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CARO IL MIO CERTIFICATO MEDICO, SENZA DI QUELLO NON POSSO GIOCARE

Post n°835 pubblicato il 25 Maggio 2013 da giacomobertelli

Non ci sono ormai più dubbi, o quasi. Martedì la Polisportiva Certaldo detterà la condizione fondamentale per poter far partire il torneo carioca:  certificato medico per ogni giocatore iscritto alla competizione sportiva sul tavolo, altrimenti il diretto interessato non potrà giocare.

Anche in queste ore i dirigenti della Polisportiva Certaldo stanno annunciando a giocatori e dirigenti questa decisione.

Il consiglio della Polisportiva Certaldo ha deciso quindi giovedì 23 maggio la necessità di presentare il certificato medico. I motivi di questa scelta saranno probabilmente illustrati nella riunione di martedì 28 maggio alle 21.30.

Una patata bollente ormai, quindi l'ennesima sul Torneo che per l'edizione numero 34 sembra veramente stregata.

E alla domanda più gettonata del momento, si gioca o non si gioca, la risposta non c'è, almeno fino a martedì. Cosa accadrà? Società e sponsor che hanno messo soldi sul piatto, maglie già comprate e parole strappate sulla fiducia. Un giro di denaro importante che adesso è un bivio. Aspettare ancora qualche settimana e i certificati e poi dare lo start? Oppure salta tutto ?

Prima tutte le polemiche legate ai costi per l'iscrizione e le contestazioni legate a una organizzazione che nel corso degli anni, anzichè aprire le porte ai giovani e a nuove idee, si è messa a sedere con la consapevolezza di avere fra le mani un gioco duraturo nel tempo perchè contrassegnato dalla passione di centinaia di ragazzi e persone affezionate al campo di via Carlo Marx.

Ma le generazioni, così come quelle che per oltre 30 anni hanno organizzato il torneo cambiano e all'orizzonte occorre cogliere le sfide, saper ascoltare e alla fine serrare le fila. Esemplare quanto chiaro, l'esempio sulle coppe, che negli ultimi 6 anni, come una vera e propria scala è andato decrescendo, un po' come il declino di questo torneo, in termini organizzativi.

Le squadre, probabilmente anche quest'anno, sarebbero state disposte a versare la caparra di 400 euro + 50 d'iscrizione, se dall'altro lato vi fosse stata una risposta chiara sul tavolo in merito al pacchetto di idee e supporto che potesse fornire l'organizzazione.

Ma le parole "ci ritroviamo tutti a settembre per parlare del torneo" hanno avuto nel corso degli anni solo una caduta in un baratro che non fa eco.

Adesso però l'eco e il vento della polemica è arrivato pesantemente sul tavolo del Torneo Carioca e per il 2013 una soluzione chiara e condivisa non sembra esserci.

Come reagiranno le squadre alla richiesta del certificato medico? Questo non è dato sapere, occorrerà aspettare fino a martedì 28 maggio alle 21.30 quando tutti i dubbi saranno sciolti.


Mister Pasqualetti e Pampaloni, come si comporteranno le squadre?

Le idee ci sono e sono tante, ma alla fine come ha detto qualcuno della Polisportiva Certaldo "servono persone che tirano il gruppo e che decidono".

Il vero peccato è che nel corso delle ultime riunioni, anzichè presentare una volta per tutte sul tavolo i problemi e le necessità del torneo, si è dilungato, diluendo tutti gli 'obblighi' da adempiere in vari appuntamenti, che hanno stancato, anche in termini di forza di volontà, gli stessi appassionati del Torneo.

Basti pensare che il tema del 'certificato medico' è salito alle cronache abbondantemente al termine delle riunione post - sorteggi, quando al Barrino erano rimaste una ventina di persone, fra appassionati e clienti.

Non si poteva affrontare questa questione nelle precedenti riunioni? Le squadre di fronte a una richiesta (che sarebbe dovuta pervenire molti mesi prima) si sarebbero magari preparate. Adesso teoricamente su 14 squadre circa 50 giocatori potrebbero teoricamente sborsare dai 60 ai 100 euro in tempi strettissimi, rivolgendosi anche fuori Certaldo. Prevarrà la passione oppure la rabbia per una organizzazione che si è trascinata nel tempo problemi e lacune che anticipatamente dovevano e potevano essere affrontate. La Polisportiva Certaldo ha fatto una scelta: rispettare le norme con la presenza del certificato medico, rifiutando, come fatto negli ultimi anni, di mettere una firma necessaria per poter avviare il torneo, con la consapevolezza però dei rischi che si stava assumendo sulle spalle.


Tempi duri per il Torneo Carioca di Certaldo

Una scelta coraggiosa, ma che adesso, come gli eroi che cadono e la folla adora vederli rialzare, li vede quasi in ginocchio. E' stato sottovalutato il tempo: l'annuncio della documentazione del certificato medico sportivo serviva prima, così da allontanare adesso le ulteriori nubi di polemica.

Non sappiamo cosa accadrà martedì 28 maggio, come reagiranno le squadre. Il clima è caldo, inutile nasconderlo. Ma alla fine chi ci perde in questa storia, a tratti tragico - comica, sono prima di tutto gli appassionati del Torneo, poi il resto, un paese intero. Per errori probabilmente collettivi, dagli organizzatori fino agli stessi giocatori. Serviva un segnale forte, ma non solo economico probabilmente, con il cuore mentre tanti giovani parlavano delle loro idee per il torneo.

 

L'idea principe intanto veniva dalle persone: inserirli nelll'organizzazione del Torneo, con il supporto logistico della Polisportiva Certaldo, sin da settembre, dar vita a una sorta di comitato e vedere se effettivamente far ricrescere nuovamente questa competizione possa essere una utopia oppure una realistica possibilità.

Ma anche la serata della cena è stata messa nel cassetto. Da chi? Da coloro che l'avevano proposta? No. La Polisportiva in un clima così caldo ha deciso di accantonarla al prossimo anno. E' già il 2014, 35 anni di un torneo.

"Ci vediamo a settembre" le parole che rieccheggiano ma di quale anno?


 

 
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