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Non c’è silenzio universo,
non c’è silenzio qua giù,
non c’è pace qua giù,
non c’è amore o speranza,
non c’è preghiera che possa dare pace alle anime in cerca d’essa,
non c’è Dio che ascolti,
siamo soli qua giù,
siamo soli in attesa della fine,
in attesa di pace e silenzio e un po’ d’amore.
Non dimenticarmi terra
ricorda che una parte di me continuerà ad esistere
perché essa vuole essere.
By Gaya
STATISTICHE VIOLENZA SULLE DONNE
Secondo l'Istat sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%); 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia).
Negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%) e di queste il 3,5% ha subito violenza sessuale mentre il 2,7% fisica.
La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%.
Pochissime le denunce e nel circa il 96% dei casi si tratta di violenze da parte un non partner e il 93% di quelle da parte del partner; stessa cosa per gli stupri, non denunciati nel 91,6% dei casi.
DESIDERIO
Desidero la Morte dei pedofili
Ho incontrato un bambino cieco.
Mi ha chiesto com'era il Sole,
e gliel'ho descritto,
Mi ha chiesto com'era il Mare,
e gliel'ho descritto.
Mi ha chiesto com'era il Mondo,
e piangendo gliel'ho inventato.
Jim Morrison.
« Trasmissione "Il Graffio... |
Post n°8 pubblicato il 06 Marzo 2009 da erinni18
DIMENTICATA E COLPEVOLI PER CIÒ Carmela, 13 anni, uccisa 2 volte - Suprata dal branco, giudicata psichicamente instabile, internata e imbottita di psicofarmaci. Poi il suicidio. Mentre i suoi aguzzini, minorenni all’epoca dei fatti, evitano il processo. La loro pena? Un programma di rieducazione. Nel novembre 2006 Carmela, una 13enne di Taranto, si allontana di casa. Quattro giorni dopo Alfonso Frassanito, suo padre, la ritrova in un vicolo della città vecchia. È stata drogata con anfetamine e violentata. Più volte. Hanno abusato di lei più persone. Carmela denuncia i suoi aggressori. In seguito gli inquirenti troveranno il suo diario, dove racconta la violenza subìto da due minorenni e un’altra subita qualche giorno prima da tre maggiorenni. La discesa all’inferno di Carmela è appena iniziata.Prima di quell’incubo, Carmela aveva denunciato le molestie subite da un giovane sottoufficiale della Marina. «Lui aveva ammesso di averla incontrata diverse volte - racconta papà Alfonso - Salvo poi ritrattare in sede di interrogatorio. Lo vedevamo davanti alla scuola media Frascolla, sempre accanto a ragazzini. Continuava a passare sotto casa nostra… In città era conosciuto come “il pedofilo di San Vito”». Ma la polizia non trova riscontri e non avvia nessun procedimento penale. Carmela, dicevano, a volte s’inventa le cose, non ha la completa padronanza di sé. Carmela non ci sta con la testa. È un “soggetto disturbato con capacità compromesse”, risulta dalla perizia psichiatrica. Così, mentre i suoi stupratori restano a piede libero, lei viene internata nel centro “L’Aurora” di Lecce. I genitori sono contrari ma alla fine si lasciano convincere. Forse è meglio così, la loro bambina sarà in buone mani, seguita e assistita da professionisti. Ma in breve tempo si accorgono che c’è qualcosa di strano. Carmela non ci vuole restare a Lecce. I medici dicono che va tutto bene, però poi si scopre che, all’insaputa dei familiari, la ragazzina era sottoposta a una cura di psicofarmaci, e che aveva tentato la fuga due volte. Così viene trasferita al centro “Il sipario” di Gravina di Puglia, dove le cose sembrano migliorare. Qui viene confermato che era stata sottoposta
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Apprendere che nella battaglia della vita
si può facilmente vincere l'odio con l'amore,
la menzogna con la verità,
la violenza con l'abnegazione
dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.
Gandhi
PER NON DIMENTICARE
La nonviolenza, nella sua condizione dinamica,
significa sofferenza consapevole.
Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio,
ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno.
Operando sotto questa legge del nostro essere,
il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero
ingiusto per difendere il proprio onore,
la propria religione,
la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell'impero o per la sua rigenerazione
Gandhi
PERCHÉ?
Perché censurare? perché e la realtà di ciò che succede
perché fa vedere il silenzio e l’indifferenza delle persone.