E' recente la notizia che nello Yemen una bambina di soli otto anni, Nojoud, si è recata in tribunale denunciando di essere stata costretta dal padre a sposare un trentenne, che l'aveva anche pestata e sottoposta a violenza sessuale.
Una realtà sconvolgente.
La bimba yemenita ha vinto la causa di divorzio, ma dimenticherà mai le violenze subite in nome di una tradizione primitiva e bestiale?
“Ogni volta che volevo giocare in cortile, mi picchiava e mi faceva andare con lui in camera da letto. Quando lo imploravo di avere pietà, mi picchiava, mi schiaffeggiava e poi mi usava”. Questo raccontava la piccola Nojoud ai giudici.
Sconvolgente è anche quanto riferiscono le Nazioni Unite: nel mondo musulmano sono oltre 60 miliorni (sessanta milioni!) le bambine costrette ad andare in moglie ad adulti, sconosciuti, per matrimoni combinati. E la maggior parte di esse ha un'età inferiore a 13 anni.
Vi siete mai chiesti che ne sarà di queste bambine?
Non potranno frequentare scuole, come i nostri figli; non potranno aspirare ad una posizione e ad un lavoro. Saranno costrette a vita a lavorare come animali da soma, obbligate a rapporti sessuali, a diventare madri bambine (la mortalità di madre e feto nei casi di gravidanza in una donna di età inferiore a 15 anni è molto elevata) ed esposte al rischio di contrarre malattie veneree (oltre 2 milioni di casi), con conseguenze disastrose sul loro apparato uro-genitale
Emerge da questi e da molti altri dati un'umanità primitiva e bestiale che solo poche voci hanno il coraggio di denunciare.
Inviato da: Marco_il_notturno
il 25/05/2009 alle 13:57
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il 25/05/2009 alle 13:54
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il 25/05/2009 alle 13:54
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il 25/05/2009 alle 13:53
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il 25/05/2009 alle 13:52