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Morti bianche, Dal Colle no a salva-manager. Fini: Pene adeguate

Post n°69 pubblicato il 22 Aprile 2009 da permaloso1985

Morti bianche, Dal Colle no a salva-manager. Fini: Pene adeguate
Sacconi assicura:sintonia e riscrittura.Opposizione:Napolitano ok
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© APCOM
Torino, 22 apr. (Apcom) - I responsabili, ad ogni livello, degli incidenti sul lavoro non possono sfuggire alla legge. E la cosiddetta norma 'salva-manager' che modifica l'articolo 10 bis del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro va "riscritta". A Torino la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si intreccia inevitabilmente con il caso Thyssen: prima la lettera dei familiari delle vittime che hanno chiesto al capo dello Stato un interessamento, poi l'assicurazione, da parte dello stesso presidente, della sua "costante attenzione" alla vicenda e, infine, oggi l'affondo di Napolitano sulla norma già contestata dalla -Fiom-Cgil.
"Conosco la questione che ho seguito e anche prima c'era preoccupazione per quella norma - ha spiegato Napolitano rispondendo a una domanda dei giornalisti -. Una preoccupazione che avevo espresso subito". Ma stamani la partita si è riaperta con le stesse parole del ministro del Welfare Maurizio Sacconi che si è detto disponibile a cambiare la norma per non avallare "interpretazioni capziose e malevoli". Il Quirinale, in qualche modo, lo attende al varco. "Prendo atto che questa mattina il ministro Sacconi si è dichiarato pronto a riscrivere questa norma - ha aggiunto il capo dello Stato - per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen. Siamo in attesa di vedere questa nuova scrittura della norma". Tra l'altro domani, ultimo giorno della sua visita a Torino, Napolitano incontrerà in Prefettura i familiari dei sette operai che rimasero uccisi nel rogo della ThyssenKrupp e verrà consegnata al presidente una lettera del consiglio di fabbrica. Sul fronte processuale l'udienza, dopo le perizie di parte, è stata aggiornata al 28 aprile.
Pienamente d'accordo con il capo dello Stato il presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha colto l'occasione del monito quirinalizio per ripetere che "quando la magistratura accerta le responsabilità degli incidenti sul lavoro è moralmente giusto che le pene siano adeguate alla gravità delle colpe". Fini risponde, fra l'altro, anche alle parole dei familiari delle vittime della Thyssen, secondo i quali "non è giusto parlare di fatalità".
"Dietro ogni incidente sul lavoro non c'è quasi mai - sottolinea il presidente della Camera - la semplice fatalità. C'è spesso una colpa o un errore da parte di qualcuno e, nei casi più gravi, una piena e delittuosa indifferenza alla tutela della sicurezza, della salute e della vita".
E Sacconi, da Roma, assicura che il Governo è pronto. "Ha ragione Napolitano, ha detto la verità. Ben prima della segnalazione della Fiom - dice il ministro - avevamo avuto modo di esaminare la questione per arrivare ad un testo che sia più chiaro e più certo. Col Quirinale c'è sempre stata una doverosa collaborazione. Ho sempre sentito il dovere, anche al di là delle formali competenze, di informare il capo dello Stato, perché ho sempre apprezzato il suo forte impegno a favore della sicurezza sul lavoro. Sono andato a riferire su quanto stavamo facendo". In ogni caso, aggiunge, le norme di cui si parla, che verranno modificate, non avrebbero effetti sul caso Thyssen: "Non c'entra niente questo con il processo Thyssen. L'articolo in questione riguarda le situazioni in cui può esserci un concorso di responsabilità del sottoposto e della proprità: ho letto l'impianto accusatorio del processo Thyssen e lì c'è una responsabilità precisa della proprietà e non c'è corresponsabilità dei lavoratori". Il Governo, ha aggiunto Sacconi presenterà le correzioni quando il provvedimento, che ora è all'esame della conferenza Stato-Regioni, arriverà nelle competenti commissioni parlamentari.
L'opposizione e tutta la sinistra plaudono alle parole del presidente della Repubblica e l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano sottolinea che è necessario "sgombrare definitivamente il campo da una lettura del provvedimento del governo" modificando la 'salva-manager'.
Vep/Ral

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