Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Dissertazione sulla scuola

Post n°914 pubblicato il 19 Gennaio 2020 da gianor1
 

"Scuola romana divide bimbi tra ricchi e poveri".

La scuola di oggi è un'istituzione in circostanze critiche, a volte anche senza vie d'uscita.
Ahimè l'istituzione educativa è circondata da superficialità e da prototipi banali che creano incomprensioni e preconcetti.
Mi piacerebbe una scuola, impegnativa e faticosa, che si fermasse ogni tanto per riconsiderare responsabilmente le sue potenzialità.
Vorrei svolgere l'insegnamento con pochi princìpi e chiare norme ma ognuna atta ad aprire nuovi varchi in un mondo in continuo cambiamento e
con un valore asseverativo forte e deciso.
Vorrei operare in una scuola eterogenea che aspiri a divenire "communitas" in una agorà memoriale tramite un dialogo aperto, in un confronto operativo della gestione di testi, docenti ed allievi.
Vorrei costruire delle particolari imbarcazioni per ogni allievo, che si adattino alle capacità individuali, per navigare il mare della conoscenza e di conseguenza dell'apprendimento.
Vorrei una didattica allo stesso tempo semplice e gratificante, lontano dalla cattedra, da manuali desueti, dal pericolo di adeguamento passivo alla professione, ma soprattutto che sproni la passione e la curiosità culturale.
Oggi la scuola è circondata da superficialità e da prototipi banali che creano incomprensioni e preconcetti.
Uno di questi luoghi comuni è che la scuola, come perno culturale della società, non esiste più, perchè si concentra non sull'apprendimento delle conoscenze ma sulle  mere capacità operative e manuali.
La scuola esiste anche se assai lacerata e piagata, ma non molto dissimile da quella degli anni novanta che frequentavo da studente. Anche se mi ritrovo una pedana sotto la cattedra identica a quella dei miei professori di allora. Ciborio patetico!
Infine bandirei l'infingimento artificiale di apprendimento che non è altro che una perdita di tempo per gli allievi
e per tutti gli operatori scolastici.

Le note musicali che ricamano l'intervento di questa settimana
restituisce serenità, gioia di vivere, permettendo all’animo di godere e di apprezzare quell’umanissima bellezza che abbiamo dentro e che incontriamo fuori di noi quando la cerchiamo con l’animo sgombro, con la fede sincera di chi vuole trovare una via diversa da quella con cui ci scontriamo nella vita di tutti i giorni.

 

Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 19/01/20 alle 21:43 via WEB
Una scuola a misura d'uomo. Non credo potrà mai accadere. Buonanotte
 
 
gianor1
gianor1 il 19/01/20 alle 22:19 via WEB
Pessimismo che non condivido. Per fortuna, oggi, il nesso pedagogia-società è indirizzato verso un insegnamento personalizzato, associato alla palese e necessaria sensibilizzazione sociale e politica. Situazione culturale in questione favorevole tra molti pedagogisti e studosi dell'estetica scolastica, che già forniscono soluzioni tra modelli tecnocratici e modelli emancipativi al suo sviluppo funzionale. In fondo è la ricerca del sapere guidato dal criterio della liberazione dell'uomo comune a tutte le scienze umane. Buonanotte.
 
neopensionata
neopensionata il 20/01/20 alle 05:33 via WEB
Mi piacciono le persone che attraversano la vita insieme,semplicemente tenendosi per mano.È forse il gesto d'amore più tenero e rassicurante che ci sia,tenersi per mano… Buona giornata,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 20/01/20 alle 13:33 via WEB
Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare. Buona giornata. Gian
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 20/01/20 alle 07:57 via WEB
Nei demeriti della Buona scuola (uno slogan decisamente infelice visti i risultati) c’é senz’altro quello di aver imposto un’idea di comunitá scolastica dipendente essenzialmente da un’unica figura, il dirigente, visto come panacea di tutti i mali. Caro Gian cosa ne pensi? Buona giornata,Serena
 
 
gianor1
gianor1 il 20/01/20 alle 13:35 via WEB
E' il dirigente scolastico che stabilisce l’atto di indirizzo della scuola, la missione e la visione, termini non a caso mutuati dal mondo dell’imprenditoria. É lui che sanziona o che premia i piú meritevoli sulla base di criteri spesso poco chiari, secondo una logica discriminatoria che ha avuto, e sta avendo, come conseguenza, un deterioramento dei rapporti tra docenti, con l’affermarsi di una mentalitá individualista e competitiva da un lato, rinunciataria e rassegnata dall’altro. Spero che la risposta sia esaustiva. Gian
 
acquasalata111
acquasalata111 il 20/01/20 alle 08:14 via WEB
Speriamo solo che tutto cio' che ti auguri si avveri prima o poi. Un caro saluto e una bella giornata!
 
 
gianor1
gianor1 il 20/01/20 alle 13:39 via WEB
Ci sarà un cambiamento se ci sarà una maggiore attenzione una maggiore attenzione alla preparazione degli allievi nell’utilizzo di tecnologie nuove ed emergenti; una maggiore enfasi su nuovi tipi di carriere, impieghi e competenze necessarie in vista del futuro; maggiore preparazione su competenze non convenzionali o lievi che saranno indispensabili in futuro. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 20/01/20 alle 08:57 via WEB
Sono sicura che saremo capaci di costruire una scuola diversa quando ci sarà piena collaborazione tra docenti e famiglie. Buona scuola, Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 20/01/20 alle 13:40 via WEB
E' un cantiere necessario e debba essere aperto al più presto e con la partecipazione critica di mamme e papà. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 20/01/20 alle 10:30 via WEB
La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo.(Malcom X) Ciao,Giulia:)
 
 
gianor1
gianor1 il 20/01/20 alle 13:41 via WEB
Sarà un grande giorno quello in cui la scuola prende dallo Stato tutti i soldi che vuole e l’esercito e l’aviazione devono organizzare una vendita di torte per comprare bombardieri. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 20/01/20 alle 15:55 via WEB
Viva la scuola, Abbasso la scuola? Scuola buona, scuola cattiva? Lo scaffale di libri sulla scuola è affollatissimo e pieno di punti di vista contraddittori. E probabilmente sarà sempre così. Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 13:42 via WEB
C’è chi dice che la scuola è un incubatore della conoscenza e del progresso e chi invece afferma che la scuola è la prigione della creatività e dell’immaginazione. C’è chi sostiene che la scuola non è più al passo con i tempi e chi invece ribadisce che nonostante la globalizzazione, internet e l’avvento di nuove tecnologie e di nuovi stili di vita – le disuguaglianze sociali continuano negli anni a riprodursi, attraverso l’inclusione o l’esclusione dal sistema scolastico. In questo senso la scuola continua a essere il campo di gioco di questa partita fondamentale tra l’avere successo nella vita e il non averlo. Gian
 
veramore
veramore il 20/01/20 alle 18:27 via WEB
Credo che l'obiettivo dell'educazione è quello di creare cittadini capaci di realizzare nuove cose. La scuola dovrebbe cambiare in questo senso. Buona serata Prof.,Veronica :*
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 14:21 via WEB
Nella visione di una ricerca estetica nei confronti del prossimo e del mondo si può capire, in sostanza, la matrice feconda di relazioni cognitive e la promessa di relazioni eticamente consapevoli. Buon pomeriggio. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 20/01/20 alle 18:56 via WEB
Oggi, più che,l'insegnamento è considerato problematico sotto vari punti di vista:programmi, scelte istituzionali inopportune, soggetti da educare prima che considerare destinatari e rielaboratori attivi di conoscenze... scarso interesse generalizzato, che non esclude i docenti. C'è davvero da essere delusi dalla situazione in cui versa l'Istituzione Scuola. D'altra parte, se si aspetta che tutto funzioni nella maniera buona e perfetta che si vorrebbe, distante, giustamente, anche da quella del nostro passato,personalmente,temo si vada sempre più incontro a delusioni. La speranza sono gli insegnanti appassionati e sensibili come te, auspicanti rivolgimenti sostanziali che facciano della Scuola non una fermata obbligatoria e spesso incomprensibile e noiosa, ma un luogo di frequentazione ambita, una scuola che, come tu dici, sia percepita come "comunitas" responsabile e priettata ad un accrescimento vero delle varie conoscenze,secondo quelle che sono le possibilità e soprattutto le tendenze specifiche dei discenti.Fermo restando serietà di azione e rispetto delle regole,cambiare, almeno qualcosa,si può: chiudere la porta della propria aula e lasciar fuori il più possibile il vecchio, insegnando con volontà, fiducia e coscienza come si crede sia più giusto.Soprattutto, mettendoci la faccia e con grande umiltà.So che non è facile. Io son sicura, comunque,che tu già lo faccia e ti auguro di non desistere... E allora, perché tanto dilungarmi? Non so. Forse perché sono chiacchierona o perchè l'insegnamento, cosi come tu lo vorresti,io lo porto nel cuore.
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 14:39 via WEB
Come ben suggerisci le caratteristiche dell'insegnamento viene costruita dai docenti. In condizioni positive e negative, realizziamo la funzione decisiva all’interno del sistema educativo. Un sistema rigoglioso, variegato, una geografia frastagliata, con realtà assai diverse tra di loro. Oggi, ahimè, la stima è calata. Operano docenti per caso, che non sanno bene cosa devono esplicare o che conoscono assai bene la disciplina ma non sanno insegnarla, non conoscono i principi basilari della didattica e della metodologia. In pratica insegnanti falliti perchè hanno sbagliato professione. Appresso sono presenti in questo mondo educativo docenti vocati all' insegnamento. Persone competenti, valide che determinano un buon studio e coinvolgono gli allievi. Non è un gran numero, ma neppure pochi ed isolati. Infine, ci sono gli operatori e basta. Insegnanti che operano con rettitudine, senza sperimentare nulla; che non sanno progettare strategie pedagogiche del disattamento, ma che sanno solo proporre sufficientemente le materie letterarie (latino e greco), o la matematica o storia dell’arte. La difficoltà insoluta è che tutti quanti prendono lo stesso trattamento economico. Non c’è di fatto differenza tra chi non svolge bene il proprio lavoro e chi lo fa con passione e chi al minimo sindacale. Certo, ora c’è il bonus, l’incentivo per scovare i capaci e meritevoli, peccato che la qualità ancora non viene riconosciuta. Grazie di cuore per la buona considerazione che possiedi nei miei confronti. Gian
 
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 21/01/20 alle 20:22 via WEB
Se n'è volato il "mai" dell'inizio. Nessuno è perfetto...Quanto alla mia stima per te, rispondo che ti leggo da un bel po' e la scrittura sincera e disinteressata è una buona fonte di conoscenza.Ah,quale conforto ascoltare la musica!Cordialmente, buona serata.
 
   
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:37 via WEB
A volte la forma non cancella, come il tuo intervento, la qualità e la sostanza. Questo è il brano musicale che ascolti in sottofondo. Buon pomeriggio. Gian
 
blue.sky00
blue.sky00 il 21/01/20 alle 00:19 via WEB
Le note musicali...accompagnano da sempre il cammino di chi vuole trovare una via diversa. Buonanotte Gian
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 14:19 via WEB
Nella costruzione dei pentagrammi viene sempre sottolineata una costruzione diversa ed unica. Come nella vita. Ore liete. Gian
 
woodenship
woodenship il 21/01/20 alle 02:30 via WEB
Auspici non facili, i tuoi. Ma che razza di uomini saremmo, se non fossimo in grado di mantenere viva la speranza che le cose possano cambiare, soprattutto nel modo che ci si auspica? Ovvero nella direzione di dare finalmente le risorse alla scuola, affinchè possa diventare quell'occasione per i giovani di crescita nella consapevolezza che, solo il sapere, può conferire all'individuo... Un saluto...W....
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 14:17 via WEB
Credo fermamente nel rilievo estetico dell’educare che non appare meramente rimarcabile, ma si distingue per l'imprenscindibilità e l'essenzialità verso un progetto pedagogico che non si rassegni alla separazione tra emozione e cognizione. Costruire armonie,o almeno influezandosi in molteplici viluppi, il parametro cognitivo e quella emotivo, la dimensione estetica divede ancora oggi la sua accezione generale e universale. Un esempio è palese nel favorire la pratica delle discipline comunicative ed espressive (qui sono di parte e consiglierei primariamente, quelle musicali e artistiche) il parlarsi e il comprendersi di mondi e contesti culturalmente assai diversi, senza facili utopie o illusorie scorciatoie che pretendano annientare differenze religiose e culturali profonde. Ore feraci. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 21/01/20 alle 03:48 via WEB
Il senso della vita si può trovarlo solo vivendola, amandola. Esprimendo amore per noi stessi e per gli altri, con la stessa naturalezza dei fiori di campo che sbocciano quando è il loro momento. Perché la vita non si misura in anni, ma in emozioni e istanti vissuti, in amore dato e ricevuto. È fatta di tante piccole cose che le danno un grande significato.
Ore liete per questo martedì di gennaio. Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 13:56 via WEB
Mi piace seguire il pensiero di Eistein che afferma:" Se vuoi vivere una vita felice, legala a un obiettivo, non alle persone o alle cose". Buon pomeriggio. Gian
 
elyrav
elyrav il 21/01/20 alle 08:08 via WEB
Parlano molto bene della scuola steineriana per questo. Io non so, non sono maestra o professoressa e quindi non mi rendo conto di cosa servirebbe nella scuola perchè i maestri e professori possano esercitare con più soddisfazioni. Serena giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 13:51 via WEB
Seguire una scuola steineriana porta l'allievo ad essere più aperto alla creatività e al senso di responsabilità. L’apprendimento di diverse forme d’arte lo rendono capace di gestire sé stesso e di porsi al mondo del lavoro con maggiore flessibilità. L’assenza di voti e la serenità in cui cresce sono un valore aggiunto in cui non rientra la competizione. Trovo solo due difetti: uno la metodologia non consente l'utilizzo delle nuove tecnologie, ed è un limite; secondo, l'inizio scolastico avviene dopo i 7 anni e crea uno svantaggio rispetto ai coetanei che seguono l'iter tradizionale. Ciao. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 22/01/20 alle 08:26 via WEB
Ho capito. Con che criterio non ammette nuove tecnologie? Un pò è strano il mondo alla fine è in continua evoluzione. Il senza voti mi piace molto. Dopo i 7 anni effettivamente è una pecca. Io ci avevo pensato per mia figlia ma poi alla fine è rimasto nel limbo dei pensieri. Chissà se ho fatto male. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:28 via WEB
Assolutamente no! E' stata una scelta razionale e soprattutto adatta alla nostra cultura...Questo articolo vale molto di più delle mie parole. Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 23/01/20 alle 08:16 via WEB
Però è affascinante il fatto che seguano le predisposizioni dei ragazzi e che non ci siano voti. Ora leggo. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 23/01/20 alle 14:04 via WEB
Credo fermamente nella valutazione quando serve all'allievo per capire le sue possibilità, a volte, anche i suoi errori. Detesto, invece, quella che mette in raffronto le capacità tra due o più allievi. Ognuno ha la sua personalità, i suoi tempi di apprendimento. Buon pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 24/01/20 alle 08:03 via WEB
E le sue predisposizioni ... io la matematica e la storia le odio. Mentre amo l'italiano e il disegno. E amavo l'inglese :) Buon fine settimana
 
     
gianor1
gianor1 il 24/01/20 alle 14:35 via WEB
Probabilmente il tuo insegnante avrebbe dovuto "giocare" per renderti piacevole quelle discipline. In fondo ti assicuro ci vuole poco... Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 21/01/20 alle 10:01 via WEB
Buingiorno Prof e buona scuola. Simone:-*
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 13:46 via WEB
Buon pomeriggio gentile amico. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 21/01/20 alle 11:41 via WEB
Ormai i miei figli sono grandi e non conosco le problematiche di oggi, gia' in passato ce n'erano tante, ora penso anche con l'inserimento di diverse etnie ce ne saranno di piu' che dire..forza e coraggio prof..Buona giornata *___*
 
 
gianor1
gianor1 il 21/01/20 alle 13:46 via WEB
La scuola, sempre e per sempre, è il simbolo della difficoltà da superare. Verrà il tempo che riusciremo a risolvere anche le contradizioni della burocrazia. Personalmente ho l'ambizione di dare qualcosa da pensare da portare a casa oltre ai consueti compiti. Buon pomeriggio. Gian
 
georgiasensi
georgiasensi il 21/01/20 alle 17:10 via WEB
Un detto popolare che condivido fferma che l’insegnante mediocre dice. Il buon insegnante spiega. L’insegnante superiore dimostra. Il grande insegnate ispira. Buona serata. Georgia
 
 
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:40 via WEB
La mia idea di scuola è quello di turbare le menti dei giovani e infiammare il loro intelletto. Buon pomeriggio. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 21/01/20 alle 20:25 via WEB
Vi è una disputa annosa tra coloro che ritengono gli insegnanti un sorta di fanulloni e altri che reputano la categoria privilegiata, a volte missionri. E ciò allontana il vero problem della scuola in Italia, cioè una discussione ampia sulla metodologia didattica. Ciao,Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:18 via WEB
Gli unici ad essere offesi, bistrattati e derisi sono proprio i “missionari” della scuola, che per altri sarebbero dei “lavativi privilegiati”. Ebbene, si mettano d’accordo tra di loro: sono missionari o nullafacenti? Né l’uno, né l’altro. Molto più laicamente, dovremmo essere qualificati come professionisti, da onorare e retribuire in quanto tali, cioè in termini più dignitosi! Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 22/01/20 alle 03:35 via WEB
Ho imparato a scegliere. E da allora non ci sono per tutti. Non ci sono per gli arroganti, per chi è solo apparenza, per gli indifferenti. Perché ho deciso di esserci solo per chi scelgo io. Per le persone gentili, rispettose, sincere. Per loro ci sono sempre.Ma nel reale non ne trovo!!! Questa notte sono molto triste,come quasi sempre. La solitudine mi logora,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:22 via WEB
Colui che non è abbastanza coraggioso da correre rischi non compirà nulla nella vita. Ciao. Gian
 
SONIA.58
SONIA.58 il 22/01/20 alle 07:13 via WEB
https://youtu.be/LcEL83GNcwg (Classic prague_ Awards 2018_ KLARA (8)) Buona giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:25 via WEB
Speriamo che mantenga le promesse buon pomeriggio. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 22/01/20 alle 08:46 via WEB
Sarebbe auspicabile apportare alla scuola tutte le modifiche di cui parli. Non voglio perdere la speranza che, un giorno, le cose possano cambiare, anche se credo che il processo sarà molto lento. Felice mercoledì, caro Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 22/01/20 alle 14:33 via WEB
L'inciampo più evidente è nella burocrazia e nelle scelte della politica. Mentre la pedagogia già oggi propone modelli nuovi e aderenti alla realtà. Vedo una speranza pratica. Ciao. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 22/01/20 alle 16:16 via WEB
Buonasera collegone! Completamente in accordo con le tue speranze. Un abbraccione,Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 23/01/20 alle 13:53 via WEB
Non può che farmi piacere. Grazie. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 22/01/20 alle 17:46 via WEB
La scarsa considerazione che la nostra classe politica e in particolare quella più recente riserva all’istruzione, all’università e alla ricerca è la conseguenza del basso livello culturale della gran maggioranza degli eletti in Parlamento. Felice serata,Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 23/01/20 alle 13:55 via WEB
Gentile Amica, il sostantivo "istruzione" viene dalla parola latina instruĕre, che significa "costruire, dare una struttura". In senso lato, dunque, si riferisce all'azione di insegnare, per costruire un apparato di conoscenze e saperi che possa essere di qualche aiuto alla persona nel suo vivere quotidiano. Forse è questa la dote che manca alla politica di oggi, almeno in Italia. Ciao. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 22/01/20 alle 17:49 via WEB
Comunque, per me, gli anni scolastici sono stati bellissimi! Li rimpiango! Rimpiango anche quel battito di cuore a mille quando la prof..apriva il registro delle presenze per chiamarci all'interrogazione....*____*
 
 
gianor1
gianor1 il 23/01/20 alle 13:58 via WEB
E' una sensazione che condividiamo con tanti ex allievi. Personalmente ho tolto ai miei ragazzi quel patema d'animo, non tanto dell'interrogazione, quanto quello della sorpresa "infida"...Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 23/01/20 alle 03:38 via WEB
“Non ho mai chiesto troppo alla vita e lei non mi ha deluso. Desidero solo piccole cose, che per me hanno un nome e un’anima. Perché è nel poco che trovo il molto, è nel limitato che vedo l’immenso. Desidero solo vivere con gentilezza e tenerezza, respirando arte, poesia e musica. Attraversando con leggerezza i momenti di sofferenza, vivendo pienamente gli istanti di felicità, respirando il profumo magico dell’anima.” Un abbraccio col cuore,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 23/01/20 alle 13:59 via WEB
Ciascuno di noi nasce senza sapere e volere, in un determinato tempo e luogo, con un corpo ricevuto in eredità dai genitori e fatica molto per raggiungere a tappe forzate la comprensione del mondo in cui è caduto. Il rischio è che, alla fine, ognuno si faccia le sue opinioni senza confrontarle. Ciao. Gian
 
cuoresereno
cuoresereno il 23/01/20 alle 19:48 via WEB
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Sogni d'oro prof, Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 24/01/20 alle 14:33 via WEB
E' semplicità fatta pedagogia...L'istruzione è vitale per l'educazione, in quanto è il trasferimento delle conoscenze da una persona ad un'altra. Gian
 
starseablu
starseablu il 24/01/20 alle 09:12 via WEB
Reputo una cosa basilare non tanto che ad ogni scolro debba essere insegnato, quanto che ad ognuno di loro debba essere consegnat il desiderio di apprendere. Valentina
 
 
gianor1
gianor1 il 24/01/20 alle 14:37 via WEB
E' il nodo cruciale della scuola, da sempre! La proposizione di temi che possano affascinre gli allievi e portarli verso l'accoglimento disciplinare anche con difficoltà. Gian
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 24/01/20 alle 10:41 via WEB
egregio, ciao.
questa tua riflessione disegna il tuo profondo -rispetto educativo-, sia verso chi riceve possibilità, quanto chi consegna di sé, delle proprie passioni. desidero solo condividere il fatto che la situazione di disparità accade da sempre. l'ho ben presente nel corso del mio ciclo da liceale ed oltre; essa si alimenta dalla richiesta delle famiglie stesse, dalla loro ricerca di stratificazione. la giustificazione successiva è racchiusa in una frase che mi raccontò il preside di un liceo, che fu mio insegnante di greco e latino ed ora è un carissimo amico, eccola: "io, pago!". abbi cura gian e, per favore, resistete. p https://youtu.be/xFTvjRpaU38
 
 
gianor1
gianor1 il 24/01/20 alle 14:48 via WEB
Esimia B.,
la fuga dai problemi è intraprendere una gara che mai riuscirò a vincere. La fuga non è mai una risposta perché scappare significa volersi allontanare dalle difficoltà invece che affrontarle, ma la fonte del disagio mi seguirà sempre, ovunque vado. Anziché fuggire dalla criticità educativa ben evidente in coloro che tengono moltissimo alla Scuola, cerco di "combatterlo", quotidianemente nelle lezioni curriculari. Grazie per la sinfonia. Bonora. Gian
 
guardianangel0
guardianangel0 il 24/01/20 alle 22:43 via WEB
Le fondamenta per un buon edificio della nostra Italia sono sicuramentel'istruzione dei suoi giovani. La politica dovrebbe tenerne conto e riconoscerlo come impegno prioritario. Buona notte, Greta
 
 
gianor1
gianor1 il 25/01/20 alle 08:12 via WEB
Ho i miei dubbi che le generazioni emergenti nella politica siano in grado di comprendere e risolvere la problematica. Sono troppo impegnati a denigrarsi dimenticando un fondamento della democrazia moderna, nata con la rivoluzione francese: la fratellanza. Buondì. Gian
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 25/01/20 alle 08:36 via WEB
Un buon sabato fuggevole,gli impegni reali mi richiedono.Ci sentiamo in seguito con calma.Buongiorno Gian:)
 
 
gianor1
gianor1 il 26/01/20 alle 07:53 via WEB
Ti saluto caramente e ti auguro una serena giornata del Signore. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 25/01/20 alle 11:30 via WEB
Buon weekend prof...aspettando la primavera *___*
 
 
gianor1
gianor1 il 26/01/20 alle 07:55 via WEB
Credo che da me sia già arrivata. E' stato un inverno mite, alcuni grappoli delle mie mimose sono già in fiore...Serena Domenica. Gian
 
nina.monamour
nina.monamour il 25/01/20 alle 18:48 via WEB
Sono d'accordo con te Gian, oggi la scuola è vista con occhi diversi rispetto ai tempi che furono. Se la scuola del passato è stata fondata sull'ascolto, sarebbe a dire sull'autorità dell'insegnante e del libro, sul silenzio degli scolari, sull'apprendimento mnemonico, mentre quella nuova sull'attività, ovvero sulla collaborazione tra insegnante e scolari, sull'abitudine al confronto, sullo sviluppo del senso critico, l'anima di questa istituzione imprescindibile non potrà fare a meno comunque mai della sua missione, da guardare tenendo conto del cambiamento dei tempi, la trasmissione di regole e diritti, di esperienza e cultura, di cognizione del passato e addestramento al futuro. Ti auguro un piacevole fine settimana Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 26/01/20 alle 08:04 via WEB
Personalmente suggerisco di seguire l'estetica nel suo complesso come una sentiero disciplinare utile per agevolare uno sviluppo della libertà espressiva e creativa dell'allievo meno effimero. A me piace tanto una delle frasi di Rodari che rammenta "la grammatica della fantasia". Senza questa acquisizione e adattamento alle regole, la creatività è niente più di un guscio vuoto. Il gioco stesso, già nelle sue forme più elementari, senza il rapporto con la dimensione della regola e, ancor prima, senza la forma della ripetizione, è semplicemente impensabile oltre che impraticabile. Mi piace favorire anzitutto sotto il profilo delle pratiche espressive il parlarsi e il comprendersi di mondi e contesti culturalmente assai diversi, senza facili utopie o illusorie scorciatoie che pretendano annientare differenze religiose e culturali profonde. Sereno giorno del Signore. Gian
 
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Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

Armonia delle forme

 



 

 

Solidarietà


 
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