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UNA CARTA RISCHIA DI BUTTARE 33 ANNI DI STORIA: ANALISI, CRITICHE E PUNTI DI VISTA A UNA STORIA INCREDIBILE

Post n°837 pubblicato il 29 Maggio 2013 da giacomobertelli

Ieri sera entrando alla riunione, non ricordo neanche esattamente chi, mi sono sentito dire: "Berto potresti chiudere il blog Aion, forse stasera è l'ultimo articolo che potresti scrivere". Un fondo di verità in quelle parole sibilate a bassa voce prima dei nastri di partenza nascondevano in fondo un filo di verità. Dopo 4 o 5 riunioni, ormai non si contano più, tutti noi ne usciamo con le ossa rotte, svalutati di sogni e progetti per la 34esima edizione. Una passione che non va mescolata con il dio denaro, continuamente menzionato dalla Polisportiva Certaldo ma dalla consapevolezza di aver chiesto un 'foglio', il famoso certificato di idoneità medico sportiva a ridosso del torneo, 10 giorni o poco più. Adesso si cercherà una soluzione estrema, una sorta di intermediazione, ossia quella di poter disputare per l'ultimo anno, con una sorta di deroga, il torneo con il certificato di sana e robusta costituzione.

Ma partiamo con ordine sin dall'inizio per rivivere e capire così insieme cosa è successo, per poter avere così una situazione chiara e lucida della situazione, il più possibile imparziale.

La prima riunione del Torneo Carioca ha subito visto esplodere i problemi legati alla qualità dell'organizzazione che di fronte a costi ingenti non offriva, secondo le squadre, una controparte qualitativamente meritevole. Non un baratto oppure cifre da 'mercanteggiare' come ha più volte ripetuto uno dei consiglieri della Polisportiva Certaldo, Vincenzo Ciabò. Lo sconto di 50 euro non era la soluzione che tutti volevano, quella cifra era solo un simbolo, un monito per l'organizzazione di cambiare rotta, un segnale che il vento stava cambiando e le richieste delle squadre di dare una svolta concreta a questo torneo si stavano facendo sempre più pressanti.

Al secondo round ancora una mano al cuore e l'altra al portafoglio per cercare un accordo che potesse favorire la massima partecipazione numerica delle squadre, da 450 euro a 350 euro, comprensivi di cauzione.

Alcuni problemi sembravano essere risolti, svaniti ma con la consapevolezza comune che a settembre 2013, non ci sarebbero state più scuse: un comitato formato dalle squadre per affiancare l'organizzazione del Torneo Carioca e dare così lustro per i 35 anni di una edizione da segnare negli annali.

La terza riunione, dedicata ai sorteggi, oltre a concludersi con la clamorosa uscita per una diatriba con mister Cavallini del Boca Juniors nei confronti di Giancarlo Gabbricci del King Fish Borgobasso, dove vennero realizzati 2 gironi da 6 e uno da 7 squadre, videro, quando ormai tutte le squadre se ne erano andate, emergere a bassa voce, quasi come una voce sparuta in mezzo alla folla, una nota, una sorta di postilla che in realtà rappresenta il problema più grande, lo scoglio che sin da quando ho scritto l'editoriale sta facendo discutere un intero paese. "Serve il certificato medico, quello di idoneità all'attività sportiva, altrimenti non si gioca". Una richiesta che ha subito allarmato, scosso notevolmente i tesserati: chi gioca pochi minuti, oppure non scende nemmeno in campo, è disposto a mettere sul piatto certe cifre? La passione fa superare anche quella che fa riferimento al portafoglio?

Un'altra settimana di attesa dove le squadre hanno sentito dalla voce del presidente della Polisportiva Certaldo, Maroni, le parole già anticipate dal blog Aion: "Senza quel certificato, il torneo non parte, o si fa autogestione oppure si fa una affiliazione temporanea di ogni squadra dal costo di 60 euro e ciascun team ha un responsabile che garantisce per tutti". In poche parole ogni squadra con il suo responsabile che avrebbe messo la firma, avrebbe a sua volta garantito anche sulla salute di ogni tesserato, dotato o meno del famigerato certificato.

Ma questa possibilità non ha convinto le squadre che hanno rilanciato la proposta dell'autogestione, discussa a lungo, ma poi saltata per alcune responsabilità alle quali alla fine gli stessi tesserati avrebbero dovuto farsi carico.

Una storia quindi lunga, complicata, densa di retroscena, che si fa fatica a comprendere. Il regolamento, distribuito anche quest'anno al Torneo, non menziona minimamente la necessità del certificato medico per l'attività sportiva e questo va a vantaggio delle squadre che hanno cercato di far valere le proprie ragioni. Dall'altro lato la Polisportiva Certaldo spiega che quel documento è "sottinteso" e che dopo anni di storia nessuno si vuole prendere quella responsabilità, perchè in caso di controlli da parte dell'USL 11, malori ed infortuni, scattono provvedimenti civili e penali. Un'ammenda di 2mila euro ad esempio alla società dove compare un tesserato senza certificato medico e la sospensione temporanea dell'attività. Una scelta di responsabilità, probabilmente tardiva da parte della Polisportiva, che per anni ha garantito per un torneo senza un certificato tra le mani, a proprio rischio e pericolo.

Ma le squadre? Il loro coro è stato univoco, con i certificati quasi tutti hanno annunciato il ritiro della squadra, ricordando anche agli organizzatori che trovare sponsor e comprare le maglie sono spese già cantierate e che vanno adesso rendicontate agli stessi che hanno offerto aiuto. Soldi, spese, parole ed impegni che adesso si fa fatica a spiegare, in quanto molti di loro non sono inseriti in questa realtà paesana. Se da un lato la richiesta del certificato pare una cosa giusta, quello che ha alzato i toni è stata la richiesta tardiva, mentre per anni si è lasciato andare con la consapevolezza dei rischi ai quali l'organizzazione andava incontro? Sembrerebbe di sì, per stessa ammissione di chi ha messo quella firma. Ma adesso quella scelleratezza si è celata in un dietrofront che ha gelato un ambiente intero.

 

"Salta tutto per un foglio", sarà questo il leit motiv che animerà i salotti certaldesi.

E allora? Quale futuro? C'è una carta, forse quella della disperazione, non della voglia matta di fare il torneo. Quella di giungere a una sorta di compromesso, con la presentazione del certificato di sana e robusta costituzione.


Il certificato di sana e robusta costituzione è un certificato medico di idoneità psicofisica generalmente richiesto per la partecipazione a bandi di concorso pubblico, per le assunzioni in specifici settori, per una pratica sportiva non agonistica (il Torneo Carioca è una pratica AGONISTICA), per l'assunzione in ruolo in un ente pubblico, per le adozioni nazionali ed internazionali, ecc.Viene rilasciato dal proprio medico di base o in alternativa dal Distretto o Centro Socio Sanitario del Comune di residenza previo appuntamento da fissare con il funzionario medico.

Il rilascio del certificato da parte del medico curante o del distretto sanitario è soggetto al pagamento di una tariffa il cui importo è stabilito da apposita delibera regionale.

Nel caso in cui non ci si rivolga al proprio medico di base occorre presentare la seguente documentazione:
- documento di identità
- ricevuta di versamento effettuato in favore della A.S.L.
- tessera di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale
- marca da bollo da € 14,62 (solo se il certificato è richiesto in bollo).

Una mossa quindi che sicuramente porterà a una bocciatura, mentre la Polisportiva cercherà di parlare con il medico di medicina sportiva Petroni per capire se vi possano essere spiragli per visite mediche in tempi record e a quali prezzi.

Insomma, un ingarbuglio, tutto all'italiana, in salsa certaldese, dove noi giocatori, piangiamo con la cipolla di Certaldo fra le mani, per un torneo che percentuali ipotetiche vedono 90% non si fa, 10% sì. Numeri impietosi, che non rispecchiano la passione e la frenesia di chi vuole solo giocare a calcio, in un contesto dove a meno di 10 giorni dall'inizio del torneo si chiedono documenti che se da un lato sono necessari per poter avere così tutte le carte in regola, dall'altro fanno emergere le palesi e sempre più numerosi difficoltà di una organizzazione che sta facendo acqua da tutte le parti.

Le prossime ore saranno decisive, quindi restate incollati al blog Aion

Vi invito a leggere questo articolo di gonews.it

http://www.gonews.it/articolo_88823_Tragedia-sfiorata-Torneo-dellOratorio-terra-dopo-scontro-salvato-massaggio-cardiaco.html


 
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