Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Ho la convinzione che la Libertà non basti all'Amore. Credo sia necessaria qualcosa di più. Per questo mi affiderei all'etica della fantasia e della creatività come funzione fondamentale che possa sintonizzarmi razionalmente ma anche emozionalmente con ciò che è altro da me. (Non tutto è collegato, mio caro Platone, io non faccio parte dei tuoi dei. La verità totale è riservata a loro). Ma questo non giustifica che non debba tentare. Pertanto la ricerca consentirebbe l'esplorazione del mondo con una visione meno negativa e in modo meno immaturo di quello che finora mi ostino a valutare. Allora dischiuderei i pensieri ad una inedita percettibilità sulla realtà effettiva esponendo, sì, corpo e mente alle ferite di un inganno ma rischiando anche di farmi amare. Ora, amici miei, come mi capita frequentemente non ho una risposta che sia di consolazione, ma di certo rimane la volizione di non perdere la rotta, districandomi tra venti contrari e agevolando quelli favorevoli. La vela dell'anima è disponibile. Anche se, come afferma Agatha Christie la fantasia è un ottima fantesca, ma una pessima padrona. |
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Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
i dolori del passato nascono spesso dalla perdita di attimi felici. Difficili riprenderli e riviverli nello stesso modo. Entrambi presuppongono dei confronti che prima di eleborarli hanno necessità di essere valutati insieme allamia bimba, che ha sofferto anche Lei per la perdita della mamma, a cui voglio un bene dell'anima. E la sua felicità ed equilibrio sono la priorità del mio andare quotidiano. I passi non mi spaventano è la direzione che, per ora, rimane nebbiosa. Ore liete. Gian
credo che la difficoltà maggiore della ricerca stia nella mia razionalità che allontana sempre la possibilità di un nuovo e stabile rapporto. Ma non mi lamento, va bene così. Ciao. Gian
intanto una premessa per dirti che nemmeno una sillaba di quello che hai scritto mi ha offeso, anzi mi sostiene con grazia. Destare dal torpore ingannevole le emozioni e con esse i ricordi è l’interessante prospettiva che ho davanti nel mio andare, difficoltoso come tante altre persone. ma non solo il risveglio delle emozioni, anche la consapevolezza del presente, consapevolezza come razionalità, come capacità di comprendere. L’esplorazione del passato, il ricordo del tempo trasformato mi consente di rinarrare il mio cammino, di risvegliare i ricordi e riviverli con la mente di oggi, con l'esoerienza quotidiana del vivere guardando in avanti, insieme alla persone che mi stanno accanto. Un caro abbarccio. Gian
è proprio vero che “chi trova un amico, trova un tesoro”! Un’amicizia sincera ci fa sentire amati e apprezzati nonostante i nostri difetti, ci rassicura quando siamo spaventati da una delle tante sfide che la vita ci pone davanti, ci consola quando qualcosa va storto, ci dà qualcuno con cui condividere le gioie e i successi. Grazie per il brano musicale e buona giornata. Gian
il labirinto del nostro essere non sempre indica l'uscita. Bonora
e le vie del cuore
sprofondarono
in dolci canti d'amore.
Amai
come i miei venta'anni.
Trascorri tante ore liete. Gian
e dai pensieri dei remoti abbagli...
Oltre il sogno di una morte in festa
null'altro
di quei giorni resta. (1998 Gian).
Davero ottimo il reportage di Geo e altrettanto ottimo il tuo scrivere. Consentimi di dire che non dovremmo affatto pensare al cenone di Natale indipendentemente dalle direttive di lassismo che ci proporrà il governo e le regioni. Abbiamo già dato prova di irresponsabilità l'estate appena passata, cerchiamo per un anno di vivere il Natale nel suo significato intrinseco e non consumistico: ne va della nostra salute e , perchè no? del nostro futuro. Ciao Gian, buona domenica!