti-mafia del parlamento e della task force nazionale anti-mafia. Il fatturato nero della ‘Ndrangheta, secondo lo studio,equivale praticamente al 3,5% del Pil italiano. Una cifra enorme, del tutto sommersa, che deriva in larga parte (24,2 miliardi di euro) dal traffico di droga e di sostanze stupefacenti. Quasi 20 miliardi di euro sono legati invece all’attività di riciclaggio; altri 3 miliardi circa arrivano nelle tasche delle cosche direttamente da crimini come l’estorsione e l’usura. A questi dati si sommano quelli delle altre organizzazioni della malavita organizzata: uno studio recente presentato da Unimpresa calcola che le organizzazioni mafiose gestiscano in tutto un giro d’affari pari a circa 180 miliardi di euro, di cui 65 miliardi disponibili subito “cash”, in contanti. E un imprenditore su cinque è stato vittima di estorsioni, truffe, ricatti, usura e altre attività dei racket. Tutti dati che ancora una volta dimostrano che in Italia sì, purtroppo, il crimine paga. (WIRED.IT)
Sessanta dei cento occupanti i cosiddetti «bipiani» del quartiere Barra di Napoli rubavano l'energia elettrica grazie ad allacci abusivi alla rete Enel : a scoprirlo sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo di Poggioreale, nel corso di controlli nel degradato complesso di edilizia popolare di via Volpicella eseguiti in collaborazione con il personale tecnico dell'Enel. Pericolosissime le derivazioni dalla rete elettrica realizzate da ignoti con morsetti metallici e saldature collegati a fili volanti diretti verso le abitazioni. Dopo il sopralluogo e i rilievi dei carabinieri, i tecnici hanno provveduto a rimettere in sicurezza l'impianto ripristinando la rete elettrica. (LEGGO.IT) |
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