Aldaegrassa

Ieri pomeriggio ho seguito l'intervista a Patrick Lumumba che Federica Panicucci ha condotto all'interno di Domenica Cinque.

Nessuno vorrebbe essere al posto di una persona accusata di omicidio, prelevata a casa davanti al figlio di un anno, rinchiusa in carcere e poi rilasciata per non aver commesso il fatto.

Questo, in sintesi, quello che è successo all'intervistato. Che però di fronte non si è trovato un giornalista professionale e asettico, come la vicenda che stava raccontando avrebbe richiesto.

No, aveva di fronte una bionda truccatissima e sussurrante, che lanciava continuamente occhiate piene di commozione e partecipazione alla telecamera. Talmente sussurrante che ho dovuto alzare il volume più di una volta per riuscire a sentire la domanda.

Ma è questo il contesto in cui intervistare una persona su una vicenda del genere? Oppure fatti del genere dovrebbero essere appannaggio di professionisti abilitati a trattare argomenti spinosi, soprattutto quando di mezzo c'è una ragazza uccisa e un processo ancora in corso?

Intanto sabato scorso la Panicucci ha dichiarato a Verissimo di voler sfatare il fatto di avere astio nei confronti della conduttrice che l'ha preceduta, Barbara D'Urso.

Ma non c'è bisogno di sfatare niente. Il tentativo di imitazione della navigata Barbara è talmente evidente che a tratti sembra di essere di fronte a un clone...