Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi del 23/11/2020

Le mie mani

Post n°954 pubblicato il 23 Novembre 2020 da gianor1
 

Le mani mi salvano dal mondo e allo stesso tempo alimentano l' utopia di libertà. Consentono il movimento nel cammino quotidiano della vita prendendo contatto con le cose e manipolarle e lo stesso cammino esperenziale mi permette di conoscerle e perfezionarle.
La libertà che sgorga dalla loro dimestichezza stimola la creatività conducendomi nell' universo dell'immaginazione, dell'arte, della poesia.
Le mani sono il più grande strumento di libertà sotto una miriade inimmaginabile di aspetti.
Il rilievo significativo è riposto nella loro incredibile potenzialità nascosta sotto un'apparente semplicità. Esse evocano soprattutto l'azione dietro la quale non vi è solamente un pensiero che guida, ma anche un impulso conoscitivo che dalle percezioni sensibili delle mani riceve stimoli creativi.
Così Aristotele afferma che l'uomo è sapientissimo per avere le mani e, secoli dopo, Kant definisce la mano come il cervello esterno dell'uomo.
Quale organo o quale altro strumento, infatti, è più adatto della mano a servire l'intelligenza? E tutto quello che l'immaginazione può sognare sembra possa essere realizzato dalla mano. L' Amore è un'atto d 'Amore delle mie mani.

Il sottofondo musicale settimanale svolge un elaborato assai cromatico suggerito dai fiati ai quali rispondono con lievità gli archi. Il pianoforte s'intromette delicatamente ma nello stesso tempo determinato con una grande libertà d'esecuzione, che definisce un aumento di valore delle note con passaggi modulanti del solista. Il carattere brillante della partitura si annuncia nella contrapposizione timbrica di fiati e archi; il secondo tema, quello eseguito al pianoforte appare cantabile e disteso, e svolge anch' essa una funzione di contrasto rispetto al primo. Al termine dell'esposizione orchestrale è singolare il fatto che il solista non entri col tema principale, ma abbia bisogno di un approntamento, una sorta di preambolo, a carattere improvvisatorio, che gli serve per entrare in argomento.

                                          
Appendice dignitosa
Talora è più opportuno chetarsi e apparire broccoli che aprir bocca e togliere ogni dubbio. È forse l'aforisma più letto di Oscar Wilde e calza a pennello a molti dei grandi parlatori che in televisione, alla radio e persino nelle sedi istituzionali inquinano le nostre menti convinti di esibire una convincente arte oratoria. Eppure i saggi ce lo hanno sempre detto che conviene parlare poco e a proposito perché chi sproloquia incorre fatalmente in qualche inciampo verbale, sia esso linguistico o di sostanza. E, di questi tempi, dove sui social basta un niente per essere indicati al pubblico ludibrio, il rischio di fare figuracce è altissimo e le precisazioni non valgono quasi mai come scusa. Lo sa bene il senatore pentastellato Morra per avere  insultato la defunta Governatrice della Calabria e i suoi elettori. Non è di meno il consigliere regionale della mia terra Franco Mula che in discussione consiliare ha dato dell'ergastolano a Sigfrido Ranucci conduttore di Report a RAI3. Basta una parola fuori posto, una sola, per cambiare nettamente l'idea che gli altri hanno di noi. Morra e Mula sono stimate persone per bene ma sono vittime delle loro parole. E a loro, come a tutti noi iniziando da me, va ricordato il detto "Un bel tacer non fu mai scritto".

 
 
 

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Spigolature

AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

Armonia delle forme

 



 

 

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