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In the End.

Post n°82 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da firpino

Conclusione.

La vita è assurda, incoerente, o, per usare un termine tanto caro agli snob filantropi illuministi, "irrazionale".

Angosciante, affannosa, continua ricerca di interessi, quando non stentata sopravvivenza.
Delirante interrogativo annichilente, creatrice di miraggi lontani e distruttrice di ogni vicina certezza.

Sarebbe così facile, così probabile non essere, e invece siamo, noi e qui, nel dubbio della morte che ci abbandona alla nostra follia, programmata, programmatica, umana.

E' troppo incomprensibile, la vita, per essere accettata nella sua semplicità, e l'Uomo cognitivo, intellettivo, ricettivo e scarsamente intuitivo non può accettare un mistero ignoto e irrisolvibile, nemico del certo e del prorogabile.
Quindi lo insabbia.

Lo copre di faccende,di impegni, lo imbottisce, di obblighi e diritti, lo forgia nella ratio e lo plasma insieme ad ovvie ottiche universalistiche.
E chi si esime dal macabro e perverso omicidio dei sensi, chi segue il vero percorso della vita, viene tacciato di irresponsabilità, di ignobilità, di pazzia.
Ma lo sanno, gli aguzzini invidiosi, che non a loro si riferiscono proferendo quegli insulti, lo sanno a chi mirano, ma non hanno cuore a rivolgersi a lei.
Vorrebbero odiarla, la vita, e sputarle, vorrebbero offenderla e minacciarla, perchè la loro forza è tale finchè Lei vorrà, finchè loro saranno vivi.
E invece no.
Non lo sanno.

E vivono felici.

Inizio.

 
 
 
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