Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Il tempo appare esitare in un marzo bizzarro. In questo momento, tuttavia, non piove. L'altro giorno, passeggiando nel mio giardino ho fatto in tempo a godere lo spettacolo di una magnolia in fiore, con i suoi colori rosa-violacei e quella patina d'avorio, in perfetta armonia con la smodata policromia primaverile. Ho fatto in tempo a vedere i fiori. Ora sono già caduti e le foglioline iniziano a far capolino. La primavera ha le sue paturnie; è lunatica, può mettere di buon umore quanto innervosire. Ad ogni modo è sempre sopra le righe. Personalmente preferisco l'autunno, mi si confà di più. Poverina, la primavera non ha colpe, sono io che nel vedere tutta la natura rifiorire mi sento uno spettatore posto a distanza, un pò in disparte. Questo un poco mi fa male. Così mi sento più a mio agio con l'impatto cromatico monocorde dell'autunno. Ma poi, a ben guardare, quando le foglie cominciano a cadere e a cambiare colore hanno la loro bellezza. Forse è la loro vicinanza con la morte che le fa sembrare così belle, il loro canto del cigno: si sforzano di dare l'ultimo tocco a questa tela bellissima che è la natura. Tutte le cose, in prossimità della loro fine, nella coscienza (naturale?) del loro decadere fisico riescono ad avere un sussulto, un impeto: è il loro ringraziamento al mondo, forse per essere state vitali per un poco. O un moto di ribellione, chissà! La primavera invece è spavalda, non si cura del futuro, la sua illusione è un continuo presente. E sia! Non si può stare ad interrogarsi più di tanto. |
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Così mi sento più a mio agio con l'impatto cromatico monocorde dell'autunno.
Come ti capisco..:) Buona serata Gian ^_^
clicca!!!!
e sorridi!!!
un'illusione, un sogno,
un pensiero che naviga la mente...