Acriam solomon

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Citazioni nei Blog Amici: 21
 

***

 

AMICIZIA**

 

GRAZIE TINA**

 

PER TE

 

GRAZIE AGNESE**___**

Troppo bello Allegria Allegria

**_______***

 

IL MIO GATTONE *__*

 

GRAZIE AGNESE

 

 

GRAZIE AGNESE

Un Sorriso^_****** e

abbraccio per augurarti

una dolce notte tua amica

Agnese Smacketeeeeeee

Franco tvbeneeeeeeeee

 

 

GRAZIE AGNESE **

Eccomi in volo fino a te per portarti mille raggi di Sole con

un sorriso speciale dal cuore.... augurandoti un buon

pomeriggio festivo e una splendida nuova settimana..

un abbraccio tua amica Agnese...

Smacketeeeeeeeeeeeeeeeeeee^_****

 

 

***

 

WHITNEY HOUSTON***

 

 

L'AMORE MIO SEI TU

Può invadere i pensieri

andare dritto al cuore<3

lasciarti senza parole

l'amore ha mille Stelle

l'amore un Solo Fiore

come Te <3<3<3

l'amore mio sei Tu

l'amore mio Sei<3<3<3

 

SEI SEMPRE IN ME

Vorrei Venire da..... Te ..... Lassù. perchè

Colui lassù ha voluto cosi.......

Amore mio mi manchi da morire......

io ti penso sempre non posso farne a meno

è più forte di me... non c'è un istante in cui

non senta la tua mancanza Questo Amore

Va Oltre il mare è molto più grande e immenso

più del mare stesso forse dovevamo non tanto

Amarci chissà forse eravamo ancora insieme chissà...

IL MIO CUORE E' IL TUO NOME!!!!

       MI MANCHI AMORE MIO<3<3<3

SEI E SARAI PER SEMPRE NEL MIO <3

<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

Elena<3<3<3

 

Messaggi del 14/06/2016

❆ ✿ ♡Ci Sono Persone ♡✿ ❆

Post n°4888 pubblicato il 14 Giugno 2016 da collineverdi_1900
 
Tag: Stima

❆ ✿⊱  ♡

Ci sono persone che ti piacciono perché le stimi, altre perché sono intelligenti, altre perché sono belle.
    Ci sono quelle di cui apprezzi l’ironia, la spontaneità, il coraggio.
    Ci sono quelle che ti stupiscono con un gesto, quelle su cui puoi contare sempre, quelle che ti insegnano qualcosa.
    Ci sono persone che ti piacciono per come si muovono, per il tono della voce, perché sanno raccontare le cose.
    Ci sono quelle che ti conquistano con la determinazione, con la bontà,
    con il talento.
    Ci sono esseri umani che ti fanno commuovere, che ti illuminano,
    che hanno il tuo stesso sangue.
    Ci sono gli amici che scegli, quelli che ti deludono e perdoni,
    quelli grazie ai quali cambi, quelli per cui non cambi mai.
    Ci sono persone che ti convincono, che ti sorprendono, che ti affascinano.
    E poi ci sono le persone che senti.
    E non necessariamente sono queste cose, forse ne sono alcune,
    a volte nessuna.
    Magari non sono perfette, non sono infallibili e sbagliano tutto.
    Eppure sono le persone che senti.
    Quelle che sembra che qualcuno vi abbia sintonizzato sulla stessa frequenza radio, in un tempo in cui la radio non esisteva ancora.
    A me più di tutte, piacciono quelle.

    (Silvano Bottaro)...
❆ ✿⊱  ♡

tvb frà...

 

 
 
 

@@@ Bibappaluda@@@

Post n°4887 pubblicato il 14 Giugno 2016 da angeldemo63
 

 

ho cercato in te
una lunga solitudine
come un cieco
ho vagato nella tua mente
in cerca dell'oblio
la tenebra non cerca che il buio
così le mie labbra
si parlavano addosso
ognuno cerca solo sé stesso
solo questo ho imparato
scorrazzando per le tue stanze
dentro te
ho trovato
due spicchi di ombra
e una cosa troppo grossa
forse
per la tua giurisprudenza
E prima di andare
sotto due foglie di noia
ho lasciato marcire
un po’ di tenerezza
ma non scialacquare
ti prego
Ché mezzo pugno
rende fertile
Un paio di deserti

bibappalula

bip bap lupa *_*

I.mvery fond you ^ sorbole.

 
 
 

A Te Che sei rosa....**

Post n°4886 pubblicato il 14 Giugno 2016 da franco.cerimele

 
 
 

Gli occhi..**

Post n°4885 pubblicato il 14 Giugno 2016 da franco.cerimele

Gli Occhi dell’Anima – Anonimo

Due uomini, entrambi gravemente malati, condividevano la stessa stanza d’ospedale. Uno dei due doveva sedersi sul letto un’ora al giorno durante il pomeriggio per espellere delle secrezioni polmonari. Il suo letto si trovava accanto all’unica finestra nella stanza. L’altro uomo, invece, era costretto a trascorrere tutto il suo tempo supino. I due, col passare del tempo, si ritrovavano a parlare per ore. Parlavano delle loro mogli, delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, della loro esperienza al servizio militare e dei luoghi dov’erano stati in vacanza. Ogni pomeriggio, quando l’uomo nel letto vicino alla finestra si poteva sedere, passava il tempo a descrivere al suo compagno di stanza tutto ciò che vedeva fuori dalla finestra.

L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere nient’altro che per questi periodi di un’ora durante i quali il suo mondo si apriva ed arricchiva di tutte le attività e di tutti i colori del mondo esterno. Dalla finestra, la vista dava su di un parco con un bel lago. Le anatre ed i cigni giocavano nell’acqua, mentre i bambini facevano navigare i loro modellini di battelli. I giovani innamorati camminavano a braccetto in mezzo a fiori multicolori e si poteva vedere in lontananza un bel panorama del profilo della città.

Mentre l’uomo alla finestra descriveva tutti questi dettagli, l’altro chiudeva gli occhi e immaginava la scena pittoresca.

Un caldo pomeriggio, l’uomo alla finestra descrisse una parata che passava lì davanti. Nonostante l’altro uomo non potesse udire l’orchestra, riuscì a vederla con gli occhi della propria immaginazione, talmente il suo compagno la descrisse nei minimi dettagli. I giorni e le settimane passavano.

Una mattina, l’infermiera, entrata nella loro stanza per portare l’acqua per il bagno, trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, serenamente morto nel sonno. Rattristata, chiamò gli addetti della camera mortuaria affinché venissero a ritirare il corpo. Non appena sentì che il momento fosse più appropriato, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato in prossimità della finestra. L’infermiera, felice di potergli accordare questo piccolo favore, si assicurò del suo comfort e lo lasciò solo. Lentamente l’uomo si sollevò un poco, appoggiandosi su di un sostegno, per gettare un primo colpo d’occhio all’esterno.

Si allungò per girarsi lentamente verso la finestra vicina al letto… e tutto ciò che vide fu un muro bianco. L’uomo allora domandò all’infermiera cosa avesse spinto il suo defunto compagno di stanza a descrivergli cose così meravigliose al di là della finestra.

L’infermiera gli rispose che quell’ uomo era cieco, e che non poteva nemmeno vedere il muro. E aggiunse: “Forse voleva solamente incoraggiarvi”.

Epilogo:
Vi è una felicita straordinaria nel rendere felici gli altri, malgrado le nostre situazioni personali. L’angoscia condivisa dimezza il dolore, ma la felicità, quando viene condivisa, si raddoppia. Se volete sentirvi ricchi, contate tutte le cose che possedete che non possono essere comprate dal denaro.

L’oggi è un dono, ed è per questo che è chiamato presente.

(dal web – traduzione dall’inglese di G. Carro © 2005)

 

 

 
 
 

La Farfalla **

Post n°4884 pubblicato il 14 Giugno 2016 da franco.cerimele

La Farfalla – Nikos Kazantzakis

Mi ricordo di una mattina quando scoprii un bozzolo dietro un albero, proprio mentre la farfalla che era al suo interno stava facendo un buco nel suo involucro, preparandosi ad uscirne. Aspettai per un po’, ma ci metteva tanto ad uscire ed ero impaziente. Mi chinai, alitando su di esso per riscaldarlo. Cercavo di riscaldarlo il più rapidamente possibile, e il miracolo iniziò ad avvenire davanti ai miei occhi, più veloce della vita. Il bozzolo si aprì; la farfalla iniziò lentamente ad uscire, ed io non dimenticherò mai il mio orrore quando vidi come le sue ali erano piegate all’indietro e stropicciate, la povera farfalla provò con tutto il suo corpo tremante a spiegarle. Chinandomi su di essa, cercai di aiutarla con il mio respiro, invano.

Avrebbe avuto bisogno di schiudersi pazientemente, e il dispiegamento delle ali doveva essere un processo graduale attraverso il sole. Adesso era troppo tardi. Il mio respiro aveva costretto la farfalla ad uscire con le ali stropicciate, prima del tempo. Aveva lottato disperatamente e, pochi secondi più tardi, morì sul palmo della mia mano.

Quel corpicino è, credo, il più grande peso che porto sulla mia coscienza. Perché oggi mi rendo conto che violare le grandi leggi della natura è un peccato mortale. Non dovremmo avere fretta, non dovremmo essere impazienti, ma dovremmo rispettare con fiducia il ritmo eterno.

(da “Zorba the Greek” di Nikos Kazantzakis – traduzione dall’inglese di G. Carro © 2010)

 
 
 

(^___^)

Post n°4883 pubblicato il 14 Giugno 2016 da ambradistelle

 
 
 

Vento

Post n°4882 pubblicato il 14 Giugno 2016 da carollo_angela
 
Tag: Vento

 

Sono come un vento senza voce

alla ricerca di silenzio…

(G. Lucini)

 
 
 

I tuoi sogni

Post n°4881 pubblicato il 14 Giugno 2016 da ilariavitale_i
 

Quando ti sogno i tuoi occhi
diventano pagine
ci leggo dentro poesie lunghissime.

Sergio Pasquandrea.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: franco.cerimele
Data di creazione: 13/12/2013
 

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