Creato da: lo_schiavetto il 20/01/2006
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L'incontro ...

Post n°9 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

Dopo qualche settimana di contatti via mail, finalmente La mia Padrona decide di incontrarmi …

Fissiamo l'appuntamento nel tardo pomeriggio ... Lei ha deciso solo di conoscermi, io ho insistito per poterLe offrire la cena, ma Lei non ha voluto ... non per ora ... il posto fissato e' vicino allo svincolo della tangenziale ... arrivo con 10 minut di anticipo, parcheggio in modo visibile ... Le ho descritto la mia auto, e come sarei stato vestito, per cui Lei certamente potra' individuarmi e, se le va, conoscermi ...

Lei arriva con un quarto d'ora diritardo ... ha gli occhiali scuri, un vestitino nero abbastanza corto, sabot con un po' di tacco, i capelli perfettamente a posto ... mi nota da lontano, io la noto, mi batte improvvisamente il cuore; calo lo sguardo a terra imbarazzato, ma desidererei ammirare ogni sua forma ...
Lai si avvicina sorridendo ...
- Schiavo ?

- Mia Divina Padr ..
-zitto, entra in auto e parti .....
Le apro la portiera, la faccio accomodare, la richiudo e entro anch'io ... prendo la tangenziale ... resto in silenzio ... sono imbarazzatissimo ... desidererei parlarle, desidererei guardarla ... lso faccio fuggevolmente ... Lei sorride poi mi ordina ...

- non osare guardarmi ... non fino a quando non mi avrai salutato opportunamente, e poi te lo consentiro' ...

quindi si rilassa sul sedile e mi osserva ... mi accorgo che accavalla le cosce .. vorrei guardarle, ma ubbidisco al suo ordine, e mi concentro sulla guida ... le chiedo dove vuole che io mi diriga, Lei mi indica il bar io potro’ offrirle qualcosa qualcosa .. Lei mi indica un locale nella parte piu’ panoramica della citta’ , conosco il posto e mi ci dirigo rapidamente. Quando arriviamo in zona Lei mi da differenti indicazioni …  mi fa accostare sulla sinistra ... ci sono molte auto, tutte di giovani amanti coi finestrini oscurati dai giornali ... parcheggio in mezzo a due di queste auto, la mia fiancata e' dal lato della strada ... Lei mi ordina ...

- adesso puoi venire a salutarmi appropriatamente ... esci ed aprimi la portiera ...

lo faccio ... apro la porta dell'auto ... Lei non scende ...

-inginocchiati schiavo ..

le ubbidisco .. sono inginocchiato per terra, la porta aperta mi copre da sguardi indiscreti, ma comunque nessuno passa su quel marciapiede ...

- Buongiorno a Lei mia Divina Pardona e Signora ...

oso dire con lo sguardo rivolto verso terra ...

- Bravo schiavetto ... vedo che sei ubbidiente ...

si sfila la scarpetta sinista ...

- meriti un premio ... lecca schiavo, lecca il piedino della tua Padrona ...
avvicino le mie labbra al Suo piedino .. ne bacio le dita, poi allungo la lingua e comincio a carezzarle delicatamente ... lecco con cura la pianta che Lei mi porge, poi lecco e bacio il collo del piede, fino alla caviglia, quindi scendo al tallone, per poi tornare alla punta, alle dita ... accolgo le dita ad una ad una tra le mie labbra, succhiandole e leccandole con cura ... sino all'alluce ... e poi tutte insieme ... sent che Lei spinge per far entrare di piu' il Suo delicato piedino nella mia bocca ..intanto s’e sfilata l'altra sabot, ed ha poggiato il destro sul mio collo ... mi carezza dolcemente col morbido piedino ... la gonna le scivola su, mostrando le Sue splendide cosce nude ... il mio sguardo non puo' far a meno di soffermarsi su di esse ... Lei sorride divertita ,quindi fa una delicata pressione col piedino, costringendo in mio viso a poggirsi per terra, e continuando ponendo entrambi i piedini su di esso ... preme .. ma senza l'intenzione di farmi soffrire ... e' piu' una dolce carezza ... poi un piedino cerca nuovamente le mie labbra ... riprendo a baciarlo ed a leccarlo con piu' cura e piu' passione ... sono estasiato, ed eccitatissimo ... e mi accorgo che anche Lei lo e' ...

-adesso non guardarmi assolutamente schiavo, ma continua a leccare ....

la sua voce e' rotta dal piacere ... ubbidisco al Suo dolcissimo ordine ... e mi accorgo che una delle sue mani scompare tra le Sue cosce ... lecco con rinnovata passione, provando ad immaginare il suo viso in questo momento ... Lei che si dona piacere mentre io le lecco i piedini e le manifesto la mia sottomissione .... dopo qualche istante sento un gemito dalle sue labbra, poi un'altro ... un altro ancora .....

continuo a leccare .. e sono eccitatissimo .. finche' Lei non mi interrompe ..

-adesso basta ... sono stata onorata a sufficienza .. torna in auto ed andiamo a prender qualcosa ..

mi alzo in piedi .. Lei sorride divertita davanti alla mia evidentissima erezione ... ha le cosce ancora scoperte, ed il mio sguardo le carezza desideroso ...

- torna alla guida schiavo ...

mi dice sorridendo ...

andiamo al bar, ci sediamo ad un tavolino e chiachieriamo cme se fossimo due amici ... parliamo delle vacanze, del lavoro, l'aria e' leggera, come di leggerezza e' la sensazione che si prova a starLe vicino ... rimaniamo un po' di tempo, sorridiamo , scherziamo ... ho potuto osservarle il viso ... Lei e' bella Padrona, tanto bella ... poi guarda l'orologio ...

-debbo tornare a casa .... andiamocene schiavo ...

pronuncia il termine "schiavo" con forza ... dai tavolini vicini si girano a guardarci ... dovrei essere imbarazzato ... mi sento orgoglioso ...

L'accompagno esattamente dove ci siamo incontrati ... lei mi indica di proseguire un'altro po' ,mi fa fermare sotto un portone ...

- io sono arrivata qui ... adesso salutami come si conviene ....

s'appoggia alla portiera e mi porge nuovamente i piedini nudi che io bacio e lecco con cura ...

- guardami schiavo ...

sollevo lo sguardo ... le sue stupende cosce sono scoperte ... mostrano un minuscolo perizoma che le copre il morbido e caldo fiore, profumto di deliziosi umori ...

- mi sono divertita e quindi ti usero' ancora schiavo ... e molto piu' intensamente ... forse a casa mia la prossima volta, non so .... debbo decidere ..... intanto meriti un premio .... stasera ti masturberai pensandomi .... adesso ... ciao ...


_ arrivederci mia Divina Padrona ...

Lei esce .. apre il portone e torna a casa ... io metto in moto ... sono sconvolto ed esultante al tempo stesso ... corro a casa ... ubbidisco al Suo ordine .....

E sono felice ... felice come non sono mai stato in vita mia .....

 
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L'idraulico

Post n°8 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

Bussai al campanello ed attesi per qualche minuto .. poi bussai con piu’ insistenza, e finalmente sentii il rumore del cancelletto che scattava … erano oramai le 10.30, e sarebbe stato l’ultimo intervento della mattina .. ero a Verona oramai da tre mesi e la mia piccola agenzia di riparazioni a domicilio stava prendendo piede … anzi eravamo cosi’ carichi di lavoro che anch’io mi trovavo costretto ad intervenire in campo, quando le mie intenzioni erano esclusivamente quelle di gestire il gruppo di idraulici, elettricisti e muratori di primo intervento cui si sarebbero rivolti tutti coloro i quali si trovassero in difficolta’ …

Ma l’assenza di ben due idraulici e le richieste di intervento sempre piu’ pressanti avevano costretto anche me, ingegnere e manager della mia piccola attivita’, ad intervenire …. Stamattina alle sei una lavatrice rotta, poi uno scaldabagno da cambiare ed ora il sifone del bagno che perde … Ma certo non avevo intenzione di perdere dei clienti solo perche’ i miei operai erano assenti ….

Attraversato il vialetto arrivai davanti al portoncino … la villetta era molto carina, elegante e ben tenuta, in un piacevole ed ben curato quartiere periferico della citta’. Dopo qualche istante la porta si apri’ … una ragazza bionda in accappatoio mi apri’ guardandomi con aria incuriosita … indossavo un vestito grigio ed una cravatta a fantasia sul rosso, su di una camicia azzurra, in quanto non prevedevo certo di “scendere operativamente in campo”, ed avevo in mano la borsa da lavoro …

 - Sono il tecnico idraulico della “Riparo Tutto Subito”, signorina, se mi fa vedere dove e’ il sifone che perde ????

Mi sorrise e mi invito’ ad entrare … mi accorsi che non si trattava di una ragazzina, come da mia prima impressione … ma di una signora. Una donna di classe, doveva avere la mia eta’, forse qualche anno in meno … capelli biondi che le arrivavano alle spalle, bellissimi , accappatoio bianco, sembrava appena uscita dalla doccia … mi sorpresi a guardarle nella scollatura …doveva avere un bel seno … l’accappatoio non era chiuso molto stretto, per cui ad ogni passo le si vedevano le gambe … erano stupende, dritte, e finivano con due meravigliosi piedini curatissimi calzati in un paio di simpatiche pantofole col tacco … aveva una cavigliera, gli orecchini, ed evidentemente si era appena truccata, in modo molto leggero ma davvero efficace.

-Seguimi – disse sicura … e Sali’ le scale verso il piano superiore … il seguirla fu un vero piacere .. sulle strette e ripide scale potei ammirare da vicino il suo splendido sedere, anche se coperto dall’accappatoio … e poi sentivo il suo aroma … un profumo di fresco e di sensuale al tempo stesso, un bagnoschiuma senz’altro ricercato, il cui odore era perfetto per la pelle della signora …arrivammo in un ampio bagno … la cabina doccia era ancora bagnata,  la stanza  mostrava il tipico disordine di un bagno appena usato … un paio di asciugamani umidi poggiati ad un’attaccapanni … La signora mi indico’ il mobiletto sotto il lavandino …

-Apri, il problema e’ li sotto … un paio di giorni che perde, adesso ho messo una bacinella ma penso che sia piena …

mi chinai sulle ginocchia, e aprendo il mobiletto vidi la bacinella quasi ricolma d’acqua, ed il sifone del lavandino che gocciolava … avevo i pezzi giusti in borsa, sarebbe stato un lavoretto semplice e rapido … La signora si calo’ al mio fianco …

- Penso perda da qui’ – fece indicandomi la giunzione che si era effettivamente rotta … adesso l’avevo vicina, e sentivo in pieno il suo profumo … e calandosi l’accappatoiosi era aperto mostrando le sue splendide cosce … ebbi la tentazione di carezzargliele … lei si accorse che gliele stavo ammirando, sorrise e disse …

- Guarda dove sto indicando quando ti parlo  !

 

poi si sollevo’ in piedi …

 

Si signora, il pezzo da cambiare e’ effettivamente il raccordino del sifone che si e’ crepato … non dovrei metterci molto … lo ho in borsa …..

 -

Adesso ero accucciato davanti a lei … ed il suo corpo mi attirava sempre di piu’ … lo spacco dell’accappatoio non si era richiuso, e potevo vederle la coscia nuda sin quasi all’inguine … la signora se n’era accorta, ma non se ne curava … sapeva rimanere seminuda davanti ad uno sconosciuto con una sicurezza ed una eleganza incredibile … sullo sgabellino vidi un paio di slip, ed un reggiseno … erano evidentemente freschi e puliti … probabilmente quelli che la signora aveva preparato per mettersi e che non aveva ancora indossato interrotta dal mio arrivo … Lei segui’ il mio sguardo, si accorse del suo intimo … lo prese tra le dita, senza nasconderlo, anzi giocandoci sensualmente … una culotte di pizzo ed un piccolo reggiseno entrambi completamente trasparenti e finemente decorati …

 

- Ok fai presto e dimmi se ti serve qualcosa, io sono qui di fronte, in camera mia …

 

Si allontano’ entrando nella stanza di fronte … mi alzai, mi levai la giacca appendendola ad un gancio, mi sbottonai i polsini e arrotolai le maniche, e quindi aprii la borsa …presi il raccordo ed un paio di pinze appropriate, e mi preparai per l’intervento … poi mi accorsi che la porta della sua stanza era aperta … vidi l’accappatoio cadere per terra … la signora era di schiena … aveva una linea stupenda, le gambe salivano ritte e snelle verso le cosce, tornite e sensuali, per poi sostenere un culetto meraviglioso, tondo, invitante … la schiena liscia e dritta, i capelli biondi sul collo … mi trovai eccitatissimo a guardarla ,timoroso d’essere scoperto ma impossibilitato da staccare lo sguardo da quella fantastica creatura … Lei si mise il reggiseno … mi spiacque di non essere riuscito ad ammirarle i capezzoli … poi si giro’, e si sedette sul bordo del letto … intravidi tra le sue cosce la fica rasata,  elegantissima … poi accavallo’ le gambe ed indosso’ dei sandali dal tacco altissimo, con lunghi lacci che le abbracciavano tutte le gambe … indosso’ un top bianco, quindi si specchio’ in uno specchio ovale allungato al fianco del Suo letto … allargando lievemente le cosce e specchiandosi la splendida nudita’ del suo sesso …. Quindi indosso gli slip, la gonna corta chiara …… solo allora riuscii a staccare il mio sguardo, giusto in tempo per non essere scoperto … mi precipitai rapidamente sotto il lavandino, ed iniziai ad operare … in meno di un minuto il pezzo rotto era stata rimosso, e mi accingevo a sostituirlo col nuovo … Lei entro’ in bagno …

 

- Ancora non hai finito ??? ti spiace se uso un po’ lo specchio …..

 

e si avvicino’ , indifferente del mio esserle sdraiato proprio ai suoi piedi …

 

E lavorare per me divenne impossibile … non sapevo fare a meno di osservarle quegli splendidi piedini …le scarpe non erano state ancora allacciate, ed i lunghi lacci penzolavano sui suoi piedini … gli anellini che ornavamo le piccole ed eleganti dita, dalle unghie perfettamente tagliate, curate, impreziosite da smalto colorato … l’alluce aveva un piccolo brillantino di swarowsky … sentii un irrefrenabile bisogno di baciare quei piedini, di leccarli … ed il mio sguardo poi poteva scivolare su, lungo le gambe, lungo le cosce … fin dove la luce mi permetteva di guardare … che spettacolo eccitante … sentivo nei miei pantaloni il mio sesso che urlava dal desiderio di essere appaggato da quella magnifica donna ….. Lei sfilo’ una scarpetta … stava mettendosi il lucido sulle labbra, con gesti attenti, ma sicuri .. il piedino si mosse .. io rimasi impietrito … il delizioso piedino si poggio’ sul mio viso … con una leggera pressione mi obbligo a  rivolgere il mio sguardo verso terra … sentii la sua voce …

 - Se mi guardi le cosce poi non fai bene il tuo lavoro ….. e poi … non ti ho fatto vedere abbastanza di me prima quando mi stavo vestendo ???

 

mi sentii un idiota completo … mi aveva notato !!! il suo piedino non si sollevo’ .. la pressione dal mio viso diminui’, ma non si sollevo’  …anzi … inizio’ a carezzarmi la guancia … io ero imbarazzatissimo … non sapevo cosa fare … e nello stesso momento ero …. Felicissimo … mai stato cosi’ felice in vita mia.

 

Mai stato cosi’ eccitato in vita mia … quel morbido gioiellino mi carezzava la guancia, con una incredibile dolcezza ….. non potevo continuare a far proprio nulle, sentivo fortissimo il dolore provocatomi dall’erezione insoddisfatta ….. il piedino trovo’ le mie labbra …

- leccamelo forza …..

 

ubbidii con passione a quel meraviglioso ordine … la lingua carezzo’ le dita del piedino, poi le bacio’ … le afferrai nella mia bocca e le succhiai con cura … era un piedino fresco, profumato … stupendo da leccare, da baciare … e mi accorsi che la signora stava gradendo le mie cure … la sua mano sollevo’ la gonna, si intrufolo’ da un lato dello slip, cercando la fessura profumata ed umida, ed inizio’ a carezzarla con dolcezza … continuai a leccarle il piedino, spostando la mia attenzione anche sull’altro …. Intanto le mie mani presero a salire per le Sue gambe, per le sue cosce … lei gemeva sempre piu’ intensamente … si stava provocando un orgasmo mentre io le leccavo devotamente i piedini …. Che momento magico ….

 

Poi … il piedino smise di fare pressione … lei si scosto’ lievemente …..

 

- Adesso voglio la tua bocca .. le tue labbra .. la tua lingua … qui, tra le mie cosce, nella mia fica …….

 

Di nuovo non feci trascorrere un attimo prima di ubbidirle … mentre le leccavo il clitoride, e lo succhiavo, e ne assaporavo i dolcissimi umori, le sfilai gli slip … lei si slaccio la gonna e la fece cadere da parte … poi, seminuda allargo’ le cosce sedendosi sul bordo del lavandino …

 

-avanti, datti da fare con quella lingua, voglio godere …

 

continuavo a leccare il clitoride, e decisi di scendere nel caldo della fica … spinsi la mia lingua piu’ in su, piu’ dentro ldi lei per quanto la lunghezza me lo consentiva … sentivo la Deliziosa Signora bionda gemere di piacere, la sua fica grondante di umori si contraeva dal piacere …. Sentii che stava per arrivare … si fermo’, si volto’ mostrandomi il Suo bellissimo culo … si allargo i glutei con le mani e mi impose …

 

- Adesso leccami qui … voglio sentire la tua lingua nel mio ano … dentro di me …..

 

la mia lingua corse tra i suoi glutei … il mio desiderio era oramai al massimo e temetti di arrivare senza neppure toccarmi … la lingua raggiunse la morbida rosellina … era tonda, profumata … la seguii con la punta della lingua .. la sentivo dolcemente rilassata al mio tocco … spinsi dentro .. la punta entro’, solo poco, ma la mia lingua aveva deliziosamente penetrato il suo culetto …. lei si allargo’ ancora di piu’ … e la mia lingua trovo’ ancora qualche millimetro da penetrare … poi ripresi a leccarla, sempre con piu’ forza … Lei si giro’ … vidi nei suoi occhi il desiderio di essere pienamente appagata … ripresi a leccarle la fica, lma le mie dita corsero lungo le sue cosce … e trovarono in due la strada del Suo culetto .. la penetrai con forza … in quel momento lei arrivo’ … mi arrivo’ in bocca, mentre io continuavo a leccare con tutte le mie forze ….. afferrato il mio capo lo spinse contro la sua profumatissima fica, forzandola sempre di piu’ ,desiderosa di ricevere di piu’, d’esser riempita di piu ‘ ….continuavo a leccare senza tregua, mentre sentivo i gemiti di piacere della signora … e la sua splendida fica colava un mare di umori, sempre piu’ profumati, sempre piu’ preziosi .. poi alla fine il piacere si calmo’ … le sue mani lasciarono il mio capo, il mio viso tutto impastricciato dei suoi umori ed arrossato per l’intimo contatto si soffermo’ a guardarla … Era ancora piu’ bella di prima adesso … stanca ed appagata …

- ora finisci il tuo lavoro schiavetto … fai presto …

ritornai a l lavandino .. in pochi minuti finii tutto, pulii la stanza, mi rimisi la giacca e scesi … la trovai seduta in salotto … le cosce larghe che si masturbava delicatamente, dolcemente … mi sorrise, continuando a masturbarsi …

 

- Hai fatto due bei lavoretti oggi schiavetto … dammi il tuo numeto privato … ho intenzione di usarti ancora…..

 

 
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Lady Jane

Post n°7 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

(Jagger/Richards)

 
My sweeet lady Jane
When I see you again
Your servant am I
And will humbly remain
Just heed this plea, my love
On bended knee my love
I pledge myself to lady Jane


My dear lady Anne
I've done what I can
I must take my leave
For promised am I
The play is run, my love
Your time has come, my love
I pledge my soul to lady Jane

 
Oh, my sweet Marie
I wait at your cue
The sands have run out
For your lady and me
When love is high, my love
Wedlock is nigh, my love

Life is secure with lady Jane
 
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Una Donna

Post n°6 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

Distesa, nuda, Madre Terra mi abbraccia. Il vento, piccolo fratello gioca con me. L'abbraccio di Madre Terra si fa più grande e Padre Sole ride dall'alto del cielo, riscalda i nostri cuori in un momento ed io divento nuvola.

Osservo  tutto il mondo dall’alto … gli alberi pregni di fiori, che sussurrano e sorridono sensuali sotto le delicate ed intime carezze di questo venticello impudente, gli uccelli che volano per gioco piu’ che per necessita’, per il piacere di vivere, per il gusto di dichiarare la propria esistenza … quanto verde, quanti prati, quanta vita … sono pienamente parte del mondo, che mi contiene e che condivido … e godo della Sua bellezza … della Mia bellezza …… adesso io sono una Dea .

e laggiu i due corpi nudi … siamo noi ... Io e tu …

… siamo vicini, abbracciati, sazi, appagati … ed ora ci conosciamo come mai nessun altro ci aveva conosciuto in precedenza … abbiamo esplorato vicendevolmente le nostre anime, ognuno ha avuto il coraggio di mettersi a nudo come mai aveva fatto .. e l’altro lo ha appreso ed accettato, godendone di ogni sfumatura, senza giudicare, ma comprendendo. E in un momento tante convenzioni, tanti falsi totem cui dedichiamo la nostra vita hanno mostrato in pieno la loro caducita’, la loro fragilita’, la loro totale inconsistenza …

l’eta’, il ceto sociale,il lavoro,  la bellezza estetica, l’estrazione culturale …

Tutto svanito per lasciare posto a cio’ che piu’ conta … Io e tu …. La Mia essenza e la tua,  il Mio spirito ed il tuo …

ci siamo finalmente incontrati in un limbo in cui i pregiudizi non contano … ci siamo confrontati … il nostro rapporto e’ sbocciato cosi’ come era giusto che fosse e non come il mondo che ci circonda avrebbe voluto …

Mi guardo dall’alto … ci guardo dall’alto … siamo luminosi, candidi, vorrei bloccare il tempo, vorrei inchiodare lo spazio, vorrei ………

Per un po’ ce l’ho fatta … sono stata l’unica divinita’ di questo mondo …… ma solo per poco.

Adesso e’ tardi, lentamente il pianeta ha gia’ ripreso a ruotare.

Mi alzo.

Ti concedo di lavarmi i piedi con la lingua ….. lo fai con passione, con devozione, conscio ancora non gia’ del tuo ruolo, ma della tua essenza …………

Poi stacco il guinzaglio dal tuo collo ….. ti ordino di andare via, di riprendere la grande recita che tutti noi chiamiamo vita ……… ma ti prometto che ti chiamero’ ancora ………… e forse lo faro’ davvero ………

Il grigiore torna in me … un grigiore assoluto, ancor piu’ triste del nero del burka che sto indossando per tornare in paese …… sono quasi le quattro e mezza …. tra circa mezz’ora sentiro’ di nuovo la tua voce dagli altoparlanti della moschea ……

 
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La Signora (2)

Post n°5 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

Era passato qualche giorno dalla festa a casa di Flavio, ed io non facevo che ripensare a cio’ che mi era accaduto … e le mie reazioni a quel ricordo erano quanto di piu’ irrazionale ci possa essere nella mia mente. Mi spiego meglio … quando pensavo al mio atteggiamento, alla mia sottomissione, rifiutavo di accettare d’aver vissuto una esperienza simile … preferivo autoconvincermi che si trattava di un sogno, o meglio di un incubo, probabilmente generato dal troppo alcool ingerito quella sera … insomma non era successo, era una pagina della mia vita falsa e quindi da rimuovere ……Ma quando i miei pensieri andavano alla Donna del mio incontro, alla Signora, alla Padrona, allora provavo una eccitazione immensa … e fisica … si, lo ammetto, il solo ricordarla mi provocava una erezione … e la ricordavo troppo spesso ed in momenti troppo vari della giornata ……

Questa stranissima dicotomia nel mio atteggiamento mi stava minando seriamente l’equilibrio … entrambi i ricordi avevano un comune denominatore … la capacita’ di togliermi la serenita’ …

Poi inaspettatamente un pomeriggio ricevetti un SMS … da un numero a me sconosciuto …

-vieni stasera alle 20.00 da me. La tua Padrona.

Seguiva l’indirizzo, il cognome del citofono cui bussare, il piano al quale salire .…

Un uragano si scateno’ nel mio cuore … non ho mai avuto tante insicurezze, tanti dubbi come nei minuti successivi la lettura del messaggino … e se e’ uno scherzo ??? chi mi puo’ aver visto o puo’ aver saputo ed adesso mi prende in giro ???cosa accadra’, e che figura faro’ se ci casco ???

E se e’ vero, se e’ … Lei ???

Non osavo rispondere al messaggio …… e mi resi conto che quella sera sarei andato ………

Tornai a casa a prepararmi … doccia, poi vestiti sportivi, un pullover a collo alto ed un pantalone di lana pesante, giacca a vento ….. ed esco di casa ….. forse dovrei portarle qualcosa … no, Lei non lo ha detto di fare …

Arrivai con 5 minuti di anticipo sotto l portone, e gironzolai per cercare gli eventuali autori dello scherzo … poi cercai il cognome sul citofono … busso … qualcuno alza dall’altro lato, ma non una parola … il portone scatta … entro, salgo i due piani a piedi … sul pianerottolo una porta socchiusa … lo stesso cognome del citofono.

Entrai … senza sapere cosa aspettarmi, se un flash e le risate dei miei amici per uno scherzo ben riuscito, oppure …

L’ingresso era di una casa elegante … avevo gia’ notato il palazzo rinnovato da poco e molto curato nei particolari … dall’ingresso partiva un corridoio, immediatamente sulla sinistra una porta molto ampia che dava probabilmente su di un salone … da li giunse la Sua voce ..

-Chiudi la porta, lascia il cappotto nell’ingresso ed entra …

Ubbedii ed entrai …

Lei era sdraiata sul divano … era ancora piu’ affascinante di come la ricordavo, i lineamenti delicati, i capelli biondi e sottili … era vestita con una camicetta bianca,  dai moltissimi bottoncini, una gonna grigia chiara stretta e lunga … pochissimi gioielli che la rendevano ancora piu’ elegante …mi sorrise ed indicando la poltrona difronte al divano mi disse

-siediti …

ogni sua parola era detta con dolcezza, ma traboccava di forza, di potere … mi sedetti sul bordo della poltrona rispondendole con un soffio di voce

-buona sera Signora …

-non ti ho detto di chiamarmi “signora” mi sembra evvero ? forza Salutami come si deve …

penso che in quel momento diventai di mille colori dall’imbarazzo … calai il mio sguardo, mentre Lei sorrideva ….

- Buonasera Padrona …

ripetei questa volta…

-Cosi’ va meglio … ti va di bere qualcosa ? a me si, vai in cucina, ho preparato un vassoietto sul tavolo, e portalo qui …

Mi alzai ed imboccai il corridoio … la cucina era la stanza seguente … molto vasta, doveva essere anche molto luminosa di giorno in quanto una grande vetrata ne riempiva una intera parete … mobili color ciliegio, una impressione di assoluta pulizia … sul tavolo un vassoietto di legno, con due bicchieri, suppongo martini, ed una coppetta di peanuts … lo presi e senza indugio tornai nel salone …

Lei mi accolse con un sorriso, io le porsi il bicchiere, posi la coppetta di noccioline vicino a lei, ed iniziai a sorseggiare il mio martini …

Lei inizio’ a parlarmi …

-io concepisco l’amore che un maschio mi deve dedicare in modo molto diverso da come lo concepiscono molte alte donne … io voglio un uomo che mi si doni completamente, senza remore … mi diverte saggiare il limite di devozione e di fedelta’ che il mio uomo mi dedica … mi piace sapere che lui considera me veramente al di sopra di se stesso, e adoro metterlo alla prova … voglio amore “assoluto” o nulla, i surrogati non mi appagano …

tu mi piaci schiavetto … ma io ti piaccio ???

-Lei e’ assolutamente meravigliosa Padrona - risposi senza aver bisogno di pensare - ed io sono pronto a dedicarle l’amore che Lei mi richiede …

-Grazie – disse lei con un sorriso compiaciuto … si alzo’ in piedi e mi indico’ di sedermi sul divano, mentre Lei si mise a camminare  pensosa …

-Grazie … ma sai che la bellezza e’ sempre stata fonte di sofferenza ??? e l’amore ancor di piu’ …

- Lei e’ stupenda … e soffrire per lei e’ puro piacere – le risposi  senza sapere realmente la profondita’ di quello che stavo dicendo … lei sorrise ancora, con un sorriso velato di malinconia …quindi sollevo un piede e lo poggio sul tavolino di fronte a me, e notai che sotto la lunga gonna portava degli stivaletti … lentamente con le mani sui fianchi sollevo’ la gonna, fino a scoprire la la gamba, e poi il ginocchio … mi avvicinai desideroso di baciarle le gambe, ma ricevetti un forte schiaffo sul viso …

- No… - mi disse con voce dolcissima, in contrasto evidente con la durezza della sberla che mi aveva appena rifilato – Non puoi toccarmi tu … devi solo fare quello che io ti dico …-

Poggiai nuovamente la schiena sul divano, sentendomi il viso bruciare per lo schiaffo ricevuto … lei riprese a muovere languidamente i fianchi, sollevando impercettibilmente la gonna … poi entrambe le mani andarono alla sua camicetta e, partendo dal collo, inizio’ a sbottonare la fitta sequenza di bottoncini … lentamente prima lo splendido e lungo collo, poi la scollatura apparvero bianchissimi davanti a me … aveva uno splendido seno,  non troppo prosperoso ma incredibilmente sodo e stabile … allargo’  il corsetto fino al limite dei capezzoli che tenne ancora coperti, ed io notai che sotto la camicetta dai mille bottoncini non indossava il reggiseno .. il suo seno era davvero superbo …

- La desidero – le sussurrai …

- mi desidererai molto di piu’ di quello che immagini – mi rispose continuando a spogliarsi …poi giro’ intorno al tavolino e mise il piede sul divano, a fianco a me … sollevo’ di nuovo la gonna per mostrarmi i lacci del suo stivaletto, e mi ordino’  con la sua voce dolcissima …

- slacciami gli stivali e levameli, ma non toccare mai la mia pelle, ti e’ proibito …-

le ubbidii prontamente, prestando attenzione a non infrangere la regola che mi aveva imposto … mi accorsi che in mano aveva un frustino di cuoio, di quelli che si usano per l’equitazione … denudai il piccolo piedino afferrando lo stivaletto per il tacco … e la mia eccitazione monto’ al massimo … desideravo carezzare, baciare, leccare quel piccolo piedino piu’ di ogni altra cosa al mondo, ma stavo rispettando il volere della mia giovane compagna …

- ti piaccio … e sei eccitato … tu pensi di desiderarmi adesso vero ? – disse lei passando la punta del frustino sui miei pantaloni, delineando il mio membro in evidente erezione …

- La desidero disperatamente – le risposi convinto ……

- allora ti autorizzo a leccarmi i piedi … - mi disse …

avvicinai le mie labbra desiderose allo splendido piedino …  le scarpe lo avevano permeato di odore di cuoio, ma rimaneva cosi’ bello e soffice da generare in me un fortissimo desiderio … la lingua carezzo con delicatezza il piedino, e sentii immediatamente il piacere del contatto con la sua carne, seppur filtrato dalle calze di nylon … fu una sensazione superba, immediatamente seguita dal lancinante dolore alla schiena generato da una scudisciata …

mi sollevai serrando i denti per il dolore, e la guardai meravigliato … mi aveva appena permeso di onorarle i piedini, e non avevo infranto alcun comando, perche’ mi stava punendo ?

- E questo e’ tutto il desiderio che hai per il mio corpo ? – mi disse sorridendo … - basta una carezza sulla schiena per distrarti dal tuo proposito ? –

Capii quello che intendeva, e pensai al dolore provato, e all’emozione vissuta mentre le leccavo il piedino … piegai nuovamente la testa e baciai con ardore le estremita’ di quella Donna … la frustata arrivo’ immediata, piu’ forte della precedente … non mi sollevai, ma presi la punta del piedino tra le mie labbra e iniziai a succhiarla ed a leccarla mentre altre frustate si susseguivano … due, tre, quattro, cinque … adesso erano ancor piu’ dolorose, perche’ inferte sulla pelle gia’ arrossata dalle precedenti, seppur coperta dal pullover a collo alto … a sette mi fermai nuovamente e la guardai negli occhi … stavano lampeggiando di piacere e di eccitazione … non riuscivo a capire se il suo piacere derivasse dal frustarmi o dal sentire che le leccavo i piedini … ma molto probabilmente era l’essere cosciente che ero disposto ad accettare la sofferenza che lei mi stava infliggendo pur di leccarle i piedi a procurarle l’eccitazione …

- adesso stai iniziando a desiderarmi per davvero … sfilami l’altro stivale, e poi levati il pullover ..-

ubbidii curando di non toccare la sua pelle, ma baciando e leccando anche l’altro piedino, consapevole delle scudisciate che seguivano ogni mio contatto fisico … poi sfilai il pullover … e nello specchio mi resi conto di quanto rossa fosse la mia schiena … Mi fece allargare le braccia in tutta la loro estensione, e poi mi blocco’ i polsi con dei legacci serrati sul divano …. Qindi ritorno’ davanti a me e sfilo’ completamente la camicetta rimanendo a torso nudo .. i capezzoli erano meravigliosamente rivolti verso l’alto, il seno non grande ma sodo, statuario …si poggio’ su di me avvicinando i capezzoli alle mie labbra, ma rimanendo a distanza in modo da non consentirmi di baciarli, di leccarli …

- hai voglia di me? Hai voglia del mio corpo ? sappi che stasera tu non lo avrai ….-

mi disse continuando a muoversi sinuosamente davanti a me … poi sbottono’ i miei pantaloni e li calo’ sul pavimento … ero legato, in boxer e con i pantaloni ai piedi che mi impedivano di muovere liberamente i piedi … poggio’ il piedino nudo sul mio sesso in erezione complera, ed inizio’ a massaggiarmelo con un movimento delicarissimo … in un attimo non sentii piu’ alcun dolore, i miei occhi si socchiusero e concentrai tutta la mia attenzione sull’intensissimo piacere che stavo provando … si fermo’ prima che raggiungessi l’orgasmo … e lo stesso piedino inizio’ a premere con forza ed a schiacciare i miei testicoli provocandomi di nuovo dolore … il dolore ai testicoli si trasmise per tutto il corpo, fino ad essere una fortissima fitta al cervello, ed io per la prima volta gemetti … lei si fermo’ … sorrise e mi chiese …

- debbo fermarmi ? –

- deve fare qualunque cosa che Le faccia piacere – le risposi … fu contenta della mia risposta, ed il piedino riprese a masturbarmi dolcemente, riportandomi all’apice del piacere, prima di gettarmi nuovomente ed ancor piu’ profondamente nel puro dolore … questa volta non urlai, e lei insistette con ancor maggior forza … poi interruppe improvvisamente … era eccitatissima e lo si notava … mi calo’ i boxer e mi prese tra le mani il cazzo che reagi’ al contato con lei indurendosi ancor di piu’ … lo carezzo’ con dolcezza, quasi si trattasse di un piccolo animale ferito, lo bacio’ con delicatezza, lo racchiuse nelle sue labbra e mi trasmise il caldo del suo alito e l’emozione intensissima dell’umidita’ della sua bocca … solo per un istante …poi si sollevo’ in piedi ed ando’ alle mie spalle, dietro al divano …

- non girarti adesso … non voglio … provami la tua fedelta’ …-

 sentii la gonna che si sollevava, capii che si era sfilata gli slip … inizio’  a gemere di piacere, mentre io desideravo follemente guardarla, vedere il suo corpo in preda alle contrazioni dell’orgasmo … quando il piacere raggiunse il suo apice poggio’ le mutandine sul mio viso, un microscopico perizoma fradicio di umori profumatissimi, e continuo’ a gemere ed a urlare per il piacere, fino a che lentamente la frenesia non si allontano’ …

- adesso succhia – mi disse con voce stanca avvicinando alla mia bocca il manico del frustino letteralmente intriso dei suoi umori, che aveva utilizzato per procurarsi il piacere …

Ero al massimo dell’eccitazione e del desiderio non sfogato, e leccai e succhiai avidamente il frustino … volevo far esplodere il mio desiderio di lei, in lei, ma dopo qualche istante la mia Padrona si rimise la camicetta, slego’ i miei polsi e mi ordino’ di rivestirmi … lo feci in fretta, lei apri’ la porta di casa ed ordino’

-Adesso vattene … ti chiamero’ ancora mio piccolo schiavo …

Uscii nella serata fredda confuso ed indolenzito … ma con la chiara certezza che desideravo provare alla mia Padrona che il Suo fascino ed il Suo potere su di me era ben piu’ grande di quanto chiunque altro potesse mai dedicarle ……

 
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L'eleganza femminile

Post n°4 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto
Foto di lo_schiavetto

L'eleganza e la raffinatezza son sempre prive di volgarita' ............

Una Donna puo' anche esser nuda, ma se e' raffinata non apparira' mai volgare ........

Sono caratteristiche della mente delle Donne e non del loro corpo ...

 
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Spero sia piu' chiaro adesso...

Post n°3 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

出発前からいろいろ助言いただきましてありがとうございました。

おかげさまで快適なコンドミ生活を送ることができました。

御礼のメールが遅れて申し訳ありませんでした。

大変綺麗な部屋で思ったよりも広く久しぶりにのんびりと過ごせました。

ハワイ前段は天候に恵まれましたが、後半は曇り空、

青い空のブルーハワイのイメージがややくすんでしまいました。

後半はレンタカーでノースショア、コオリナ、ハナウマベイ等々ドライブを楽しみました。

機会があれば又利用させていただきたいと思っております。

その節は宜しくお願いいたします

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

Iniziato il mio Blog.

Tutte fantasie sul mio modo di vedere il rapporto Donna/uomo .......

Sperando che riesca a durare senza essere bannato . E' strano come una interpretazione "diversa" del rapporto offenda cosi' tanto non solo i censori, ma anche un po' tutti i frequentatori di queste community. Insomma, se uno dichiara "Sono Gay" diventa immediatamente trendy, contestare le sue scelte non e' assolutamente "politically correct", ci si batte subito affinche' gli vengano riconosciuti pari diritti ....... provate a bannare la scheda di uno perche' si e' dichiarato gay ........ interviene Amnesty International ! e io concordo pienamente con tutto cio'.

pero'.....

adesso provate a dire ...... "Sono uno schiavetto e cerco una Padrona".

Tempo 25 nanosecondi tutti ti avranno guardato con disgusto e avranno sputato tra le labbra un "Lurido Pervertito vai via di qui".

E chissa' quanti di voi si chiedono se si puo' rimanere infettati solo leggendo il mio Blog.

Speriamo che duri......

 
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La Signora (1)

Post n°1 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da lo_schiavetto

La festa stava andando avanti svogliatamente … o almeno cosi’ mi appariva, avevo accettato l‘invito speranzoso di procurarmi una serata divertente, invece fino a quel momento ero rimasto decisamente deluso …

In genere ai party a casa di Flavio partecipano molte persone interessanti … e spessissimo sono riuscito a trovare ragazze con cui … bhe, quantomeno passare qualche piacevole serata.

Ma questa volta gli ospiti erano davvero inferiori alle mie aspettative ….. c’erano solo due ragazze di una trentina d’anni, ma erano due oche incredibili … insomma, a tutto c’e’ un limite … per arrivare  a qualche risultato avrei dovuto corteggiarle ma il solo pensiero di ascoltar le loro risatine querule mi provocava la nausea ….. poi tutte coppie … qualche donna interessante, ed un paio su cui avrei potuto anche mettere gli occhi …. Ma davvero non ne avevo voglia … forse il problema non risiedeva negli ospiti … forse stavo attraversando un momento non particolarmente frizzante della mia vita … o forse ero stanco del vacuo, e cercavo, seppur nel divertimento, qualcosa di piu’ ….. impegnativo ….

In realta’ una donna interessante l’avevo vista …. Una Signora ….. sola … sembrava spiritosa, e doveva saper tenere la conversazione a giudicare dall’uditorio che la circondava … una donna un bel po’ differente dallo standard che in genere mi prefiggevo quale target …. Insomma, eleganza, raffinatezza … classe … antitetica  rispetto alla oscena sensualita’ meravigliosamente disponibile delle trentenni che in genere erano il mio obiettivo …. poi l’avevo persa di vista … volevo chiedere a Flavio di presentarmela e poi ……chissa’ come ………

Si era fato anche abbastanza tardi, anche se ancora nessuno sembrava aver voglia di lasciare la serata …

Decisi di appartarmi qualche minuto … a casa di Flavio, oltre che nei due saloni ed nei salottini, in genere le feste si svolgono principalmente sullo splendido terrazzo da cui si puo’ ammirare tutto il golfo illuminato …… pero’ ben pochi conoscono la piccola biblioteca … una stanzetta assolutamente meravigliosa, completamente ricoperta di scaffali ripieni di libri ….. al centro una sola poltrona, comodissima, un piccolo tavolino per poggiare un libro, una lampada con una luce ctenue ma caldissima, l’ideale per leggere …parquet, tappeto … nulla piu’. E’ la stanza con la personalita’ piu’ spiccata, e meno mondana, della casa .. ed e’ quella che io piu’ invidio al mio amico ……e per di piu’, non e’ mai frequentata …il posto ideale per restare un attimo soli coi propri pensieri ………

Decisi di abbandonare la monotona confusione, e entrai dciso nella biblioteca … solo dopo aver chiuso la porta alle mie spalle m’accorsi di non essere solo … la poltrona era occupata … la Signora … mi stava osservando, sollevando lo sguardo da una rivista di viaggi che stava leggendo fino a qualche istante prima …

Rimasi per un’ istante imbarazzatissimo … poi, quasi balbettando riuscii a dire

-Mi scusi …pensavo che la stanza fosse vuota … levo subito il disturbo.

-Non mi disturbi, non c’e’ bisogno che tu scappi via …

mi rispose Lei 

Riuscii a riprendere il controllo di me stesso … prima di arrossire dall’imbarazzo ….. ma che mi stava accadendo ??? io ho una faccia di bronzo proverbiale tra i miei conoscenti, e vedermi non sicuro di me e’ cosa che non e’ stata data a nessuno dei miei attuali amici ….. bisogna risalire ad almeno trent’anni fa ……

Provai ad avvaire la conversazione tessendo gli elogi della piccola biblioteca, mentre mi concentrai ad osservarla meglio …

Aveva piu’ di 40 anni, ma davvero non sarei riuscito a capire se ne avesse 41 o 47 (ed in questo caso li portava benissimo!!!) … biondina, elegantissima nella sua semplicita’ … tailleur nero,  con gonna corta … meravigliosamente corta debbo dire … calze velatissime che racchiudevano gambe da fotomodella … scarpe nere, molto scollate, con tacco altissimo … parlava a voce bassa, scandendo con attenzione le parole … un tono che rapiva l’attenzione dell’interlocutore … dovetti concentrarmi per seguire il flusso dei suoi pensieri … mi guardava dritta negli occhi … ed io continuavo a sentirmi imbarazzato …e non riuscivo a reggere il suo sguardo… ma mi accorsi di essere felice …si, se e’ vero che avrei voluto trovar la biblioteca vuota per me, l’aver incontrato la Signora, ed il conoscerla mi stava provocando una forte emozione …

Feci qualche osservazione sulla rivista che stava leggendo, e le iniziai a raccontare dei viaggi che col mio amico Flavio avevamo fatto un po’ in tutto il mondo …

Lei mi invito’ a sedermi … non c’era alcuna sedia o panchetta, ed io rimasi per qualche istante incerto su come comportarmi … poi lei indico’ un punto a terra, sul tappeto, proprio davanti a lei … mi sedetti incrociando le braccia sulle ginocchia, e continuando a parlare …continuammo cosi’ per qualche minuto … almeno penso, il tempo volava velocissimo, ed io ero rapito accucciato dinnanzi a lei … mi accorsi che stavo parlando principalmente io, cosa che non mi capita quasi mai co le donne .. in genere preferisco ascoltare per decidere come comportarmi … invece in quella occasione mi stavo raccontando senza fingere o mascherarmi come in genere son solito fare … e lei guidava il flusso dei miei pensieri, facendo domande o osservazioni, sempre pertinenti,sempre ben centrate … mi sentivo uno scolaretto davanti alla sua insegnante … una maestra incredibilmente saggia e preparata ….. mi accorsi solo in quel momento che nel chiacchierare io avevo continuato a darle del lei, mentre lei mi dava spigliatissima il tu …

Poi lei accavallo’ le gambe …

Per un attimo il mio cuore si fermo’ … poi riprese a battere a velocita’ moltiplicata per cento … Il mio sguardo si poso’ sulle sue splendide gambe, sulle sensualissime cosce … e mi accorsi che mi ero completamente eccitato … nell’accavallare le gambe, il suo piedino calzato era venuto a trovarsi a pochi centimetri da me … mi resi conto che mi sarei dovuto spostare, per non infastidirla … e di piu’ che se per caso qualcuno fosse entrato in quel momento in  biblioteca mi avrebbe visto seduto ai piedi di una sconosciuta ……

Ma non avevo assolutamente voglia di allontanarmi neppure di un millimetro … anzi ………

Continuai a parlare … diventando completamente rosso … lei mi sorrise divertita, ma non scosto’ di un millimetro il piedino … tutt’altro … inizio’ a giocare con la scarpetta, sfilandola e ri-infilandola nel tallone … parlare ed esprimere concetti razionali divento’ per me sempre piu’ difficile … ma lei, sempre sorridendo riindirizzo’ la conversazione su un argomento da me amatissimo … la lettura … leggo un incredibile numero di libri, e trovo rarissimo e piacevolissimo poter scambiare impressioni e commenti su quello che ho letto … ripresi cosi’, almeno per qualche minuto il controllo di me stesso, e la conversazione riprese di tono … ma mi accorgevo di essere completamente nelle sue mani … lei smise di giocare con la scarpetta, ma la lascio’ pendere dalla punta del suo piedino … non riuscii a concentrarmi piu’, ed osservai direttamente il piedino nudo, velato dalle calze sottilissime, il tallone tondo e ben levigato, la curvissima linea della pianta meravigliosamente modellata … la sola punta del piedino mi era ancora nascosta dalla scarpetta … ed io non riuscii a continuare a parlare … la sentii ridere, con un riso da ragazzina …

-che succede, ti ho distratto ?

-no signora … mi perdoni … assolutamente no ….

Penso d’esser diventato di tutti i colori dell’iride in quel momento … mi imposi con incredibile sforzo di volonta’ di distogliere lo sguardo da quella piccola meraviglia e di riprendere a parlare …

La Signora mi osservava divertita e … compiaciuta … poi … la scarpetta scivolo’ dal piedino cadendo per terra …

Tutto il mondo si fermo’.

Il suo piedino, adesso stupendamente nudo, era a non piu’ di dieci centimetri dal mio viso …

Ed io mi resi conto che non riuscivo a connettere razionalmente …

Ero emozionatissimo, come uno studente liceale che vede la sua prima fidanzatina … ed ero eccitatissimo, sentivo la pressione del mio sesso nei pantaloni … avevo la gola secca, priva d’ogni traccia di saliva, e la bocca semiaperta, proprio come un ebete … non ho la minima idea di quanto tempo trascorse prima che riuscissi a riprendere un barlume di raziocinio, se solo un attimo  o un intero minuto … ma poi con un filo di voce riuscii a dire ..

-vuole che le infili la scarpetta Signora ?

Mentre pronunciavo queste parole mi resi conto in un attimo dell’assurdita’ della situazione … ero venuto alla festa a casa del mio amico Flavio per trovare qualche ragazza da affascinare e da scoparmi il pi’ rapidamente possibile, con totale soddisfazione del mio organo genitale e del mio orgoglio maschile … ed invece ero accucciato ai piedi di una (splendida) Signora, eccitato come un quindicenne, e le avevo appena chiesto se potevo infilarle la scarpetta …. Ma che mi stava succedendo ? perche’ dinnanzi a quella donna tutto il mio essere macho scompariva, ed io sentivo cosi’ forte e potente la sua autorita’ su di me … il desiderio di abbandonarmi al suo volere … perche’ mi appariva cosi’ piacevole ed appagante il … sottomettermi ,si questa e’ l’unica parola che pienamente rappresenta il mio stato d’animo di quel momento ?

Eppure mai mi era successo prima di allora … mai avevo visto la mia persona in secondo piano rispetto ad alcuna altra ……

Ma stava accadendo … mi stava accadendo … la mia mente non riusciva ad essere concreta, nonostante macinasse pensieri alla velocita’ della luce ….. pi tutto si interruppe quando la Signora parlo’ …

-no …

la sua voce fu un dolcissima … ma anche autoritaria ……

-no, puoi fare di piu’ …… lecca.

Il suo piedino si avvicino’ di qualche centimetro alla mia bocca …

Dovetti pensare piu’ di una volta su quello che la Signora mi aveva appena detto … o meglio ordinato … mi aveva comandato di leccarle il piedino … quello stupendo, delicatissimo, meraviglioso piedino nudo …

Mi aveva appena detto di leccarLe i piedi … era follia pura … io leccarLe i piedi … eppure l’idea aveva  un incredibile fascino e il pensiero mi attirava come mai nulla  mia aveva attirato fino a quel momento … rimasi attonito, sbigottito, incapace di avere qualunque reazione … fino a che lei con la sua voce decisa ma tranquilla, quasi un sussurro non disse ancora …

-ubbidisci

Ogni mia remora scomparve e seppi cosa fare … avvicinai la mia lingua al suo piedino e cominciai a carezzarla delicatamente … seguii la punta, leccando e baciando tutte le piccole dita di quello splendido piedino, poi salii sul collo del piede, per poi scendere al tallone … seguii con le labbra la linea esterna del piedino, leccai con cura la piante del piedino, per ritornare alla punta … accolsi le morbide dita nella mia bocca, le leccai, le succhiai ad una ad una con devozione … leccai i cuscinetti morbidissimi e poi la linea interna del piedino, senza smettere di baciare quella piccola meraviglia …

-adesso l’altro, e con la stessa cura mi raccomando …

mi disse lei porgendomi l’altro piedino … con le labbra le sfilai la scarpetta la mia lingua riprese a carezzare la sua dolcissima e delicata pelle ricoperta dalle morbide calze ….. quando la Signora fu soddisfata riprese a parlare ….

-da oggi come avrai capito la tua vita e’ cambiata … adesso sei mio … ed io ti utilizzero’ a mio piacere … e per la mia soddisfazione. Adesso puoi infilarmi le scarpe mio piccolo schiavo…

quando lei pronuncio’ questa parola, io mi resi conto di quanto vero fosse quello che la Signora aveva appena detto … e di quanto fossi fiero di quello che mi stava accadendo …. Si, e’ cosi’ … mi sentivo fiero, orgoglioso d’eser stato chiamato “schiavo” … pensai che se in quell’istante fosse entrato qualcuno ….. sarei stato contento di manifestare la mia sottomissione anche davanti ad altri … la mia sottomissione a quella signora …….

-ti chiamero’ nei prossimi giorni … e tu correrai al mio servizio. Al servizio della tua Padrona….

Si alzo’ e scomparve, lasciandomi ancora in ginocchio per terra …. Ma per la prima volta dopo tanti anni ……Felice!

 
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