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I pettirossi norvegesi

Post n°63 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da mfelix68
 

Amano il rischio, così dice Jo Nesboe nel suo romanzo "il pettirosso", appunto.

Pare che il 40% dei piccoli e simpatici pennuti non migri verso sud in autunno, ma tenti di resistere all'inverno norvegese per essere avvantaggiato in primavera, quando potrà scegliere i posti migliori per nidificare e riprodursi.

Sono giocatori d'azzardo i pettirossi norvegesi, non sarebbero in grado di resistere se l'inverno fosse duro; rimangono sperando che la stagione sia mite. Il 60% di quelli che rimangono, in media, sopravvive.

E i norvegesi, da parte loro, costruiscono casette di legno che riforniscono di briciole di biscotti e quando c'è il ghiaccio anche di burro, per cercare di far aumentare quel 60%.

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Commenti al Post:
fabio.1971
fabio.1971 il 25/01/07 alle 11:51 via WEB
Peccato si veda poco, troppo al buio. La troppa luce dietro (neve ?) ha abbagliato l'esposimetro e chiuso troppo il diaframma, in questi casi è bene una leggera sovraesposizione. Comunque i colori sono molto belli. Ciao Fabio
(Rispondi)
regina_crimilde
regina_crimilde il 26/01/07 alle 14:19 via WEB
avranno avuto anche loro un inverno mite?
(Rispondi)
moona42
moona42 il 29/01/07 alle 20:51 via WEB
Ciao. Tu continui a scrivere di neve e freddo...io d'africa e sole. In Danimarca sono andata ad Ottobre, la Norvegia l'ho mancata per un soffio. E la tua Africa?
(Rispondi)
mfelix68
mfelix68 il 30/01/07 alle 11:20 via WEB
Africa? Non mi è mai capitato di andarci, nemmeno un viaggetto commerciale a Sharm... Le mie esperienze nel sud del mondo sono rare. Italia a parte ho visitato solo Istanbul, la Cina meridionale e Cuba. Ed anche quì sono andato più per sfruttare occasioni che non per scelta. In Cina ha lavorato per anni mio padre e quindi era stupido non sfruttare la sua ospitalità, a Cuba ci sono andato con un'offertona last minute. Se si eccettuano le travolgenti pagine africane di Hemingway, che hanno costituito amore di gioventù, dell'Africa so poco o nulla. Brutta l'ignoranza...
(Rispondi)
 
moona42
moona42 il 31/01/07 alle 21:32 via WEB
All'ignoranza, se tale vogliamo chiamarla, possiamo sempre porre rimedio. Mi sembra però che i viaggi e la conoscenza del mondo non ti manchino di certo... Ciao.
(Rispondi)
 
 
mfelix68
mfelix68 il 01/02/07 alle 10:54 via WEB
Il mio problema è la concentrazione su alcuni temi, su alcuni luoghi, su alcuni aspetti ed il limitato interesse verso il resto. Così quando mi innamoro di un luogo, di una cultura, di un modus vivendi, concentro tutte le mie risorse su quello e faccio molta fatica a cambiare rotta. Insomma, mi FISSO un po' troppo. Ho sempre pensato fosse più utile, e bello, "fare poche cose ma bene", visitare meno posti ma meglio, conoscere meno ma più approfonditamente. Anche se, lo dico autocriticamente, forse sono troppo "monodirezionale".
(Rispondi)
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