Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Aprile 2021

Cartomanzia virale

Post n°976 pubblicato il 25 Aprile 2021 da gianor1
 

Sembra che molti di noi abbiano timore del ritorno alla normalità. In questi giorni ho scoperto l'esistenza della “sindrome della capanna”. Secondo gli esperti, colpisce i terrorizzati dal covid19 che si sentono sicuri solo nelle loro case. Certo, psicologicamente, l' inizio di un nuovo acuirsi del virus ha avuto e ha delle problematiche. C'è chi ha paura di uscire e chi, al contrario, ha già abbandonato tutte le necessarie precauzioni. Ci sono, come sempre accade, i misurati, gli sboroni e i timorosi. Ma, in tutte queste categorie non mancano gli specializzati, i cosiddetti laureati all'università di Facebook che sanno sempre tutto di tutto.
Quindi, da perfetti italiani, ci siamo uniti alla pletora di virologi, infettivologi e scienziati di varia estrazione che hanno detto la loro e fatto previsioni sul nostro futuro alle prese col Covid-19. "Il virus è clinicamente morto"; "Il virus morirà di caldo"; "Arriverà la terza e la quarta ondata" (toccarsi è d'uopo); "Fate sport con la mascherina, anzi no, che vi fa male", e così via per decine di considerazioni, una negazione dell'altra. Ovvio che non potessimo esimerci dal dire, soprattutto sui social, anche la nostra, entrando a pieno diritto in una nuova categoria, quella dei “viromanti”. Termine che non so chi l' abbia coniato ma che rende bene l'idea e si adatta anche al lavoro di qualche confuso, ancorché accademico, previsore di flussi pandemici e virologo televisivo.

La partitura musicale che asseconda il post settimanale
presenta l' assunto caratteristico in minore, opimo di ammaccamenti o abbellimenti notistici, nell' andamento "piano", e di un ritornello in maggiore e in forte; viene inclusa anche un inaspettato segmento in minore,  incentrato sulla engmatica fluidità di quartine e di scale. Al centro della composizione si dipana un minuetto di tonalità quasi aristicratica e di mirabolanti disponibilità pentagrammatiche, che rincorrono  l' armonia in ottava, guidata in guisa ostinata; i tonalismi arpeggianti delle dita dall'arto sinistro costruiscono la reazione emozionale in rapidi movimenti con tutte le sensazioni acustiche e tecniche del pianoforte.

 
 
 

Millantatori lessicali

Post n°975 pubblicato il 18 Aprile 2021 da gianor1
 

Trasformeremo la scuola, la sanità, il fisco: tutto. Sorge un problema: le casse dello Stato sono vuote e siccome non esistono al mondo riforme a costo zero, la repubblica dei parolai (politici e giornalisti improvvisati) fa la rivoluzione meno costosa e la sola che conosce, quella delle parole. E così il “necroforo” prende il posto del becchino ma non per questo il “sonno della morte è men duro”. La cameriera, immancabile nei romanzi dell'Ottocento, è sostituita dalla “collaboratrice domestica” meno romanzata e più assicurata. Non ci sono più i popoli sottosviluppati ma “in via di sviluppo” che continuano a morire di fame e dove i bambini si ammalano di tracoma. Per quelle popolazioni deve essere motivo di conforto, più che ricevere qualche aiuto, sapere che le cronache segnalano un sicuro cammino verso il benessere economico. Non si dice più pompiere ma vigile del fuoco; peccato la prima versione era più festosa: “Viva i pompieri di Viggiù che quando passano i cuori infiammano”, anni '50. Lo spazzino è stato ribattezzato operatore ecologico, spazzava prima e spazza ora. Nei diversificati istituti scolastici i segretari sono coordinatori amministrativi, il preside è stato soppiantato dal dirigente, i bidelli dagli ausiliari che come i bidelli continueranno ad accompagnare i più piccoli al bagno. Proprio vero, i parolai giocano con i lemmi per prendersi gioco di tutti noi non avendo la sagacia per risolvere problematiche più impellenti e inderogabili inerenti alle vere necessità della società civile.

La proposta musicale per questa settimana è una composizione pianofortistica a quattro mani in cui gli interpreti esprimono
un impeccabile stabilità nel dialogo interpretativo e nel valore ludico della sonata, evidenziando la disinvolta e amabile presentazione professionale. Siffatta peculiarietà viene evidenziata nel rondò conclusivo, dove lo svolgimento notistico ha una nuance di euforico diporto, mentre l'andante centrale in sol maggiore, esposto in tre settori, descrive mestiche raffinate e leggere sul piano armonico ed espressivo. In breve, la loquela della sonata è leggiadra e inclusa in un classicismo di mera originalità e la conseguenza musicale affiora da un ordito fra le tastiere, che si sottrae ai rinforzi di terze e seste, e li converte con una grafia chiara nella parte strumentale autonoma.

                                                
Appendice pedatoria
Bene (anzi male) avete deciso di farvi la mini lega degli avidi creso, la camarilla degli invincibili, il torneo delle star super pagate. Ordunque toglietevi questo capriccio befero da bimbi. viziati Ma allora perché mi avete devastato i testicoli per decenni spiegandomi che il calcio è bello perché è imprevedibile e fra una crudelia scudettatissima e una cenerentola provinciale non so mai come può finire? E la favola del Torino, del Verona, del Cagliari, del Benevento. del Bologna e di tante altre "Provinciali"ecc.. E la favola di questo, la favola di quello. Perché avete decantato con tanta ipocrisia la democratica imperscrutabilità del football? “La palla è rotonda”, cianciavate saputelli (e invece è lo zero che è rotondo: la palla è sferica. Arroganti, presuntuosi e pure ignoranti). Perché questa retorica buonista e sudata se poi mandate Davide a giocare da solo con la fionda in un campetto di periferia e vi fate una business class per soli Golia?
Non capite un accidente. Basta aver giocato a marzianetti al pc per sapere che il duello col supermostro deve capitare alla fine. Quanti anni ci mettete per verificare che il dolce è più dolce se ci arrivi dopo gli spinaci. Volete fare un thriller tutto colpi di scena? Un'operetta tutta acuti? Un'Iliade di soli Achilli, senza Ettore o Patroclo? Sarà un disastro, oltre che un'ingiustizia. Anche nei film porno ogni tanto si tira il fiato. Date uno sguardo, magari imparate qualcosa.

 
 
 

Naufrago

Post n°974 pubblicato il 11 Aprile 2021 da gianor1
 

La mia pagina virtuale sta diventando un palischermo di salvataggio, almeno per me che appaio un po' sopravvissuto ad un naufragio di lemmi, ninnato in un pèlago non troppo agitato, però. Per fortuna, intorno a me, ci sono dei piccoli arcipelaghi di pensieri propizi che consentono di ormeggiare in sicurezza e nella cambusa della memoria c'è sempre qualcosa di istruttivo grazie a qualche nauta che è passato di qua, lasciando generosamente esposta la sua traccia scritta. Personalmente apprezzo la spontaneità di alcuni giovani marinai che imparano ad annodare i primi articoli da postare. Conosco anche qualche nocchiero di antica esperienza ma è un po' che non lo sento. Se naufragate da queste parti lasciatemi pure un segno, qualsiasi oggetto. Anche un pezzo di legno abbandonato sull'arenile, prima o poi può sempre essere utile.
Al margine di questa esternazione abbastanza futile
devo confidarvi che è tutto il giorno che mi chiedo di che colore è la felpa che indosso! Non sono una donna altrimenti avrei già trovato almeno una decina di colori che si avvicinano a quello vero, ma non lo sono. Non sono nemmeno capace di scansionare il vestimento e inserire l’immagine altrimenti ve la farei anche vedere nel blog. Forse è tipo glycyrrhiza glabra avariata. Non quella delle pasticche o dei bastoncini macerati in bocca. Or ora la collega di storia dell'arte mi dice che il colore è ruggine pantone! Che sollievo...

La struttura ben elaborata che incornicia il tema di questa settimana asseconda la classicità dell' esecuzione strumentale in guisa ricorrente. Infatti la partitura notistica così rugiadosa e lucente, rinviene in tutte tre le componenti della composizione. La malìa e la soavità insinuante del movimento iniziale, temperato,profondono immediatamente in una atmosfera di leggera mestizia, mentre la finezza e i sottili filamenti sonori del tempo mediano hanno il brio nostalgico di cose perdute di un tempo felice, rivissuto con sobria dignità. Terminano l'esibizione attimi di sconforto e di timida emozione, che riportano con chiarezza all' incipit dell' elaborato armonico.

 


 
 
 

Dialogo notturno

Post n°973 pubblicato il 05 Aprile 2021 da gianor1
 

"Papà come mai sei fuori a quest'ora"?  Chiese Cris affacciata alla finestra della sua cameretta.
"Sto guardando le stelle", le risposi senza girarmi, ma facendole cenno perchè venisse a accanto a me nel patio esterno che guarda il mare del Poetto.
Intanto osservai timidamente i suoi occhi che seguitavano dolcemente ad interrogarmi curiosi.
La sua pelle sembrava ancor più candida al chiarore lunare di questa notte primaverile tepente ed gradevole.
"Cosa hanno d'interessante le stelle al tuo sguardo?"
"Suggeriscono tante cose, attorno e dentro di me che emozionano senza far rumore. A quante sensazioni, ricordi o sentimenti scorrono nell'intimo senza emettere neppure un suono. Fioriscono e si tramutano,  sbambangiano e scivolano via. Arrivano e passano con il riguardo e l' umiltà del silenzio, per farmi sentire che esisto. Fanno pensare che
alla fine, il piu’ delle volte, il ricordo, è solo un affanno dell'anima che dirige su rotte clandestine. Con i tuoi occhi puoi vedere qualunque cosa ti faccia piacere, ma dalla tua visuale niente sara’ uguale per gli altri".
Cris sorrise con quella dolcezza che sa sconfiggere ogni malinconia e cucire tutti gli strappi dell'anima.
Poi il sonno prese il sopravvento sulla sua fragilità; appoggiò il capo sul mio braccio e sentii il profumo della sua vita appena iniziata, brillante come le stelle riflesse sul mare.

La composizione settimanale
ha un andamento ritmico con accenni sonori leggermente compassati e delicati. Azzardo nel dire che il pentagramma è come una suggestione matissiana. L' abile esecutrice con la mano sinistra svolge con mitezza ampi accenni musicali dal carattere nostalgico, la cui progressione permette alla tastiera vibrazioni che si sovrappongono con gradualità. Di contro la mano destra, descrive un tema persistente di sostegno armonico, il cui andamento rimane quasi invariato dall'alfa all'omega dell'intera melodia. Questa sintonia notistica quasi elegiaca fa di questa eufonia una fioritura romantica e ascosa.

 
 
 

Area personale

 







Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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