La riva dei pensieri

Illusione del pensiero

In alcune difficoltà del percorso esistenziale cerco l'illusione della fantasia per attenuare l'asperitò e superarla
Talora la subisco e la sospendo nella complessità profonda dell'anima.
Colgo una stilla dalla luce diSirio dischiudo le mani e avverto l'impulso di serrarle per rubare la sua lucentezza e preservarla in un caleidoscopio per creare una molteplicità colorata di strutture asimmetriche, simile nelle radici geniali dell'astrattismo o dello spazialismo.
Ma il pensiero blocca l' intenzione e suggerisce una diversa soluzione.
Allora riduco la presa delle mani e affido il minuzzolo candido e brillante al firmamento in modo che con le altre stelle si diverta a nascondersi tra le nuvole e la luna compiacente.
E' la stessa sensazione che mi accoglie quando leggo una poesia o ascolto una melodia: in quegli attimi vorrei approppriarmi dei loro versi e pentagrammi e celarli nella mia mente, ma poi comprendo che la verità del poeta e del musicista appartengono alla libertà del mondo e non al mio egocentrismo
Ora un'emozione, chissà come, dagli occhi scorre con dolcezza sull'anima sorridente e responsabile.
La colonna sonora settimanale per questo intervento penetra nel cuore, restituisce serenità, pacatezza e  gioia di vivere.

Flusso di desideri

Spesso mi chiedo quale istante renda meravigliosa la vita.
Forse quel che permane per sempre di un sogno!
La realizzazione del desiderio dona sollievo e riposo in un istante, ma in un tempo successivo se ne insegue un' ulteriore in una riproduzione senza fine di istanti.
Di conseguenza la realtà, che non si compie, ma resta indelebile per sempre nell'anima, è concepibile e mirabile in ogni istante.
La dimostrazione dell'incanto del desiderio inerranabile e ineseguibile permane però nella responsabilità intima dela coscieza affinché esista il suo concetto, senza termine di tempo.

Vizio e blandisco il tempo tra albe e tramonti,
per lenire  parole dure tra un pensiero e l'altro.
Affliggo e nobilito il corpo per rimanere muto
ogni volta che una stilla acre cade giù dal cielo.
Cerco un appiglio per chiudere gli occhi
se scorre una lacrima e la conservo nell'anima.
Vibro per una sola oscurità quando il ricordo di un dolore
inchioda i polsi e la voce intona un canto vergine
al furore del cielo.
Plasmo un desiderio
nell'attesa di una briciola felice nell'angolo buio, vicino al sole.
Cerco un tramonto purpureo dove l'aria sia dolce
e gli spigoli della vita smussino attimi di nostalgia.
L'amore, prima del buio, suggerisce note dolci, insaziabili.
Allora è più facile dirselo.
Esiste un attimo di respiro
in cui mi è concessa l'illusione di rubare
un anelito al destino.
La composizione melodica di questa settimana s'insinua dolcemente tra i versi con un timbro sonoro leggero, delicato, appena percettibile.

Istantanea

Nel primo chiarore del giorno la quiete di Cagliari screziata soltanto dal ciangottare armonico di cardellini e verdoni,  ha donato un dolce risveglio.
Lungo il Poetto la brezza serena e tersa s'incunea tra le chiome degli alberi, solleva la rena del lido e gioca con le prime foglie che carezzano il suolo e fuggono verso il mare.
Pongo attenzione a non sciupare l' osservazione che sto dipingendo nella memoria.
In questa colorata visione alcune barche di pescatori tolgono gli ormeggi, valutano la direzione del vento, e seppur consci della fatica che li attende, remano con slancio verso il largo, fiduciosi in un buon pescato che serva a sostenere i propri cari.
Una sintonia omerica, un’armonia che solo la natura compiacente può istoriare.
Rappresentazione emblematica, ma simile ad altre istantanee da serbare con cura, come gli ornati colorati e suggestivi di Faraone.
Un'attitudine e una delizia per dirigere l'esistenza nel tempo.
La scelta armonica di questa settimana si trova soltanto nelle misteriose equazioni musicali che disvelano  ogni ragione logica di bellezza come in queste storie autunnali ben eseguite al pianoforte.

                                            Appendice incontentabile

Fino a pochi giorni fà il clima era torrido e mi dolevo assai per il caldo. Ora che l'aria si è rinfrescata sono costipato. Ritengo che non ci sia una soluzione: la geremiade prolissa è nella natura umana!

Raccolta indifferenziata