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Messaggi di Aprile 2016

Il genio non si imita

Post n°1333 pubblicato il 27 Aprile 2016 da accademiartigestione
 
Foto di accademiartigestione

Tempo fa quando, stanco delle inefficienze ad ogni cambio di sistema operativo, decisi di abbandonare l'Iphone per passare ad altro telefonino oltreché che più stabile ed efficiente economico, previdi che Apple (ritenendomi il classico consumatore medio) sarebbe andata incontro a grossi problemi. Oltre al mio personale abbandono anche un amico fan  di Apple tanto da andare a Londra per avere in anteprima il n° 1 mi confermò il suo prossimo , clamoroso, abbandono dei prodotti a marchio mela...roba da comprare put immediatamente (occhio non è un consiglio, solo la battuta che mi venne in mente allora ;) )
Ora emerge che Apple, per la prima volta da molto tempo, ha segnato un calo significativo.Personalmente ritengo non sarà nemmeno l'ultimo ma solo il primo di una serie che vedrà qualche interruzione in un trend che sarà prolungato. Per nostra fortuna e dei mercati il peso di Apple negli indici USA è stato limitato già da tempo vista l'enorme capitalizzazione raggiunta. Non è così però all'interno dei portafogli di molte famiglie americane che regolano il proprio tenore di vita anche in funzione del valore del proprio portafoglio azionario. Facciamo attenzione, nei prossimi mesi a  fianco del bubbone bancario potremmo assistere a uno scoppio di bolla di un singolo titolo ma con derivazioni importanti sui consumi americani e di conseguenza planetari. Il genio di Steve Jobs non ha eguali, come normale, nella Apple che gli sopravvive, ma, proprio per questo forse sarebbe opportuno che gli attuali dirigenti si occupassero di più della fidelizzazione della clientela anziché lavorare costantemente e solo sul lancio di nuovi modelli che tra l'altra comportano un indice di obsolescenza dei modelli precedenti che non ha eguali in nessuna altro concorrente e nemmeno in ambiti di prodotti diversi. Effetto sfinimento assicurato.

 

 
 
 

Stallo

Post n°1332 pubblicato il 26 Aprile 2016 da accademiartigestione
Foto di accademiartigestione

La forza del FIB e dei bancari registrata oggi è significativa tanto più se comparata a quella degli altri indici europei. Questo scenario dinamico  sta ad indicare che il rischio di un collasso delle borse è piuttosto basso. D'altro canto l'importante rialzo già registrato in aprile, coi punti di esaustione già interessati, lascia poche energie rialziste a disposizione per questi ultimi giorni del mese. Ecco dunque questa lateralizzazione magari un po' cedente che pare tanto un'accumulazione in vista di nuovi strappi rialzisti.
I dati USA di oggi piuttosto negativi , in particolare gli ordinativi di beni durevoli usciti a -0.2% contro attese a +0.5% daranno alla FED un aiuto nell' intenzione della maggioranza di colombe (a cui la Yellen ha sempre dato molto ascolto) a non esacerbare l'umore delle borse con interventi significativi e ravvicinati sui tassi. Anche il dato sula fiducia, incapace di fare da contrappeso, come in tante situazioni analoghe, uscito sotto le attese, toglierà ogni smania di rialzo dei tassi nella riunione ormai prossima. E le borse gradiranno, magari non subito, ma gradiranno...

 

 
 
 

Orso nei paraggi per una capatina

Post n°1331 pubblicato il 21 Aprile 2016 da accademiartigestione
 
Foto di accademiartigestione

Fare attenzione! I dati macro sono come spesso capita contraddittori. Una volta tanto che entrambi i dati sulla disoccupazione USA battono le attese ci pensa l'indice detto Philly Fed a fare danno con un -1.5% contro attese am +8.9%.
La BCE non ha mosso foglia come nelle attese e per questo la conferenza delle 15 troverà terreno fertile per un violento innalzamento della volatilità. Non possiamo dunque escludere una correzione anche violenta prima poi , eventualmente , di riassestarsi lontano dai minimi.

 
 
 

British problem

Post n°1330 pubblicato il 20 Aprile 2016 da accademiartigestione
 
Foto di accademiartigestione

Più volte abbia elogiato la Gran Bretagna che con la sua sterlina è riuscita ad evitare che la crisi si prolungasse Oltremanica così a lungo come da noi e negli altri paesi mediterranei euro-schiavizzati.
Oggi è però uscito un dato occupazionale molto negativo che interrompe un ciclo prolungato favorevole. La domanda è : il contagio coi cugini UE mono-valuta sta arrivando anche da Sua maestà o la politica di Cameron si sta rivelando poco innovativa e per questo sta appassendo?
Come spesso accade in questi casi, probabilmente, la verità sta nel mezzo. Oggigiorno, al di là di interventi di politica monetaria, nessun vero statista è comparso all'orizzonte, nessun politico è stato in grado in grado con manovre innovative di ridare stabilità, sostenibilità ed equilibrio alla crescita. Resta però il dubbio che la stampa di sterline non sia stata sufficiente per togliere completamente dalla peste degli asset tossici le banche britanniche, nazionalizzate in parte e a questo punto viene il dubbio, salvate in parte....l'andamento del prossimo mese al riguardo chiarià molto su questo tema.

 

 
 
 

Dati in chiaroscuro

Post n°1329 pubblicato il 19 Aprile 2016 da accademiartigestione
 
Foto di accademiartigestione

Stamani il dato dello Zew sotto le attese in Germania è stato compensato dal medesimo Zew sulla fiducia ben più alto delle aspettative.
Oggi pomeriggio i dati USA sull'edilizia non brillano. I mercati come al solito fanno finta di soffrire per poi riprendere la loro strada originaria (e viceversa quando deve essere così).
In sostanza ben poche cose ordinarie oggi potrebbero fermare i mercati bullish anche se l'affaticamento del FIB è come sempre un pre-alert che già dal webinar di stamani ci ha consigliato di abbandonare il peso pieno nelle posizioni e realizzare almeno parte degli utili.

 
 
 
 
 

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Un blog di: accademiartigestione
Data di creazione: 22/03/2010
 

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