Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Segno distintivo

Post n°956 pubblicato il 07 Dicembre 2020 da gianor1
 

L' idioma peculiare di una nazione, asseriscono gli storici, è il più importante segno distintivo di un popolo. La sua narrazione rammenta le battaglie civili e militari, il sudore e le lacrime, la musica e la poesia, la politica e il letame. Sì, anche il letame, e non soltanto, come i fanatici dell'antipolitica intendono. È questa l'idea fissa che sta alla base del loro modo di governare ora che in Italia detengono le stanze del potere approfittando di una crisi identititaria della nazione, e parlo di tutta la classe politica che siede maldestramente nel nostro Parlamento. La lingua preserva gelosamente il passato, favorisce senso e orgoglio al presente. In essa riconosco le glorie e le miserie degli antenati, i successi e le sconfitte. La lingua unisce, è il collante che fa delle genti un popolo. Per questo oggi una classe dirigente che mira al “divide et impera” la sta meticciando ben coadiuvata da un codazzo di leccapiedi cosidetti intellettuali progressisti, presidenzialisti nella stampa e nelle varie televisioni. Più la lingua sarà equivoca più sarà facile, sostiene il filosofo Onfray in "Teoria della dittatura”, abolire la libertà. Obiettivo al quale si perviene praticando una lingua ibrida, piegata alla velocità dell'oralità e non alla meditazione dello scritto, ricorrendo a codici con doppia valenza, distruggendo lemmi, introducendone altri di lingue straniere e incomprensibili ai più. L'operazione, mi auguro che a nessuno sfugga, è in corso. Ma la democrazia non corre rischi: il dittatore e i suoi caudatari in erba sono soltanto dei domatori di grilli.

In questa ebdomada i lemmi sono guidati da una elaborazione concertistica notissima, vera fonte di delizie sonore: lo spartito offre infatti uno di quei miracoli di semplicità incantata che costellano l'opera omnia dell'artista. Nella visione fiabesca della danza siciliana, sul palpitare regolare degli archi, i due pianoforti attaccano come in medias res, suggerendo la premura di un' aria che si snoda per ampie volute melodiche, delicati ricami di semicrome e forti spinte emotive protese senza fine. Porgete attenzione al temperamento essenziale dell'elaborato notistico, che àltera una mera scala discendente in un incipit di grande densità espressiva; oppure al procedere per imitazione dei due solisti, dilatazione all' infinito delle intime risonanze della melodia. La sobrietà di tali atti implementa una intonazione lirica di tale candore tecnico da risolversi senza residui in primigenia, immediata eloquenza di valore universale.

                          Appendice musicale
Pare che in questo periodo di crisi virale vada molto meglio ai cantautori, a uno in particolare. Bob Dylan, dopo anni di battaglie pacifiste, di sinistra (anche se pare che lui non volesse, almeno così racconta), e sempre controcorrente (ha ritirato l'immeritato Nobel per la Letteratura con un anno di ritardo e con abbondante puzza sotto il naso) ha venduto i diritti delle sue canzoni per 300 milioni di dollari alla multinazionale Universal Music. E dire che era un anticapitalista. Avevano ragione gli antichi romani: pecunia non olet . Il denaro non puzza.


                        Appendice timorosa
Ho la consapevolezza che la mascherina della salute è indispensabile. Più della maglietta di lana da indossare in questo periodo freddo. Non mi garantisce l'immunità da Covid, ma mi tutela. Tutti dobbiamo farne uso. Se vogliamo salvare la pelle dobbiamo nascondere la faccia: un'onorevole scappatoia per molti politici. Che, occultandola, tentano di accreditarsi come intelligenti. Quando copriamo il volto rinunciamo a una parte di noi stessi. Il viso rispecchia l'umanità dell'individuo. Il viso è la vera carta d'identità rivelatrice della natura e della storia di ognuno. Da nove mesi, però, stiamo vivendo camuffati. La maschera sta assumendo sempre più un significato metaforico: è diventata il simbolo di una collettività impaurita. Non solo dalla pandemia, ma anche dalla crisi sociale e economica che incombe. Ci aspetta una guerra più dura e più lunga di quella combattuta contro il coronavirus. Non possiamo affrontarla con gli attuali condottieri, che sono scalcagnati soldati di ventura e d'avventura. Dopo avere combinato disastri spacciandosi per legislatori hanno avuto l'improntitudine di lodare la loro condotta, che nella lotta al Covid ha dato risultati tra i peggiori al mondo. Sono quisque de populo improvvisatisi statisti. Nascosti dietro le maschere si ostinano a stare in piedi come se fossero vivi. Perciò ho una fottuta paura.

Commenti al Post:
lunetta_08
lunetta_08 il 07/12/20 alle 08:09 via WEB
"Letame" è la parola che li descrive meglio. Aspettiamo, Amico mio, tempi migliori.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 08:47 via WEB
L'attesa però non è confortata da una speranza, ma da milto pessimismo. Credo che dovremmo attendere parecchi anni a discapito delle nuove generazioni. Un caro saluto e a si biri cun saludi e felizitade. Gian
 
   
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 07/12/20 alle 09:36 via WEB
Il tuo pwnsiero è anche il mio Gian.Buon inizio di settimana. :-) Dolce
 
     
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 14:56 via WEB
Sempre lieto di essere in simbiosi con il tuo sentire. Ore liete anche a te, gentile Amica. Gian
 
   
lunetta_08
lunetta_08 il 08/12/20 alle 12:33 via WEB
E' così, ne sono consapevole anch'io. Ti mando un abbraccio, caro Gian, trascorri una giornata felice.
 
     
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:20 via WEB
Buongiorno gentile Amica e grazie per la tua presenza costante. Gian
 
veramore
veramore il 07/12/20 alle 08:15 via WEB
Il covid e l'impreparazione politica dei nostri dirigenti ci sta abbrutendo. Il governo chiude i luoghi della costruzione umana della persona. Mi sembra inaccettabile, “illogico”. Buongiorno Gian,Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 08:50 via WEB
Certo ciò mortifica. Lottare per non morire è un dovere, pone questioni etiche, da cui dipenderanno anche scelte economiche. Lottare per vivere è un diritto. Giusto. Ma presuppone il non morire. Buondì a te. Gian
 
Myla03
Myla03 il 07/12/20 alle 08:17 via WEB
buongiorno Gian e buon lunedì . Non pi@ce nemmeno a me la lingua italiana massacrata da vocaboli stranieri, quando il nostro lessico, e' altrettanto ricco e ben fornito di termini e parole. Buona g :) , un sorriso, Myla :)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 08:52 via WEB
Da secoli la nostra Lingua è per tutti la lingua dell’amore. Suona piú come un pianoforte che come una chitarra rock, e questo la rende uno strumento delicato da maneggiare. Buondì. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 07/12/20 alle 08:36 via WEB
Al di là di ogni stereotipo, la lingua italiana è semplicemente meravigliosa. Una lingua d’invenzione, creata a tavolino dai letterati nel corso dei secoli e diventata nazionale prima ancora che esistesse la nazione. Bu0na giornata Prof., Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 08:53 via WEB
Il nostro bellissimo italiano è un rifugio, una casa del cuore, dove trovo tutto ciò che non trovo nel mondo: non solo l’anima e i sogni, ma l’immaginazione, la creazione, i fantasmi del passato e le utopie del presente. Bonora. Gian
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 07/12/20 alle 10:31 via WEB
Uso poco i termini stranieri e di molti non conosco il significato ma non me ne dolgo.Molte volte ne capisco il senso.Ascolto i nostri governati per quanto riguarda il necessario,per il resto mi estraneo,prova ne voglia la mia bacheca.Preferisco la leggerezza e trasmetterla,non ho voglia di essere grave.La gente ormai è oberata da tutto questo confabulare e vociare e non ho voglia di mettere il carico da 11(spero tu conosca la briscola).Voglio stare più lontana che posso dalla ribalta politica che mi stranisce.La politica la uso in chiave ironica da me eventualmente.Buona giornata caro Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 15:01 via WEB
Gentile Diana
le lingue, in sé, non sono né belle né brutte, quali che siano i criteri assunti per descriverle: sono, e basta. Sul piano storico, però, il collegamento fra il nostro l’italiano e la bellezza è alla base di un’opinione comune che ricorre da molto tempo fra le persone colte di tutto il mondo. Ecco quello che la classe dirigente contemporanea italiana sta cercando di distruggere per ascarsa preparazione culturale. Speriamo che qualcuno arrivi con l'asso piglia tutto. Buona briscola, quindi! Ciao. Gian
 
elyrav
elyrav il 07/12/20 alle 12:46 via WEB
Io come ti ho già detto amo l'inglese, inglese d'inghilterra non l'americano, troppo "duro" e meno musicale ma sono in italia è al mio italiano tengo tantissimo.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 15:04 via WEB
Rammmento bene la tua preferenza. Personalemente conosco il francese ma lo utilizzo solo con i colleghi di questa lingua e con gli amici che vivono nelle società francofone. Devo aggiungere che anche loro spesso utilizzano l'italiano con me. Per esempio per Il natale e l'Anno nuovo ci scambiamo gli auguri in entrambi gli idiomi. Ti saluto caramente. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 09/12/20 alle 11:16 via WEB
Può essere carino sì scambiarsi gli auguri in entrambe le lingue :) Si è fatto l'assicurazione per la vita ... :/ parlando di Dylan, serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 19:38 via WEB
Per quanto riguarda Dylan ( e tanti altri personaggi dello spettacolo assai noti), seguono la corrente modaiola del periodo politico per comportarsi seguendo il gregge. Ovvero predicare bene ma razzolare male... Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 10/12/20 alle 11:51 via WEB
Eh sì ... penso che i soldi diano alla testa :) serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:39 via WEB
I soldi normalmente non sono un danno. Diventano tali quando non vi è la consapevolezza che sono al servizio del benessere di tutti in un comportamento solidale. Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 11/12/20 alle 08:23 via WEB
E l'essere umano è così avido ... c'è anche chi fa del bene, comunque. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 11/12/20 alle 14:56 via WEB
Sono certo che è la maggioranza che fa del bene e lo faccia in silenzio con dignità ed amore verso il prossimo, verso i nostri fratelli e sorelle. Buon pomeriggio. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 07/12/20 alle 13:16 via WEB
Buon inizio di settimana e grazie per la difesa del nostro italiano. Se ne sente il bisogno. Ciao
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 15:05 via WEB
Ore liete anche a te, caro amico. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 07/12/20 alle 14:02 via WEB
Nessuna lingua è più bella delle altre se non soggettivamente, alle orecchie e al cuore di chi l’ha ricevuta in dono oppure l’ha scelta. Per me, quindi, che parlo l’italiano, l’italiano sarà sempre la lingua più bella del mondo. Ti saluto,Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 15:07 via WEB
La nostra lingua può essere notarile, burocratica, aulica, ma anche finalizzata alla creatività, al gioco verbale. Un lessico da amare per la quantità di metafore che affolla il parlare quotidiano senza che ce ne accorgiamo, per la stratificazione di significati che ci permette di leggere il mondo, per la straordinaria ricchezza delle sue rime. Buon pomeriggio. Gian
 
several1
several1 il 07/12/20 alle 16:33 via WEB
Servirebbe una task-force per la tutela della lingua italiana?...
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 19:45 via WEB
"Conservare la purità della lingua è un’immaginazione, un sogno, un’ipotesi astratta, un’idea non mai riducibile ad atto”. Spero che Leopardi si sia sbagliato. Montanelli non seguì il suo pensiero e atraverso una colletta riuscì a salvare l'istituzione benemerita dell"Accademia della Crusca che stava fallendo miseramente. Oggi non vedo un "Montanelli"...
 
cuoresereno
cuoresereno il 07/12/20 alle 16:45 via WEB
L’italiano di un tempo corre il rischio di diventare oggetto estetico a rapido esaurimento nell’approccio col reale. Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/20 alle 19:48 via WEB
Infatti in Italia, siamo asserviti all'alluvione dell’inglese. Basta aprire un qualsiasi giornale e subito si rabbrividisce per le decine e decine di parole anglofone. Gian
 
starseablu
starseablu il 07/12/20 alle 22:38 via WEB
Le parole straniere – inglesi al 99 per cento – sono decine, centinaia, migliaia. Opporsi è un’illusione: come se si volesse fermare il vento con le mani. Mi faccio dunque forza e mi limito a una rassegnata deplorazione..Con tristezza ti auguro la buonanotte,Valentina
 
 
gianor1
gianor1 il 08/12/20 alle 08:45 via WEB
Per fortuna mi danno gioia, anche se il destino mi sembra ormai ineluttabile, i vigorosi interventi per difenderla: come ha fatto in questi giorni l’Accademia della Crusca, con una (meritatissima) bacchettata, al Ministero della pubblica istruzione. Buondì cara Valentina. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 08/12/20 alle 00:36 via WEB
Le cose belle della vita vanno vissute con il cuore... non hanno bisogno di troppa filosofia... La loro grandezza è la semplicità. Buona festa dell'Immacolata !!!
 
 
gianor1
gianor1 il 08/12/20 alle 08:47 via WEB
Si muore e si rinasce ogni giorno, ogni istante. Nel frattempo, amica cara, cerchiamo di vivere all'altezza dei nostri sogni. Grazie per la bella musica. Gian
 
woodenship
woodenship il 08/12/20 alle 00:53 via WEB
Gentile interlocutore, se mi consente, parafrasando un vecchio slogan combattente, vorrei affermare: una lingua li seppellirà! Pur tenendo presente quanto una lingua possa esser viva e schiocchi sul palato, insaziabile nell'allontanarsi dalla"retta via", per meticciarsi, per imbastardirsi, per farsi maionese impazzita... La lingua stessa è una traditrice più che una meretrice.....Una splendida notte che possa vederla sereno......W......
 
 
gianor1
gianor1 il 08/12/20 alle 08:51 via WEB
Esimio interlocutore,
se scorri un giornale o segui un dibattito qualsiasi, il deturpamento della nostra bellissima lingua è evidente, l’invasione di vocaboli inglesi inarrestabile. Addirittura un’abitudine: sciocca, insensata, pretenziosa. Più o meno come farsi un tatuaggio, esibire un orecchino al naso, ostentare jeans pieni di buchi e di strappi. È la moda, purtroppo! Bonora. Gian
 
   
woodenship
woodenship il 09/12/20 alle 01:47 via WEB
Verissimo e pienamente concordo. Ma facci caso che, i giovani, sono quelli che ancor più la storpiano e brutalizzano, piegandola alle loro esigenze comunicative: I giornali, la politica, i cosiddetti artisti giovanili, non fanno che inseguirli, nella speranza di farne proprio il favore. Il linguaggio è cosa viva e muta con il mutare delle generazioni, con il loro crescere, maturando diverse necessità comunicative. Per questo ci vorrebbe una lotta strenua per mantenere viva la lingua. Ma ho paura che sia una guerra persa in partenza. Anche grazie al web ed ai nuovo linguaggi che si sviluppano e prosperano tra i frequentatori.
 
     
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:22 via WEB
No gentile Amico, forse perderemmo una battaglia ma alla fine la guerra la vinceremmo...Bonora. Gian
 
foreverandever0
foreverandever0 il 08/12/20 alle 09:19 via WEB
Trascorri con serenità la festa dell'Immacolata. Donatella
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:22 via WEB
Tante ore liete. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 08/12/20 alle 10:20 via WEB
Buongiorno collegone! L’italiano è una lingua romantica. Come lo siamo anche noi italiani, del resto. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:23 via WEB
Bastasse il romanticismo a salvaguardarci dall'imbecillità! Ciao. Gian
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 08/12/20 alle 13:50 via WEB
In Italia si parla italiano, o perlomeno si dovrebbe parlarlo, magari non sbagliando i congiuntivi e neppure gli accenti ;) per cui convengo che la lingua unisce. D'altro canto la nostra lingua ha molte parafrasi per esprimere un concetto caratteristica invece che l'inglese/americano non ha e semplifica rendendo con una sola parola il concetto. Buon pomeriggio :)
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:25 via WEB
Gentile Interlocutrice,
si profila così una lingua fram­mentata che realizza impreci­sioni, ambiguità, deformazioni concettuali, e che gioca al ri­basso non solo quando si tratta di messaggi privati (di cui ci si potrebbe anche accontentare), ma anche in non pochi altri am­biti: la sua adozione a lingua passe-partout dello scambio verbale ne è ormai l’effetto. Consegue che la dimensione dell’esperienza del pensiero pensato e del dire personale è totalmente evasa da un sapere sempre a dispo­sizione, che di fatto genera anoressie mentali, rigetto della ricerca del sapere nel nome di una sua acquisizione senza sfor­zo, di una bulimia inerziale. Buondì. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 08/12/20 alle 17:10 via WEB
"La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante". Io no tradirò mai Dante. Buona serata. Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:26 via WEB
Grazie per la tua difesa e per aver citato il mio Dante, padre della nostra lingua. Gian
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 09/12/20 alle 08:36 via WEB
Il nostro bell' italiano, una lingua d’invenzione, creata a tavolino dai letterati nel corso dei secoli e diventata nazionale prima ancora che esistesse la nazione. Perfettamente in accordo con la tua appendice...Buongiorno,Valeria
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:28 via WEB
Queste storie ci fanno scoprire non solo che l’italiano è una lingua splendida, ma che la amiamo per le sue forme, per il modo in cui si è organizzata, modificata e modulata nel tempo. Amiamo la sua capacità di costruire senso attraverso il suono e di dire cose che vanno al di là dell’enunciato. Buondì. Gian
 
Bluecobalto2
Bluecobalto2 il 09/12/20 alle 09:43 via WEB
Buonissima giornata Prof. Giusto combattere per la propria lingua. Federica
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 10:28 via WEB
Tante ore liete anche a te. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 09/12/20 alle 11:28 via WEB
Qui ti siamo tutti molto affezionati, Amico caro. Peccato che dal blog i nostri sorrisi non si possano vedere. Trascorri una settimana felice.
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 19:39 via WEB
Sei assai gentile, te ne sono grato. Ore liete. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 09/12/20 alle 14:11 via WEB
Come sempre siamo noi italiani assai procinciali anche riguardo alla slavaguardia della lingua. Invece gli stranieri la amano cone un linguaggio dolce molto vicino all'amore. Buon pomeriggio, Giulia
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 19:40 via WEB
Chi difende il buon italiano non difende la pedanteria, né rifiuta le innovazioni: difende invece il buon senso, e accetta le novità. Buona serata. Gian
 
amazingsara
amazingsara il 09/12/20 alle 16:15 via WEB
Ricordo quando andai in Germania e i tedeschi ci dissero che apprezzavano la lingua italiana per la sua musicalità. Mi ritrovo spesso a pensare, scrivendo e rileggendo quello che ho scarabocchiato, su quanto bella sia la nostra madrelingua, e della poesia sublime che si può creare con le parole e le espressioni. Sara
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/20 alle 19:44 via WEB
Alessandro Manzoni andò a sciacquare i panni in Arno, per dare la miglior forma stilistica ai suoi Promessi sposi, prima di pubblicarli. E oggi? Probabilmente gli entusiasti anglofili sorridono, leggendo questo ricordo. Temo che i lettori più giovani non sanno neanche di cosa si stia parlando. Mi viene in mente una battuta in uno spassoso film di Carlo Verdone, alle prese con un esame scolastico. Domanda: “Quando è morto Manzoni?” E Verdone, sbalordito: “È morto Manzoni?.. Se lo sa mi’ nonna…!”. Buona serata. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 09/12/20 alle 22:58 via WEB
Personalmente ho sempre amato la mia bella lingua italiana e cercato di esprimermi con i suoi infiniti vocaboli, prediligendo la chiarezza delle costruzioni e l'appropiato significato dei vocaboli. Questa mia predilezione ho inteso seguire anche in poesia, sì che la stessa metafora, che amo, fosse comprensibile ai più.Ho una cultura classica ed ho molto amato la poesia dei grandi poeti greci e latini della classicità, sperimentandone a lungo anche le lingue.Oggi, il nostro italiano si può dire abbastanza imbastardito ed è un qualcosa che dispiace e ci fa apparire un popolo che, quasi abdigando all'idioma nativo, si genufletta (in realtà, anche per esigenze imposte dalla odierna vita pratica) ad osannare altre lingue e specie l'Inglese. Ciò, in sé non è male. Male è trascurare la lingua italiana e servirsi, poi, di un linguaggio nazionale ormai ibrido, infarcito com'è di termini e modi di dire che non ci appartengono. Ecco... anche la tua musica è ben godibile nella pacata, chiara bellezza del suo fraseggio, che tu così bene riporti. E' tardi. Buona notte di sogni sereni.
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:47 via WEB
Il nostro linguaggio non è una concezione ideologica. La discussione culturale e letteraria iniziata dal Manzoni non si è mai esaurita. In questo modo anche quella grande intuizione che si evidenzia nel De vulgari eloquentia di Dante. Sarà necessario quasi vitale dare un ruolo consistente alla lingua italiana soprattutto partendo dalla letteratura del Novecento. È in essa che si sono moltiplicate le forme e le metodologie di linguaggio che hanno guidato la storia della lingua nella modernità, attraversando epoche ed opere già con San Francesco d’Assisi sino ad Angelo Poliziano, dal Rinascimento alle etichette illuministiche, che hanno cercato di formulare un inciso rivoluzionario, ma che hanno consegnato la lingua stessa a Manzoni, e da questo alle avanguardie di Pascoli e D’Annunzio, filtrando notevolmente il Futurismo sino alla lingua post realista, alla quale la letteratura si è agganciata e alla quale soprattutto il cinema si è aggrappata. Serena giornata. Gian
 
suiteitaliana
suiteitaliana il 10/12/20 alle 08:25 via WEB
Carissimo Gian gli esperti in materia spiegano che la forza dell’insegnamento dell’italiano nel mondo deriva dal fatto che la nostra lingua è di importanza fondamentale per chi si interessa di arte, di cucina o di musica, e che l’italiano è ancora, anche se non in modo esclusivo, la lingua di riferimento del mondo cattolico. Buon lavoro,Anna
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:51 via WEB
Hai ben ragione, gentile Anna, per molti la nostra bella lingua è associata all’Italia e quest’ultima è considerata la sede del buono e del bello, il Paese con il più alto patrimonio artistico e culturale. Indiscutibile il fascino del passato ma anche un presente fatto di moda, design, buona cucina, sono le ragioni che oggi determinano la fortuna dell’italiano del mondo. Forse solo noi non lo comprendiamo imbarbarendo le nostre parole. Gian
 
phutura2
phutura2 il 10/12/20 alle 08:30 via WEB
Oggi sempre più abbiamo di dare un valore forte (direi pesante nel senso espressivo del pensiero comunicante) alla lingua pura in una società multimediale. Buona giornata Prof, Elisabetta
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:53 via WEB
Il tuo è un aspetto critico che cerca l’importanza di dare un senso storico alla tutela della lingua italiana. È naturale che non c’è più una lingua ufficiale tradizionale. La tradizione nelle lingue è un fatto soltanto di consapevolezza di eredità, di ricostruzione identitaria, di analisi dei processi sia letterari sia storici stessi sia prettamente linguistici, ma si scende in una dimensione che è antropologica. Buon pomeriggio. Gian
 
plasmatica0
plasmatica0 il 10/12/20 alle 08:56 via WEB
Penso che per salvaguardare la nostra lingua sarebbe necessaria una croce rossa letteraria. Gabriella
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:55 via WEB
Sta cercando di farlo l'Accademi della Crusca ma con poche risorse econoniche e spesso non viene ascoltatata dalla politica. Ciao. Gian
 
giselemar0
giselemar0 il 10/12/20 alle 09:24 via WEB
Bisognerà dare un ruolo consistente alla lingua italiana soprattutto partendo dalla letteratura del Novecento. Buone cose,Gisella
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:56 via WEB
Nell'Italia contemporanea ha davvero importanza ristudiare le forme letterarie del secolo scorso e rivalutarle anche con scrittori e poeti dimenticati. Ciao. Gian
 
georgiasensi
georgiasensi il 10/12/20 alle 10:17 via WEB
Se non respiri attraverso la scrittura, se non piangi nello scrivere, o canti scrivendo, allora non scrivere, perché alla nostra cultura non serve. La nostra lingua da queste possibilità. Buon giorno prof. Georgia
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 12:58 via WEB
Discutere di una lingua corretta, oggi, significa ripristinare delle griglie che però, dobbiamo essere consapevoli, non corrispondono alla realtà dei parlanti e degli scriventi. Il parlante già di per sé, pur mantenendo fede, alla consueta formula della grammatica e della sintassi, usa sempre un vocabolario innovativo. Buon pomeriggio. Gian
 
cassetta2
cassetta2 il 10/12/20 alle 10:47 via WEB
L'accademia della crusca ringrazia.
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/20 alle 13:01 via WEB
Purtroppo l'Accademia ha due misere rotelle che le consentoo un equilibrio fittizio.
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 10/12/20 alle 16:18 via WEB
Importante è il comportamento di scrittori, giornalisti di tutti quelli che scrivono nei social che hanno un compito fondamentale che non è quello di strapazzare la lingua, ma di salvagurdarla. Buona serata, Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/20 alle 14:47 via WEB
Sono completamente d'accordo con te. I max media hanno una grossa responsabilità. Ciao. Gian
 
origami25
origami25 il 10/12/20 alle 19:37 via WEB
Temo che la nostra stupenda lingua italiana sia in via di estinzione se non si porrà un limite all'introduzione di parole straniere soprattutto inglesi. Buona serata. Enrica
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/20 alle 14:48 via WEB
Personalmente non sono così pessimista. Ho molta fiducia nella scuola e nella cultura classica. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 11/12/20 alle 02:19 via WEB
“La vita senza tenerezza e senza amore non era che un macchinario non oliato, pieno di cigolìi e di strappi.”(Victor Hugo).Ti auguro per domani un prezioso venerdì,carico di tenerezza. JOLE
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/20 alle 14:53 via WEB
In modo dolce scrive la Dickinson che per un istante d'estasi noi paghiamo in angoscia una misura esatta e trepidante proporzionata all'estasi. Buon pomeriggio, cara e dolce Jolanda. Gian
 
cindylastrega
cindylastrega il 11/12/20 alle 05:08 via WEB
Buongiorno!!!!..Buon Fine settimana! Perché in questi giorni tu possa ricaricarti delle emozioni e la gioia per essere sempre al massimo! @@@ clikka @@@
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/20 alle 14:55 via WEB
Sei assai gentile e dolce. Grazie. Trascorri anche tu tante ore liete. Gian
 
veramore
veramore il 12/12/20 alle 09:48 via WEB
Temo anch'io caro Gian, l'inesperienza e l'impreparazione dei nostri governanti e la mia preoccupazione va al futuro dei nostri figli. Buon week wend, Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 12/12/20 alle 20:08 via WEB
Credo che la crisi di quest'anno servirà a tutti per cambiare modalità di comportamenti rivedendo le priorità per scegliere quelle indispensabili a tutti. Buona fine di settimana anche a te. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 12/12/20 alle 10:25 via WEB
Buon fine di settimana che sia sereno e Buona Domenica, Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 12/12/20 alle 20:08 via WEB
Tante ore liete anche a te e a si biri cun saludi. Gian
 
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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