Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Maggio 2021

Silenzio

Post n°981 pubblicato il 30 Maggio 2021 da gianor1
 

In alcuni giorni ho la sensazione che intorno a me non recepisca incoraggiamenti e incentivi per navigare con il vento in poppa verso il mio domani. Rannicchiato sull'arenile di fronte al mio adorato mare, guardo l' orizzonte e mi lascio accarezzare dal sole e da un lieve maestrale. Non ho voglia di girovagare lungo la spiaggia, ho necessità di un attimo per riprendere fiato e motivazione. Ma un attimo quanto dura, figlia mia? Se non metto attenzione può durare per tutta l' esistenza, penso. In questa evenienza mi piacerebbe alzare le vele della mia barca, fantasticare rotte e paesaggi impossibili per provare a scoprire nuove mete, svelarne i colori, gli odori, i sapori.
Indubbiamente sarà un tumulto di nuove impressioni e non sempre l'allegrezza sarà presente. Verosimilmente tante lacrime scorreranno sul mio viso, anche se una leggera e amorevole carezza agevolerà le  membra stanche e tu sarai la mia regina ed io il tuo principe. No, non voglio essere un principe ma un semplice marinaio con i piedi scalzi, protagonista dabbene dell'  esistenza che mi è concessa, alla ricerca di nuove emozioni quotidiane da consegnarti con amore. All'interno del mio sacco consunto metterò questa semplice ricchezza. Ed allora getterò l'ancora  del lavoro quotidiano e sosterò nella rada della conoscenza giusto il tempo di un respiro, e poi senza indulgere oltre riprenderò l'itinerario, onda dopo onda. emozione dopo emozione, silenzio dopo silenzio.

Il carattere distintivo della proposta musicale
è un rondò in mi maggiore eseguito dal pianoforte ma anticipato da un denso prologo dell' orchestra in do diesis minore. L' esecuzione è architettata su due tematiche. Il primo dalla struttura ballabile, il cui inciso espositivo avvia delicatamente al secondo tema, supportato caparbiamente dai violini in sincronia con il pizzicato dei contrabbassi. La maestria del Compositore ristabilisce immediatmente il tema iniziale in mi bemolle maggiore, per ripristinare la tonalità d'allestimento originario che conduce al lieto e giocoso finale del rondò. In definitiva è l' autonomia decisa alla forma del concerto per pianoforte e orchestra voluta dal Compositore e ben interpretata dal Direttore orchestrale.

 
 
 

Spigolature autobiografiche

Post n°980 pubblicato il 23 Maggio 2021 da gianor1
 

Estrapolazioni semi serie della mia effeméride settimanale.

Domenica 16

Per un istante mi allontano dalla tastiera del pc ed esco, per esistere. Porto con me le storie a fumetti di Charles Schulz. Probabilmente rincaserò tardi, magari no

Lunedì 17
Ho rincorso il tuo amore tutta la vita, e adesso mi fa male la milza.

Martedì 18
Sono il solito inconcludente che si barcamena tra razionalità ed emotività.
Però sono consapevole della libertà di essere ciò che sono.

Mercoledì 19
Il dolore che provoco in chi mi sta vicino non ha scuse e non può averle... posso però cercare di imparare e non reiterare gli stessi comportamenti.
 
Giovedì 20
Detto in lingua sarda: non tenzas mai presse. Impara a isetare. Ca a' bortas s'isetu est prus galanu de cussu chi is chircandhe.
Ovvero: non avere mai fretta...impara ad aspettare... perchè a volte l'attesa è più bella di ciò che stavi aspettando.

Venerdì 21
In questi giorni pensavo alla mia età che si avvicina ai primi anta, quindi, mi sono ripromesso che tutti i moniti che iniziano con "devi" non gli sto più a sentire. Insomma non me ne può più fregar di meno!

Sabato 22
Domani probabilmente non ci sono, per cortesia tenetemi il blog in ordine ma soprattutto non fumateci!

La filigrana musicale è elaborata da un' interprete
con una tecnica strumentale ineccepibile, una eccellente capacità comprensiva del repertorio jazz, una intrinseca attitudine alla ritmica dello swing e la rara caratteristica di comunicare la bontà e l'anima di una esecuzione agli ascoltatori. Musicista con un meraviglioso senso del tempo e della improvvisazione. Davvero dona interpretazioni brillanti con la sicurezza e la saggezza del suo tocco delicato.

 
 
 

"La felicitā č fatta di dimenticanze"

Post n°979 pubblicato il 16 Maggio 2021 da gianor1
 

Verosimilmente la ricerca della felicità non è del tutto un accadimento casuale, piuttosto una proclività, una propensione tendenzialmente abituale. Non è di certo dalla disponibilità economica di cui godiamo o di beni materiali che possediamo. Verosimilmente la felicità dipende da visioni o metonimie immediate: come rallegrarsi di un giorno di sole in compagnia dei propri cari, passeggiare mano nella mano con il partner, con i figli, gustare una fetta di torta al cioccolato, ascoltare della buona musica. Sono attimi di felicità quelli in cui la mia anima desidera perdersi, per poi ritrovarsi nel profumo del mio adorato mare, nel viride acceso della pianura dove riposano gli arcaici macigni dei nuraghi, nelle espressioni dei miei allievi quando si abbandonano ai primi rossori di timidezza, nella carezza improvvisa di mia figlia, nell' espressione fiduciosa di un bimbo dopo una seduta chemioterapica che sorride al clown dal naso rosso.  E' nel cuore del bagliore solare che lusinga il campo di spighe dalle lunghe glumette bionde. E' l' onda marina, accompagnata dal libeccio, che accarezza le rocce, baluardi difensivi delle dune sinuose e chiare.
Ben diceva Antonio de Curtis che nella vita esistono momenti minuscoli di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte.

Il brano musicale di questa settimana è di un  Maestro virtuoso nell'utilizzo del violino ma anche del pianoforte.
Nella programmazione contemporanea è poco eseguito in Europa ma rimane uno dei compositori più rilevanti e noti del romanticismo centro americano. Onesto autore di innumerevoli mazurche, polke, danze e valzer. Tra questi il valzer romantico e poetico ma anche il notturno sono le liriche più eseguite e importanti, divenendo i riferimenti più noti del repertorio tradizionale del suo Paese. Le sue composizioni,  senza alcun dubbio, risentono dello stile europeo e l'orecchiabilità dei motivi non invecchiano con il passare del tempo, ma trattengono la freschezza e la semplicità notistica.

 
 
 

Ridisegnare la rotta

Post n°978 pubblicato il 09 Maggio 2021 da gianor1
 

Sono consapevole che seguendo la rotta dell' andare esistenziale posso imbattermi in intralci ed inconvenienti che danno la percezione di non poterli superare, e indurmi ad ammainare le vele della volontà e della comprensione degli accadimenti. In quegli attimi devo rintracciare una piccola rada riparata e sicura dove sostare e ridisegnare la rotta. Con una preghiera assicuro l'ancoraggio dell' anima e porgo attenzione al timone del pensiero per osservare l' ostacolo, lo esamino con attenzione e nel frattempo ne approffitto per sorseggiare un sorso d'esperienza dalla mia mente.
Soppeso la presenza  del disagio come fosse un prodigio negativo del destino senza sovrastimarlo ma neppure minimizzandolo. Valuto ogni caratteristica e lo sguardo rimane vigile sentendo nell'inciampo gli spigoli infidi e la subdola macchinazione per ingannare e farmi cadere nel suo trabocchetto. E' un attimo che trascorre consapevolmente e la brezza leggera del mio adorato mare ricompone l' analisi e si insinua tra i ricci dei capelli senza arruffarli.
In quel momento credo di aver trovato la soluzione. Elaboro e custodisco con cura la nuova mappa con altri itinerari e riferimenti. Poi con un impeto più deciso isso le vele dell' impegno risoluto e affronto le onde avverse della realtà con maggiore cura e considerazione, scacciando quel timore che prima appariva agghiacciante e impossibile.

L' invito musicale è una sonata che si avvicina allo stile giovanile del Musicista. L' incipit appare deliziosamente melodico ed orecchiabile, tenerissimo nel sistema tonale, con una espansione notistica accessibile e di congruenze esigue. Segue un ulteriore cadenza che si realizza con una inserzione di motivi concisi e amabili, un po' fanciulleschi.  L' epilogo si dipana ironicamente  e nello stesso tempo è energico e danzante. In definitiva la composizione è discorsiva in tutte le tre parti insolitamete espressi ed incrociati nella forma  più composita cioè quella bitematica e tripartita. Appare evidente che l'Autore riesce a celare la sapienza delle sue conoscenze dietro un apparente ovvietà.

                                     Appendice annacquata

Verdi, "La Traviata": "Libiamo, libiamo ne' lieti calici, che la bellezza infiora …". Mascagni, "Cavalleria rusticana": "Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante, come il riso dell'amante …".Stop. La musica è finita. Il direttore d'orchestra è astemio. D'ora in poi soltanto "brindisi coi bicchieri colmi d'acqua", come nei versi di una canzone in voga nel secolo scorso.  Lo chiede l'Europa, sic! E, una volta tanto, direbbe una verità storica. O di cronaca nera. L'Unione europea, infatti, minaccia di dealcolizzare il vino, in tutto o in parte. La proposta è contenuta in un documento di lavoro di quell'esercito della salvezza che è il parlamento di Bruxelles dove la maggioranza è nordica. Ossia di quei Paesi i cui abitanti preferiscono la pinta di birra al mezzo litro di rosso. La loro cultura ha radici diverse dalle nostre. La civiltà mediterranea è quella del pane, dell'olio, del vino. Risale alla ubriacatura biblica di Noè. Vogliono annacquarcela. Questa Europa, impotente e pasticciona di fronte alla pandemia e alle invasioni dal mare, la stessa che ha legiferato sulla curvatura delle banane e il calibro dei piselli, ora vuole trasformare anticristianamente il vino in acqua. Si può essere ubriachi anche senza avere bevuto vino.

 

 
 
 

La tata

Post n°977 pubblicato il 02 Maggio 2021 da gianor1
 

Signora Giovanna, la tata che per tutta la settimana governa la mia casa è un ' abile funambola. Trovo divertente quel suo modo così delicato ma altettanto deciso di posare il piumino su tutte le suppellettili quasi non volesse disturbare o danneggiare aracnidi e polverìo.
In un interzizio tra la scrivania e la libreria è riposta una vecchia chitarra che maldestramente strimpellavo quando ero ragazzo: ebbene lei, anzicchè appoggiarla, per avere un piano per ben pulirla come sarebbe naturale e pratico, riesce, non so come, a metterla esattamente in verticale tanto da farla stare ritta sul solo dischetto che comunemente viene utilizzato per congiungerlo con l'occhiello della bandoliera. Da quando c'è lei lo strumento è sempre in continua oscillazione senza mai cadere!
Ad ogni modo la sua pecularietà consiste nel sovrapporre gli oggetti uno sopra l'altro, iniziando da quello liscio e lato, di seguito procedendo con quello più piccolo e stretto, fino a formare un equilibrio instabile, fatiscente e simile alle sbalorditive guglie gotiche del Duomo di Milano.
Devo dire, per amore della verità e a suo vantaggio, che non ha mai fatto a pezzi nessuna stoviglia o lesionato alcun recipiente di vetro, di cristallo o di ceramica.

Ieri pomeriggio inoltre, eliminando la polvere sulla tastiera del computer, ha sfiorato accidentalmente il tasto di accensione. Rendendosi conto di aver commesso qualcosa di sbagliato dal fruscio tenue che proveniva da quello che lei chiama "dispositivo infernale", ha iniziato, per poterla spengere, a premere a capocchia tutti i tasti. Entrato in casa ho letto sul monitor :" Vuoi formattare il disco fisso? Se premi ok tutti i dati in esso contenuti saranno eliminati". Nonostante tutto non potrei fare a meno di lei. E' un' istituzione, un pezzo della nostra famiglia anche se quando la incontro inciampo sempre nelle sue bizzarrie. Curiosamente solo a me fa perdere l' equilibrio!

Il percorso musicale di questa ebdomada è una composizione insolita
per un' esecuzione pianofortistica in quanto l'elaborato dominante e alcuni altri passaggi sono completamente monofonici, nel senso che viene eseguita una nota alla volta. La breve frase del pentagramma è frequentemente prescritta ai giovani allievi dello strumento e compare in parecchie crestomazie; pedagogicamente favorisce l'esecuzione di un ritmo di note anche di un sedicesimo alternando le mani, favorendo  in tal guisa i principianti mancini.

                                             
Appendice filosofica
Sono assai fortunato perchè ad illuminare le mie notti ci sono nuovi teoreti che si dedicano all' attività speculativa. Ogni tanto i pensatori italiani del terzo millennio, superando con sprezzo del pericolo gli ostacoli della democrazia censoria, fanno sentire le loro voci. Parlano e cantano, talvolta predicano: musica sacra per la mia mente e pane angelico per lo spirito. Le loro teorie introducono nuove sapienze. Indagano sui mali della società, mettono la loro conquistata conoscenza al servizio dell'umanità. Molti politici li ascoltano affascinati, aprono dibattiti, mobilitano il parlamento. In principio c'erano Grillo l'Elevato e Celentano, un po' Savonarola e un po' sant'Agostino. Ora c'è anche Fedez il rapper, che attraverso la pelle tatuata dal collo ai polpacci lancia un messaggio esoterico: il corpo è soltanto il vile contenitore dell'anima. Fra coloro che esprimono concetti sul senso della vita non scordo Benigni. Ma lui, come Platone, è intoccabile. Per prudenza non esprimo giudizi: la Corte suprema degli intellettuali di rosso togati potrebbe condannarmi al silenzio perpetuo. Questi filosofi pop non scrivono trattati. Alla scrittura preferiscono l'oralità del teleschermo. Sono convinti che "Basta la parola": famoso tormentone del fine dicitore Tino Scotti. Che con quella frasetta propagandava in Tv un efficace lassativo.

 
 
 

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Spigolature

AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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