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Mercati azionari al Traguardo

Post n°1434 pubblicato il 02 Marzo 2024 da accademiartigestione
 
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I mercati sono molto vicini ai TOP di periodo come per esempio l'area 5150 di S&P500 futures già toccata potrebbe portare a una estensione fino a 5206/5220, il futures DAX fino a 17994 mentre l'indice FTSEMIB avrebbe uno spazio leggermente più ampio sino a 34000 così come lo SMI di circa un 3%.Comunque per restare agggiornati potete entrare nel canale Telegram
https://t.me/stockmarketpointofview
dove troverete il podcast settimanale sull'andamento degli indici di Borsa principali.Riprenderemo comunque anche ad aggiornare questa pagina.

 
 
 

Banche: narrazione in modalità falso ideologico

Post n°1433 pubblicato il 13 Marzo 2023 da accademiartigestione
 
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La narrazione che in queste ore viene fatta del grave dissesto finanziario (per non parlare direttamente di default) che ha colpito tre (per ora) banche americane oscilla tra il grottesco ed il fanta-economico.
Una sorta di pastura da rifilare alla popolazione dormiente come da tre anni ci viene propinato su vari temi.
Il tutto senza alcun ritegno e in spregio alle intelligenze e sensibilità che, sempre più numerose, hanno man mano compreso che il sistema malato che ci governa, sia in ambito politico che bancario, ha ormai perso ogni credibilità.
L'ultima barzelletta è quella di ascrivere alle Criptovalute i colossali buchi che queste tre banche (e chissà quante altre hanno macerie e brace ardenti sotto il fogliame protetto dai depositi dei correntisti): una semplificazione a dir poco farsesca se non strumentale per non dire proditoria.

Certamente l'andamento negativo del mondo delle Criptovalute potrà avere dato un contributo ai conti negativi. Ma in che percentuale le cripto erano presenti nei portafogli vigliati di questi istituti? Certamente ridotta.

La realtà è che i continui rialzi dei tassi di interesse, finalizzati a combattere l’inflazione, hanno prodotto due effetti devastanti:

1) messo in ginocchio le aziende (e a breve anche le famiglie ) che si sono ritrovate a dover pagare, per i propri finanziamenti correnti e mutui, tassi di interesse INSOSTENIBILI
2) con l'aumento dei tassi di interesse delle nuove emissioni di titoli di stato (per ora con effetto visibile  in America ma a breve anche in Europa) da sempre il valore delle precedenti emissioni(in larga parte nei portafogli della banche)  si svaluta in proporzione ai rialzi dei tassi stessi. Or dunque a rialzi così prolungati ed aggressivi da parte della FED non poteva che corrispondere una pesante svalutazione del valore dei titoli di stato americani, i cosiddetti TBOND...

Ergo, il fattore 1 sta costringendo migliaia di aziende, o i titolari delle stesse, a smobilitare i propri depositi di riserva, a cascata le banche debbono vendere o meglio svendere i titoli di stato messi in portafoglio per coprire i depositi. Così' facendo si trovano ad incassare minus valenze colossali e da qui nascono i problemi e questo stato da pre-default.

La FED ieri ha dichiarato che sosterrà senza limiti le banche e ha ridato fiato, almeno fino a due ore fa, ai mercati. Nel contempo ha però annunciato che questi fondi verranno recuperati con una nuova tassa sul sistema bancario più solido  in quanto stampando altro denaro a fondo perduto il problema dell'inflazione tornerebbe pressante.
Peccato che di sistema bancario solido non vi sia traccia...i grandi nomi hanno gli stessi problemi delle banche che fin qui hanno evidenziato lo stato di crisi, anzi, hanno ancora negli armadi (questo per la verità più in Europa che negli USA ) gli scheletri del 2008.
Quindi mai come in questo caso la fiducia nella FED va contingentata e valutata momento per momento.

In un contesto così complicato spesso la pulitura reale ai problemi si concretizza con un crollo dei prezzi e non si risolve in due giorni. Pertanto il target di 3200 di S&P500 rimane molto attuale...Vedremo giorno per giorno se la FED (ma anche la BCE) riuscirà ad uscire dallo schema circolare in cui si è invischiata e ad evitare questo tracollo

 

 

 
 
 

Inflazione in calo negli USA

Post n°1432 pubblicato il 13 Dicembre 2022 da accademiartigestione
 
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I dati sull'inflazione negli USA mostrano un rallentamento sia rispetto alle attese sia verso i dati del mese precedente.
Questo dovrebbe consentire a Jerome Powell, supportato dalle colombe della FED, di mantenere l'annunciato approccio più rallentato sul fronte dei rialzi dei tassi di interesse negli USA.
A fare la differenza però, dando per scontato un ulteriore incremento di 0.5%, saranno le parole che accompagneranno la conferenza stampa di chiusura del Meeting.
Un Powell più possibilista verso un rallentamento complessivo dei rialzi dei tassi darebbe prezioso ossigeno a  mercati che già debbiono fare i conti con trimestrali, in molti casi, poco brillanti. Viceversa, ma riteniamo poco probabile una FED eccessivamente punitiva a dicembre, avrebbe un effetto nefasto sia sui mercati azionari che obbligazionari che sul mercato delle criptovalute.

 
 
 

Wall Street : rottura pericolosa dei supporti

Post n°1431 pubblicato il 13 Maggio 2021 da accademiartigestione
 
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Sulle Borse di Wall Street, ma non solo quelle, la rottura dei Livelli critici Weekly (LCW) ha aperto lo spazio a una discesa repentina dei prezzi oltre ai supporti indicati come Exaustive Point SHORT 2 (es 4097 sull S&P500)
Considerato che gli spazi del Probability settimanale al ribasso sono ormai inferiori al 10%, i casi sono due: o si va verso un sell-off, che peraltro rimane ancora improbabile, oppure assisteremo da qui a domani almeno a un pull back.
In questo caso comunque soltanto il pronto recupero dei Key Point Long (4242 sull' S&P500) annullerà però lo scenario ribassista instauratosi con queste rotture.Neutralità recuperata invece con doppia chiusura daily sopra 4180...

 
 
 

Borse a rischio Orso anticipato

Post n°1430 pubblicato il 21 Aprile 2021 da accademiartigestione
 
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La forte discesa di ieri delle Borse, martedì 20 Aprile, sta esponendo i mercati azionari al rischio di un ulteriore affondo ribassista da qui a fine settimana.

Lo scenario A, timidamente rialzista, del nostro Point of View è ormai decaduto.

Viceversa un pronto recupero nelle chiusure serali di oggi dei KEY POINT SHORT ci riporterà in pieno nello scenario B che dovrebbe garantire una chiusura della settimana borsistica in almeno frazionale recupero.Vediamo i livelli critici principali nei quali affianchiamo ai Key Point, calcolati probabilisticamente, i primi supporti, calcolati invece graficamente:
DAX 15232/228
DJE50 3932/3921
FIB 24190/175
S&P500 4143/4127
Proprio la tenuta grafica dell'S&P500 fa bene sperare...ma solo le chiusure serali, di Wall Street in primis, confermeranno o smentiranno questa capacità di allontanare, almeno ancora per un po' gli Orsi ribassisti.

 
 
 
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Un blog di: accademiartigestione
Data di creazione: 22/03/2010
 

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