Abisko e Norvegia
Principalmente mie esperienze di viaggio in Scandinavia, ma anche fatti e foto da quei paesi ed infine qualcosa di scandinvao a Milano« Meridiani | Iter lapponicum » |
La mia biblioteca per la Norvegia non contiene molti volumi, molti meno di quanti vorrei averne. Non posseggo neanche una guida turistica, in Norvegia ci sono sempre andato "a naso", sentendo racconti di altri viaggiatori o seguendo consigli di amici; e non mi sono mai trovato male.
Tante cose le ho lette quà e là, su riviste di turismo (Bell'Europa dedica spesso servizi alla Norvegia, ad esempio), su libri vari.
Per informazioni generali, geo-politico-sociali-di costume, il riferimento è il classico e ormai vetusto "Scandinavia" di Enzo Biagi, edizioni Rizzoli anni '70, che ho trovato su una bancarella di un mercatino a un euro. Il buon vecchio Enzo, allora giornalista maturo, compiva un esame critico della realtà di quei paesi e ne tracciava un panorama completo ed interessantissimo. A mio avviso, se mi è concessa un'osservazione, ricadeva talvolta nei luoghi comuni ancora oggi diffusi; basti pensare che uno dei capitoli si intitola "l'infelicità in paradiso". Pur ammettendo che in Belgio ed Austria ci sono più suicidi che in Svezia e che in Friuli muoiono molte più persone di cirrosi che in Finlandia, non riusciva ad evitare il collegamento scandinavi-depressione, ancora nella testa di tanti. E così per altri temi. Comunque il libro ha un valore documentaristico e storico irripetibile.
Tante informazioni le ho apprese dalla lettura di romanzi o libri norvegesi, primo tra tutti Knut Hamsun (tradotto da Iperborea), che con le sue opere racconta una Norvegia d'anteguerra incantata e popolata di bontemponi hippy girovaghi anticipatori delle tendenze degli anni '50. Hamsun peraltro morì in disgrazia e fu cacciato dal paese per aver aderito al nazismo, ma le sue opere precedenti sono veramente godibili.
In epoca moderna anche la Norvegia è diventata terra di giallisti e per non farmi mancare nulla ho letto, o meglio divorato, Jo Nesboe "Il pettirosso", intrigante giallo contemporaneo con radici nel fosco periodo dell'occupazione nazista, quando la popolazione si era divisa tra resistenza e collaborazionisti, norvegesi arruolati volontariamente nell'esercito tedesco convinti di dover difendere la nazione dal pericolo rosso...
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