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Berlusconi: Sì a respingimenti, no Italia multietnica

Post n°102 pubblicato il 10 Maggio 2009 da permaloso1985

Berlusconi: Sì a respingimenti, no Italia multietnica
Idv: Governo "nazifascista". Prc: 'Xenofobe' parole del premier
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© APCOM
Roma, 9 mag. (Apcom) - Altro che la 'generazione Balotelli' cara al presidente della Camera Gianfranco Fini: Silvio Berlusconi chiarisce il profilo della politica del Governo sull'immigrazione precisando che l'idea dell'Italia 'multietnica' è appannaggio esclusivo della 'sinistra' e che non ha nessuna intenzione di cambiare la legge in vigore. Secondo il presidente del Consiglio "ci sono due visioni sui clandestini: la sinistra con i suoi precedenti governi, aveva aperto le porte ai clandestini provenienti dagli altri Paesi, ha un'idea dell'Italia multietnica. La nostra idea non è così".
A chi chiede chiarimenti sulle polemiche seguite alla decisione di sbarcare in Libia gli immigrati soccorsi nel Mediterraneo, Berlusconi risponde che la linea del governo prevede di "accogliere qui solo quei cittadini che sono nelle condizioni di chiedere l'asilo politico", e cioè "coloro che mettono piede sul nostro suolo, intendendo anche le acque territoriali". Per gli altri "vale il nostro diritto di respingere", e in questo caso non sono violati "gli accordi internazionali". Citando i buoni rapporti con la Libia, sottolinea che la recente intesa bilaterale ha "anche una ricaduta positiva con la possibilità di non accettare immigrati clandestini che vengono sulle nostre coste". Infine, la -Bossi-Fini: "Non c'è nessun progetto - dice - di cambiare la legge che io conosca".
Critiche le prime reazioni dalle opposizioni. Giovanna Melandri (Pd), rivendica la diversità del suo partito: "Sì, noi abbiamo - dice - un'idea diversa dell'Italia, signor presidente del Consiglio: multietnica, pluralista, libera, un paese fondato sul lavoro e sul rispetto". Mentre Leoluca Orlando, portavoce di Idv, accusa: "Ronde e deportazione ricacciano l'Italia al tempo del nazifascismo". Secondo Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione, le parole di Berlusconi sono "manifestamente xenofobe e discriminatorie".
Ma la presa di posizione del premier non mancherà di alimentare la soddisfazione della Lega, che con il ministro dell'Interno Roberto Maroni ribadisce oggi che la linea dei respingimenti "continuerà finchè gli sbarchi non cesseranno". Compatti i ministri. Per quello della Difesa Ignazio La Russa "chi è contrario al respingimento contesta le regole e le leggi italiane", mentre il leghista Roberto Calderoli prende di mira le Nazioni Unite: "Se l'Onu ha dato l'incarico dei diritti umani alla Libia fino al 2006 non si vede perché oggi strepita per avere riportato da dove erano partiti gli immigrati". E il ministro degli Esteri Franco Frattini, a fianco di Berlusconi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, garantisce che "il comportamento del governo italiano è stato la doverosa applicazione del Patto europeo che a dicembre dello scorso anno i leader d'Europa hanno siglato durante la conclusione della presidenza francese".
Maggioranza compatta, dunque. Resta da capire se, accuse alla sinistra a parte, Berlusconi parli anche al Pdl quando respinge l'idea della società multietnica. Sull'argomento oggi Fini non ha parlato, ma da mesi ripete che "nel prossimo decennio la nostra sarà una società sempre più multietnica" e per andare incontro a questo futuro servirebbe "un po' più politica e un po' meno propaganda".
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