Siamo sopra la fatidica quota 50 che indica sviluppo e non recessione ma oggi gli indici dei direttori degli acquisti sia in Italia che in Germania sono usciti sotto le attese. Talvolta anche Sparta (la Germania) non ride.
Dopo il chiaro segnale di ieri sulla disoccupazione in aumento in Italia e in calo in Germania e nella UE poco può valere l'indicazione del dato odierno a supporto del mantenimento dello status quo. Leggasi UE e le sue politiche restrittive. Politiche che hanno come unico sbocco il progressivo impoverimento dei paesi più deboli e di fasce sempre più estese di popolazione. Commercianti, artigiani e professionisti per non parlare della manodopera costretti ad accettare, a prescindere dalle proprie capacità ed impegno, condizioni di lavoro tipiche dei più biechi periodi di sfruttamento.
Nel nome delle riforme si sono calpestati diritti acquisiti nei secoli e se parte dei "tirapiedi voglia di far nulla" se lo potevano meritare, la cosa grave è che questo sistema di precarietà nei livelli retributivi e stabilità del posto di lavoro (si noti non legata e reali necessità dell'azienda per sopravvivere ma spesso soltanto all'intento del datore di lavoro di avere in ogni momento il potere di liberarsi di chiunque...) si è esteso indistintamente a tutti, anche a chi sul lavoro dà, con impegno e dedizione, il suo meglio.
Inviato da: cassetta2
il 03/02/2021 alle 13:13
Inviato da: desaix62
il 04/07/2016 alle 08:38
Inviato da: carlamieir19
il 10/04/2016 alle 19:32
Inviato da: giuliarossirrr
il 09/12/2013 alle 20:15
Inviato da: dely11
il 14/05/2013 alle 06:25