Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Rimebranze

Post n°915 pubblicato il 26 Gennaio 2020 da gianor1
 

Per un attino interrompo il respiro e improvvisamente percepisco una sensazione d'inadeguatezza.
Per quale motivo molte persone riescono ad abradere con indifferenza  incontri e conoscenze?
A me appare arduo cancellare impressioni e vicende, anche se verificate in tempi e luoghi lontani.
Custodisco un posto per amici e colleghi che si trovano distanti fisicamente.
Anche gli amori dispersi o sfumati dimorano nella cassapanca della memoria.

I sorrisi elargiti in circostanze fatte di un attimo hanno una parte importante nel baule della nostalgia.

Nel corso degli anni mi sono impadronito, senza remore, dei volti,  delle incertezze, dei timori, delle gioie  e delle speranze dei miei allievi e li custodisco amorevolmente nei cassetti dell'anima.
Come scordare tante carezze e abbracci inumiditi da  lacrime filiali, o il brusio timido di amici fatto di parole sussurate, a volte nascoste, tra i solchi di una gioia o di un dolore...
In fondo sono viaggi da condividere. Perchè scordarli?

Il percorso musicale di questa settimana ricerca il valore dell' allegrezza, non ricorrendo ad un sentimento incerto,
ma riconoscendo la piacevole e ben definita forma sonora come creazione lieve dello spirito autoriale e permettendo all'esecutore una piacevole interpretazione pianistica.

                                Appendice assurda

Una percentuale che fa venire i brividi: il 15,6% degli italiani nega la Shoah. Crede cioè che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti non sia mai avvenuto. A questi cittadini "scettici" che vorrebbero cancellare pagine di storia documentata anche da testimoni che hanno vissuto personalmente la tragedia dei lager, vanno aggiunti quelli che sostengono che l'Olocausto non avrebbe prodotto diciassette milioni di vittime ma molte meno: è il 16,1% degli intervistati a sostenerlo. I dati, allarmanti, emergono dal rapporto Eurispes 2020 sul nostro Paese.
Sono esterefatto, incredulo di fronte a tanta disumanità e ignoranza storica.

Commenti al Post:
foreverandever0
foreverandever0 il 26/01/20 alle 16:52 via WEB
A me ogni tanto subentra la nostalgia, la volontà di tornare indietro per vivere certi incontri. Buona domenica,Simona
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:00 via WEB
La nostalgia è un’emozione vicina alla tristezza, che porta a ripensare a qualcosa che fu e che non può più essere e mescola insieme l’appagamento per quello che si è vissuto con l’accettazione che si tratta di un tempo trascorso che non tornerà. A volte bisognerebbe diffidarne. Ciao. Gian
 
lascrivana
lascrivana il 26/01/20 alle 17:06 via WEB
Ricordo tutto anch'io, altrimenti cosa dovrei scrivere senza il ricordo delle emozioni? Buona e bella serata
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:02 via WEB
Spesso il ricordo ha una funzione esistenziale in senso positivo e protettivo. Descriverne le sensazioni in un diario è terapeutico. Ore liete.
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 26/01/20 alle 20:04 via WEB
Il passato caratterizza la nostra storia, le nostre radici, è ciò che ci distingue e ci rende unici ed, a prescindere da qualsiasi emozione evochi pensare ad esso, è una sorta di peccato accantonarlo o rinnegarlo. Buon proswguimento della domenica. Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:05 via WEB
Dal quel che mi scrivi appare evidente che la memoria funziona come spinta verso la ricerca di un maggiore contatto sociale, e dall’altra parte la maggior parte dei ricordi sono remozioni che implicano la compagnia e la condivisione con altre persone. Buon inizio settimanale, Gian
 
   
limiteaperto1
limiteaperto1 il 29/01/20 alle 18:02 via WEB
E' vero spesso il ricorso diventa racconto ed è condivisibile o meno da chi mi ascolta. Buona serata,Mary
 
     
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:07 via WEB
E' un'utile implicazione dei nostri atti quotidiani. Buon pomeriggio. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 27/01/20 alle 08:40 via WEB
Anch'io tengo tutti i ricordi nel cuore, non mi piace cancellare le persone e le sensazioni che mi hanno regalato. Riempio il mio scrigno ogni giorno. Felice settimana, amico mio.
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:08 via WEB
Cara Amica, c'è qualcosa di misterioso nella memoria, sicuramente. Lei appare proprio come una magia che, se riusciamo ad assaporare, porta serenità, gioia, e una dolcissima malinconia. Nel tempo del presente per tutto e con tutti, coltivare i ricordi non è certo facile. Si rischia perfino di sentirsi esclusi ed emarginati dall’onda lunga della fretta, del tempo che bisogna afferrare al volo, senza profondità, non curandosi del passato e non avendo così slancio verso il futuro. Ore liete. Gian
 
acquasalata111
acquasalata111 il 27/01/20 alle 09:53 via WEB
Non saprei rispondere alla tua domanda perche' la gente annulla gli incontri o le conoscenze. Forse avranno i loro motivi magari per non soffrire piu' chissa'. Personalmente io vivo e ricordo i miei incontri tant'e' che ho un blog che si intitola gli incontri di ieri di oggi e di domani. Tu dirai come fai ad incontrare oggi gli incontri di domani? Hai ragione ma gli incontri di domani sono gli incontri dei sogni. A volte sogno di incontrare persone e poi accade per davvero. Ecco anche quello e' un incontro che vive e conservo nel mio cuore. Tutti gli incontri mi hanno insegnato qualcosa ed hanno modellato la persona che sono oggi. Incontri e ricordi sono il mio bagaglio la mia valigia che trascino sempre con me. Un sorriso per dirti grazie di averti incontrato!
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:12 via WEB
Ciascuno di noi la la possibilità di rammentare. Tutti possediamo avvenimenti da riportare alla mente, anche dopo tanto tempo. TSpesso siamo pregni di una reminiscenza che avvolge le nostre esistenze. Senza dubbio ci sono i ricordi tristi, e perfino tristissimi. Che facciamo? Li cancelliamo? Sarebbe bello, ma non sarebbe la vita. Piuttosto proviamo ad ammorbidirli nel torrente del tempo che scorre, e in questo caso cura le ferite del dolore, e teniamo accesa la memoria, per esempio di persone care che ci hanno lasciato, attraverso un ricordo attivo. Come se loro fossero ancora tra noi, come se ci potessimo parlare e avessimo la possibilità di confrontarci con loro: secondo la legge dell’incantesimo del ricordo, appunto. Ore liete. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 27/01/20 alle 10:35 via WEB
Tutto quello che potete trovare di magico nei ricordi. Scriveva Gabriel García Márquez: «La vita non è quella vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla». Non sprecare il ricordo significa non sprecare la vita. La magia del ricordo è un prezioso antidoto alla solitudine. Buongiorno collegone,Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:13 via WEB
Non mi faccio mai ingannare dalle persone che provano ad allontanarmi dal passato, con le sue luci e con le sue ombre, e invece mi abbandono alla piacevole pausa per visitarlo. Ciao. Gian
 
elyrav
elyrav il 27/01/20 alle 12:23 via WEB
Sì ti capisco nella vita incontri tante persone. Tante restano, tante sono solo "un soffio" ma le ricordo. Ma hanno lasciato un segno. Invece per tante persone non è così ... si dimentica, si "passa sopra". Chissà perchè :) sereno inizio settimana
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:15 via WEB
Ho impararto a farmi amico del passato senza rimpianti inutili, senza intrappolarmi nella constatazione banale della legge naturale del tempo che passa, senza spostare lo sguardo sempre e solo indietro. Coltivo, invece, il ricordo con naturalezza, senza sprecarlo, con e per il piacere di farlo. Ti abbraccio, Gian
 
   
elyrav
elyrav il 28/01/20 alle 12:54 via WEB
E' un bel modo di coltivare le cose e renderle sempre positive. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:14 via WEB
Sono conscio che la memoria non deve accontentarsi di una riproposizione nel presente, non deve fermarsi. Il primo tratto, che dal passato conduce al presente, deve prolungarsi poi in un secondo tratto, che dal presente si estende al futuro Buon pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 29/01/20 alle 08:02 via WEB
Eh sì il futuro un pò temuto e un pò anche cercato. Lo temi perchè non sai cosa accadrà ma lo cerchi in vista di qualcosa di più bello. Ma la memoria ti accompagna fedele in tutti i tratti della vita. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 29/01/20 alle 14:29 via WEB
La collocazione sociale a cui apparteniamo ben costruisce i profili della nostra memoria e spesso ha un valore di condizionamento del nostro vivere. Ore lietissime. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 30/01/20 alle 08:37 via WEB
E' vero siamo molto condizionati. Ne parlavo anche questa mattina con un'amica in area cani. Lei che si batte per ottenere un degno incentivo all'esodo e una persona che conosco che quell'incentivo è la sua busta paga mensile. E ci dicevamo che non serve così tanto ... Per fare un esempio. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:13 via WEB
Ottimo esempio a cui, dico la verità, non pensavo assolutamente. Grazie di cuore. Ore gioiose. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 31/01/20 alle 08:09 via WEB
Solo un esempio ma "eclatante". Ho letto anche io quella notizia e veramente mi ha lasciata basita. Ignoranza, hai detto tutto, ignoranza. Serena giornata e buon fine settimana
 
     
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 14:21 via WEB
Grazie per la condivisione, con la speranza che il 15% dei nostri connazionali si ravvedano. Trascorri una serena fine di settimana. Gian
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 27/01/20 alle 14:10 via WEB
utilizzi un termine molto duro, una definizione quale "abradere", ed è opportuno e corretto. come te non capisco ma non volendo cadere nell'atteggiamento giudicante, che cerco di evitare sempre, mi piace evidenziare come hai "arredato" la tua visione interiore. non negare e negarsi, ricordare è la parte essenziale del viaggio, è il segno sulla mappa, la definizione della geografia personale. ps: potrei conoscere che brano hai deciso di associare a queste considerazioni? grazie in ogni caso Gian, 01
https://youtu.be/v3aayjAif5I
 
 
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:23 via WEB
Ritengo che il ricordo fa parte di quel mondo fantastico che dona un prezioso antidoto alla solitudine. Il ricordo è narrazione, racconto condiviso con gli altri (che a loro volta hanno da ricordare e da raccontare), e dunque ha un effetto dirompente contro la solitudine. Il ricordo è storia, individuale, familiare e collettiva, ma in questo allungarsi verso le radici c’è anche il segreto della sua forza che ci trascina. Sprecare il ricordo, cancellandolo dal nostro orizzonte, è come sprecare un pezzo della nostra vita. Bai in bonora. Gian
 
   
bluaquilegia
bluaquilegia il 27/01/20 alle 14:42 via WEB
perfetta scelta musicale. grazie
 
     
gianor1
gianor1 il 27/01/20 alle 14:46 via WEB
Da Te ho lasciato una versione completa...E' sempre un piacere!
 
aforismadamore
aforismadamore il 27/01/20 alle 17:47 via WEB
"Anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la grande pazienza di aspettare che ritornino.”Rainer Maria Rilk. Buona serata,Giulia :)
 
 
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:20 via WEB
Gentile Amica, si tratta di verificare quanto il mezzo rappresentativo della memoria incide su ciò che rappresenta; quanto riesce a renderlo fedelmente e quanto invece lo modifica.
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 27/01/20 alle 18:33 via WEB
Non c'è nulla nel sentiero della vita che non sappiamo già prima di imboccarlo. Non si impara nulla di importante nella vita, semplicemente si ricorda...Serena
 
 
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:03 via WEB
Io, invece, credo che sia proprio l'esistenza ad architettare la memoria. Cia. Gian
 
woodenship
woodenship il 28/01/20 alle 01:29 via WEB
...Più che di "cancellazione", oserei parlare di rimozione: si può rimuovere, non certo cancellare. Rimuovere vuol dire soltanto spostare. Esistiamo perchè pure le nostre cellule ricordano, perchè i ricordi costituiscono il dna dell' essere.........W.......
 
 
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:11 via WEB
Perfettamente d'accordo...A me spesso viene in mente la parola "consapevolezza" che ha valore nel trasporto degli accadimenti del passato nel presente. Un trasferimento che, per rendere nuovamente vivo il trascorso, necessita l'accompagnamento al trasporto emotivo, a coinvolgimento ed emozione. Gian
 
georgiasensi
georgiasensi il 28/01/20 alle 09:20 via WEB
La memoria è un mostro: io dimentico, lei no. Archivia le cose, ecco tutto. Le conserva per me, o me le nasconde e le richiama, per farmele ricordare, a sua volontà. Credo di avere una memoria. Ma è la memoria che ha me. Buona scuola,Georgia
 
 
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:13 via WEB
Più che un mostro a me da la sensazione di trovarmi davanti alla lampada di Aladino. Quando lo desidero,la memoria esce e mi accontenta. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 28/01/20 alle 13:08 via WEB
Spesso il problema è che non voglio ricordare e non pongo abbastanza attenzione e concentrazione nelle cose che faccio, stordita da tante cose contemporaneamente o per pigrizia. Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 28/01/20 alle 14:18 via WEB
Sai perhè succede quanto descrivi? Probabilmente non prendi in considerazione le due principali forme di comunicazione del ricordo: l’immagine e la parola. Ognuna di esse presenta pregi e difetti. Quello che poi vorrei suggerirti è che un terzo mezzo di trasmissione, l’atmosfera, potrebbe dimostrarsi in grado di coniugare i pregi d'immagine e parola, evitandone al contempo i difetti. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 28/01/20 alle 21:57 via WEB
Il ricordo e la materia di cui sono composta nel bene e nel male. Di lei non posso farne a meno anche quando si avvicina alla nostalgia. Buonanotte,Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 29/01/20 alle 14:23 via WEB
Comunque è sempre un prezioso antidoto alla solitudine. Buon pomeriggio. Gian
 
veramore
veramore il 29/01/20 alle 09:27 via WEB
Quando lessi "Il sergente della neve" di Rigoni Stern ricordo di aver letto una bella frase che, a grandi linee, diceva che i ricordi erano come un buon vino che durante l'invecchiamento il liquido non bevibile andava sul fondo della bottiglia mentre quello più chiaro emergeva sempre. La memoria come la bottiglia non bisogna mai agitarla. Buon giorno e buon lavoro scolastico. Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 29/01/20 alle 14:29 via WEB
Ottimo paragone, en esposto con inventiva e profonda conoscenza culturale. Ciao. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 29/01/20 alle 18:00 via WEB
A volte i ricordi sono qualcosa che possiedo, altri non gli ho più. Buona serata,Prof., Simone
 
 
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:15 via WEB
Come tutti noi, d'altronde. Trascorri un buon pomeriggio. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 30/01/20 alle 03:02 via WEB
È troppo facile offrirsi agli altri solo quando ne abbiamo voglia e possibilità. Non sono le ore morte che dobbiamo dare agli altri, sono le ore vive. Ritagliare spazi nelle ore dense, piene, è il vero regalo. È proprio quando siamo in difficoltà, stretti da tremila impegni, che doniamo, senza scuse e giustificazioni, senza comodità, senza convenienze, senza dimenticanze. Doniamo davvero quando l'altro ha bisogno, non quando siamo liberi noi. Altrimenti offrirsi diventa ancora una volta un prendere e non un dare. Sereno giovedì con un abbraccio , Jolanda
 
 
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:12 via WEB
La gratitudine è serbare memoria nell'anima. Esercizio breve e facile da realizzare che possiede un grande e potente significato se siamo capaci di utilizzarla. Tuttavia, molto spesso ci dimentichiamo della sua esistenza. La gratitudine, o capacità di essere riconoscenti, ci permette di apprezzare cose, passate o presenti, positive e buone, quelle da cui abbiamo tratto beneficio in qualche modo e che, quindi, hanno dato un bel significato alla nostra esistenza. Bentornata. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 30/01/20 alle 10:56 via WEB
Io ho scritto tanti diari e quando li riprendo affiorano tanti ricordi e quelli più piccoli e lontani sono una gioia per l'anima. Buongiorno,Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:14 via WEB
Credo proprio che utilizzare un diario svolga quell'azione specifica che tu ben racconti. Personalmente ne sono assolutamente convinto. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 30/01/20 alle 12:06 via WEB
Io mi chiedo, andando avanti con gli anni, come mai ho ricordi ben visivi della mia infanzia e non ricordo quelli di tre giorni fa? E' grave prof?
 
 
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:18 via WEB
Gentile Amica, i ricordi sono come le pagine che compongono il libro della nostra vita. Come ogni libro che abbiamo letto, alcuni capitoli sono più vividi di altri e rimangono nella nostra memoria per periodi più lunghi, riaffiorando in superficie in momenti diversi della nostra vita. Grave? Talvolta non rammento neppure quel che ho fatto due ore fa...Ciao. Gian ^_°
 
   
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 31/01/20 alle 12:26 via WEB
ahahah...allora mi consolo! *____*
 
     
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 13:56 via WEB
Tranquilla non siamo soli e non dipende dall'età... Ciao
 
sofya_m
sofya_m il 30/01/20 alle 14:18 via WEB
poi a volte si vorrebbe dimenticare e non si riesce
 
 
gianor1
gianor1 il 30/01/20 alle 14:24 via WEB
Probabilmente e inconsciamente costruiamo nella nostra mente due sentieri: uno per evocare attività immediate e l'altro per scorerre per più tempo. La seconda ipotesi è quella che resta silente e che dona la possibilità di tenere certi ricordi chiusi nella cassaforte dell'inconscio.
 
georgiasensi
georgiasensi il 30/01/20 alle 20:29 via WEB
Davvero incredibile la notizia della tua appendice. Che gran dolore sapere che dei miei concittadini possano negare la disumanità degli accadimenti storici. Georgia
 
neopensionata
neopensionata il 31/01/20 alle 05:51 via WEB
Buongiorno carissimo Gian!!!
JOLANDA
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 14:26 via WEB
Trascorri un sereno pomeriggio con un sorrisoGian ^_^
 
cuoresereno
cuoresereno il 31/01/20 alle 11:08 via WEB
Letta la tua appendice mi rendo conto che molti di noi faticano ad avere una memoria storica o peggio la dimenticano per disumanizzare le loro facoltà. Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 13:56 via WEB
Ahimè manca il desiderio di fratellanza, e avanza quello dell'egoismo. Ciao. Gian
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 14:22 via WEB
Gli ebeti sono ancora presenti nella nostra società. Purtroppo! Ciao Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 31/01/20 alle 12:27 via WEB
Buongiorno prof...con queste belle giornate vien voglia di andare in barca! Buon weekend *___*
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 13:58 via WEB
Da te me lo aspettavo!!! Che fai giri il coltello nella piaga? Ma mi vendicherò...Buona fine di settimana anche a te. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 31/01/20 alle 12:57 via WEB
La memoria è un dono che è stato offerto all'uomo per non disperdere quel patrimonio di vita vissuta, così prezioso per ogni appartenente alla comunità umana. Perdere la memoria, equivale ad essere un ceppo senza radici e senza finalità alcuna, destinato solo ad inaridire giorno dopo giorno per,poi, morire definitivamente.Ecco il motivo per cui nutrire e dar forza alla memoria, perché il più a lungo possibile custodisca gelosamente e nella minime sfumature, ciò che è stato, sia del vissuto personale che, attraverso la cultura e lo studio della Storia, ciò che ha interessato l'umanità tutta.La nostra personale memoria è, dunque, un patrimonio da non disperdere volontariamente, attraverso le ideologie negative e l'indifferenza percepita come disinteresse per gli eventi del passato.Tutto ciò ci porterebbe ad un vivere incompleto, come fuori da un vissuto che non abbia avuto alcun potere educativo sul nostro essere persone umane e non solo esseri viventi.Ottimo spunto per la discussione, Gian. Grazie per averlo proposto. Buona giornata, gentile amico.
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 14:17 via WEB
L'esercitazione della memoria costruisce specifici modi di trasformare il passato in presente che dura. Come le visioni sociali di significato organizzano i graffiti personali in ricamo collettivo, così le strutture delle diverse pratiche organizzano l’esperienza sociale del ricordo. Anche se ritengo che il dato mnemonico collettivo appare controverso: essenza polisemantica, problematica e pluridimensionale che, poiché assume il significato molto, rischia di non significare più nulla. Ciononostante, sussiste e reputo ovvia l'idea che i componenti delle collettività condividano dei ricordi. Do per scontato anche che queste rimanescenze abbiano un qualche significato per coloro che li elaborano, fosse anche il semplice, quanto semplicistico dovere di memoria. In sintesi durante lo svolgimento degli atti quotidiani, per poterli svolgere con correttezza in tutti le attività ma anche nella sfera intima e personale, è necessario rivolgersi regolarmente alla memoria evocando ricordi sia in maniera conscia che con automatismi. Grazie a te per il sempre ottimo intervento letterario e culturale. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 31/01/20 alle 13:05 via WEB
Questa specie di "gavottina" musicale che completa il tuo post,rallegra lo spirito e riconcilia con la vita. Grazie anche per questo momento gioviale. Ciao.
 
 
gianor1
gianor1 il 31/01/20 alle 14:19 via WEB
 
starseablu
starseablu il 31/01/20 alle 17:09 via WEB
Ricordo i nomi che da bambino davo alle erbe e ai fiori nascosti. Ricordo dove si trova il rospo e a che ora si svegliano d’estate gli uccelli – e l’odore degli alberi e delle stagioni – che aspetto aveva la gente e come camminava; ricordo anche il loro odore. La memoria degli odori è molto tenace.Valentina
 
 
gianor1
gianor1 il 01/02/20 alle 08:33 via WEB
Davvero esaustiva e dolce nel narrare i tuoi ricordi. In alcuni i citrovo con commozione. Grazie. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 01/02/20 alle 03:45 via WEB
Ci sono rare persone che sono come aquile, più riescono a volare ad alta quota e più assaporano la libertà e la solitudine. Più sù,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 01/02/20 alle 08:39 via WEB
Perfettamente d'accordo. Con una piccola aggiunta: mai tradire la verità. Sereno sabato e grazie per la canzone. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 02/02/20 alle 05:19 via WEB
Nulla è più importante della dignità, composta principalmente dai nostri valori morali. Anche se non abbiamo potuto studiare ed anche se siamo poveri, la dignità è l'unico patrimonio che ci rende veramente ricchi. Ricchi dentro, degni di rispetto e persino belli ed eleganti. Con grande affetto,Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 02/02/20 alle 08:50 via WEB
Quando guardo i volti dei miei allievi, mi comporto nello stesso modo di quando veleggio in un mare burrascoso. So che in superfice il mare è increspato ma sotto la corrente è mite. Così la mia classe la guardo senza i privilegi che la loro famiglia mostra (magari ingiusti), ma con il favore verso l'uguaglianza dignitosa di ciascuno di loro. Come dice il tuo dono musicale: Nel mio cuore per sempre. Gian
 
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Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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