I pettirossi norvegesi

Post n°63 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da mfelix68
 
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Amano il rischio, così dice Jo Nesboe nel suo romanzo "il pettirosso", appunto.

Pare che il 40% dei piccoli e simpatici pennuti non migri verso sud in autunno, ma tenti di resistere all'inverno norvegese per essere avvantaggiato in primavera, quando potrà scegliere i posti migliori per nidificare e riprodursi.

Sono giocatori d'azzardo i pettirossi norvegesi, non sarebbero in grado di resistere se l'inverno fosse duro; rimangono sperando che la stagione sia mite. Il 60% di quelli che rimangono, in media, sopravvive.

E i norvegesi, da parte loro, costruiscono casette di legno che riforniscono di briciole di biscotti e quando c'è il ghiaccio anche di burro, per cercare di far aumentare quel 60%.

 
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I miei viaggi in Danimarca e Scandinavia

Post n°62 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Foto di mfelix68

In ordine per paese e da sud a Nord

(in corsivo, località dove non ho pernottato)

Riporto l'elenco delle località che ho visitato nei miei vari viaggi nel nord Europa. Si tratta complessivamente di 5 diversi viaggi, effettuati dal 1997 al 2002, tutti con tessere di libera circolazione ferroviaria (Interrail o Scanrail) e con mezzi pubblici o con altri mezzi (autostop, auto di amici; bici - solo Lofoten)

Danimarca

Esbjerg, Odense, RoskildeKoge, København, Helsingør, Hillerod, Fredensborg, Århus, Frederikshavn, Sindal, Skagen 

Svezia

Malmö, Helsingborg, Göteborg, Eskilstuna, Stockholm, Uppsala, Gävle, Mora, Östersund, Storuman, Arvidsjaur, Jokkmokk, Boden, Haparanda, Gällivare, Abisko, Bjorkliden, Katterjakk, Vassijaure.

Norvegia

Oslo, Bergen, Flåm, Åndalsnes, Ålesund, Alnes, Røros, Trondheim, Lian, Hell, Bødö, Å i Lofoten, Tind, Reine, Svolvær, Narvik, Rombakk, Sosterbekk, Bjornfiell, Riksgransen, Katteratt.

Finlandia

Kemi, Rovaniemi, Helsinki, Turku.

Nella mappa in rosso, viaggi in treno; in arancio bus, auto, autostop; arancio puntini, nave

 
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Iter lapponicum

Post n°61 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Tag: libri
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Una menzione particolare merita a mio avviso la guida Iter Lapponicum, edita dalla piccola Leading Edizioni di Bergamo, specializzata in testi e guide per bambini in viaggio (ma la guida in oggetto non parla di viaggi con bambini).

L'opera, curata da Ada Grilli Bonini è costruita in modo originale, sconvolgendo tutte le regole delle guide classiche per raccontare i luoghi, la cultura, la storia e le tradizioni di un popolo che è sempre stato nomade e che non ha mai considerato SUA la terra dove viveva.

Si tratta quindi di un mix geografico organizzato più sulle migrazioni delle renne che non sui confini amministrativi, che tien conto dei percorsi storici e degli eventi naturali più che non delle strade e delle ferrovie.

Non mancano comunque, e sono ricchissime, le informazioni turistiche pratiche, spinte anche verso forme di turismo "estremo", come la citazione di un sentiero lungo ben 800 Km che dalla Lapponia meridionale svedese segue i percorsi dei Sami scavalcando confini nazionali fino alla parte più settentrionale della Norvegia e che secondo l'autrice è "comodamente percorribile"...

E poi ci sono chicche eccezionali, le cronache del mercante veneziano Quirini che nel '600 naufragò a Røst, nelle Lofoten e dopo anni tornò a casa a piedi raccontando di un mondo che all'epoca sembrava irreale, o come le storie tratte da Joan Thuri, "Vita del Lappone", unico testo scritto veramente da un Sami sui Sami, all'inizio del '900.

Ricchissimo di foto e soprattutto mappe, è dotato di 4 comodissimi cordini segnalibro che consentono di consultare più parti della guida senza perdere il segno. Un po' caro...

 
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Letture

Post n°60 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Foto di mfelix68

La mia biblioteca per la Norvegia non contiene molti volumi, molti meno di quanti vorrei averne. Non posseggo neanche una guida turistica, in Norvegia ci sono sempre andato "a naso", sentendo racconti di altri viaggiatori o seguendo consigli di amici; e non mi sono mai trovato male.

Tante cose le ho lette quà e là, su riviste di turismo (Bell'Europa dedica spesso servizi alla Norvegia, ad esempio), su libri vari.

Per informazioni generali, geo-politico-sociali-di costume, il riferimento è il classico e ormai vetusto "Scandinavia" di Enzo Biagi, edizioni Rizzoli anni '70, che ho trovato su una bancarella di un mercatino a un euro. Il buon vecchio Enzo, allora giornalista maturo, compiva un esame critico della realtà di quei paesi e ne tracciava un panorama completo ed interessantissimo. A mio avviso, se mi è concessa un'osservazione, ricadeva talvolta nei luoghi comuni ancora oggi diffusi; basti pensare che uno dei capitoli si intitola "l'infelicità in paradiso". Pur ammettendo che in Belgio ed Austria ci sono più suicidi che in Svezia e che in Friuli muoiono molte più persone di cirrosi che in Finlandia, non riusciva ad evitare il collegamento scandinavi-depressione, ancora nella testa di tanti. E così per altri temi. Comunque il libro ha un valore documentaristico e storico irripetibile.

Tante informazioni le ho apprese dalla lettura di romanzi o libri norvegesi, primo tra tutti Knut Hamsun (tradotto da Iperborea), che con le sue opere racconta una Norvegia d'anteguerra incantata e popolata di bontemponi hippy girovaghi anticipatori delle tendenze degli anni '50. Hamsun peraltro morì in disgrazia e fu cacciato dal paese per aver aderito al nazismo, ma le sue opere precedenti sono veramente godibili.

In epoca moderna anche la Norvegia è diventata terra di giallisti e per non farmi mancare nulla ho letto, o meglio divorato, Jo Nesboe "Il pettirosso", intrigante giallo contemporaneo con radici nel fosco periodo dell'occupazione nazista, quando la popolazione si era divisa tra resistenza e collaborazionisti, norvegesi arruolati volontariamente nell'esercito tedesco convinti di dover difendere la nazione dal pericolo rosso...

 
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Meridiani

Post n°59 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Foto di mfelix68

Personalmente ho un debole per la rivista Meridiani e quindi non posso che trovare il numero dedicato alla Norvegia assolutamente eccezionale.

Un po' datato, meriterebbe aggiornamento, data l'evoluzione dell'offerta turistica norvegese (non sempre positiva...).

Comunque l'approccio per temi, con riferimenti all'economia, alla politica ed alla vita della gente è secondo me imbattibile. Così come i riferimenti alla cultura, ed alla letteratura.

Bello anche l'impianto iconografico, datati i riferimenti turistici.

 
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Collana "Grandangolo"

Post n°58 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da mfelix68
 
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L'editrice piemontese White Star ha pubblicato nella collana "Grandangolo" diversi lavori interessanti sui paesi del nord, tra questi Canada, Svezia e appunto Norvegia (autore Fabio Bourbon).

Premettendo che a me piaciono poco i libri fotografici, devo dire che questo fa eccezione ed incontra i miei gusti per diversi motivi. Le didascalie che accompagnano le belle immagini, in gran parte naturalistiche ma non solo, sono chiare e complete e soprattutto è ben individuabile il luogo dove l'immagine è stata scattata; una mappa geografica, seppur semplificata, costituisce riferimento utile per orientarsi ed i vari capitoli sono introdotti da brevi testi descrittivi ben fatti. Nonostante sia stato stampato ormai 10 anni fa, è ancora largamente valido.

Ampio spazio è dedicato al nord, alle Lofoten, alle Svalbard, così come al Finnmark ed alle zone intorno a Capo nord, meta di tanti turisti. Non mancano però le grandi città e le località del sud, con adeguati riferimenti. Un capitolo è dedicato anche ai Sami ed alle loro feste tradizionali, anche se con toni ed immagini un po' troppo "da depliant".

 
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Bill Bryson

Post n°57 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Tag: libri
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Ho segnalato in qualche post il simpatico libro "Una città o l'altra", edizioni TEA.

A me è piaciuto, ma non è il migliore di Bryson; certamente più spassoso "Una passeggiata tra i boschi", ed. TEA o "Notizie da un'isoletta", ed. Guanda.

Una città o l'altra mi ha colpito per i capitoli dedicati alla Norvegia, ad Oslo ed a Hammerfest, località dove l'autore si è recato in dicembre per vedere le aurore boreali. La descrizione del mondo e dei modi norvegesi sono molto carine e realistiche.

Altre parti del libro, una sorta di viaggio itinerante nel nostro vecchio continente con gli occhi di un cinico americano, sono molte belle, spassose; altre un po' discutibili (ci sono diverse critiche rispetto all'UE ed alla politica comunitaria..., ma da che pulpito!).

Complessivamente gofibile, da leggere tutto d'un fiato per ritrovare spaccati di un continente che visto con occhi "di straniero" è ancora più interessante.

 
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Aquile di mare

Post n°55 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da mfelix68
 
Tag: norway
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Oltre alle orche è possibile vedere le bellissime aquile di mare che nidificano sulle scoscese pareti del fiordo di Narvik o sui pendii delle Lofoten e che approfittano della pescosità del mare per tuffi e scorpacciate impareggiabili.

PS: una l'ho vista anch'io, in estate, dal sentiero che scende lungo il fiordo di Narvik!!!

 
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Il freddo non è un problema!

Post n°39 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da mfelix68
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Per non scoraggiare nessuno, il passo successivo del mio racconto riguarda come i Norvegesi affrontano il freddo: il freddo non è un problema!!!

Il sistema Norvegia non si fa mettere in ginocchio dal freddo, aerei, treni e strade funzionano sempre, anche nei più sperduti villaggi del Nordland.

 
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Oslo al freddo e le altre

Post n°38 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da mfelix68
Foto di mfelix68

Oslo è la capitale scandinava meno fredda, il mare ghiaccia meno che a Stoccolma, i traghetti si fermano ma per poco tempo e solitamente non vengono disegnate strade coi birilli sul ghiaccio.

Nella capitale così come nel resto del paese tutto funziona, dai trasporti ai servizi.

Bergen e Stavangen godono della mitigazione del mare, così come (tenendo conto della latitudine), Trondheim e Narvik. Quì anche se il mare ghiaccia poco, la temperatura può raggiungere i -20.

Le zone più fredde sono nell’entroterra, il bellissimo Dovreplateu e l’Hardaggervidda ad esempio.

Viaggiare da Oslo a Bergen può valere un’escursione termina anche di 30 gradi (dai –10 di Oslo ai -20 di Finse allo 0 di Bergen).

Il nord vero è invece attanagliato dai ghiacci, Kirkenes è spesso tra i 20 ed i 30 sotto zero (si veda Bill Bryson, Una città o l’altra, Guanda ed.)

Foto: ancora Oslo, Akerbrigge ghiacciato, febbraio 2006

 
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