Creato da Aldo.Arte.Sicilia il 14/04/2012
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Castello a Mare

Post n°23 pubblicato il 15 Giugno 2012 da Aldo.Arte.Sicilia
 

Circa l’anno di costruzione della fortezza si sa ben poco, alcune fonti dicono che la fondazione del castello sia addirittura antecedente al X secolo. Le prime testimonianze della presenza del castello si hanno in epoca arabo-normanna, quando era usato come fortezza difensiva per il porto. Col susseguirsi dei popoli, vista la sua vantaggiosa posizione geografica, il castello fu continuamente ingrandito e fortificato; era dotato anche di una moschea, poi trasformata in chiesa dai normanni. Con gli spagnoli, divenne sede del vicerè e più tardi, nel 1551, sotto il regno di Ferdinando il cattolico con De Vega vicerè, diventa residenza dell’inquisitore e del tribunale dell’inquisizione  e in questo periodo diventano tristemente famose le sue anguste prigioni sotterranee che fecero migliaia di vittime. Tutto questo fino al 1593, quando un’esplosione provocò tantissime vittime tra detenuti e carcerieri: tra le vittime illustri ci fu il poeta locale Antonio Veneziano, prigioniero per aver offeso il vicerè. Preoccupato per l’esplosione, l’inquisitore Paramo decise di trasferire il tribunale al palazzo Chiaramonte lasciando al castello le prigioni fino al 1609. Il castello è stato protagonista di tante battaglie, da ricordare quelle dei savoiardi e spagnoli nel 1718, quella tra gli austriaci asserragliati dentro il forte e i Borboni, vincitori nel 1734 e ultima la ribellione contro il potere borbonico barbaramente repressa. Quello che rimane oggi del castello è poco più di un rudere, visto che nel 1923 fu distrutto con cariche esplosive per far spazio all’espandersi del porto. Adesso, forse per rimediare all’errore fatto con la demolizione, il comune ha programmato un restauro del maniero con l’intenzione di creare un’area archeologica, lavori che dovrebbero iniziare nel gennaio 2006.

dal web

Parco archeologico Castello a Mare - Palermo

 
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Commenti al Post:
Aldo.Arte.Sicilia
Aldo.Arte.Sicilia il 15/06/12 alle 19:07 via WEB
Il Castello a Mare costituiva uno dei baluardi più antichi e importanti del sistema difensivo di Palermo.
L'originario impianto, al quale è riferibile la Torre Mastra, potrebbe risalire alla fine del XII secolo, cioè all'età normanna, quando venne utilizzata come prigione o forse anche prima, secondo alcune testimonianze storiche.
In età angioina nel castello venne posta una guarnigione militare.
Tra il '400 e '500 il complesso venne ulteriormente fortificato con la costruzione della Torre cilindrica della fine del XV secolo detta S. Pietro e poi S. Giorgio per la vicinanza dell'omonima porta urbana.
L'ingresso era preceduto da un ponte e dalla falsabraga, elemento di difesa a protezione del ponte e dell'accesso della fortezza.
In età borbonica, la costruzione, ancora adibita a carcere, divenne il simbolo della odiata tirannide.
In seguito fu utilizzata come caserma e negli anni '20 i lavori di demolizione risparmiarono solo la Torre Mastra, il corpo d'ingresso e la Torre cilindrica.
I recenti lavori di restauro e sgombro delle costruzioni abusive hanno ridato lustro e splendore al parco archeologico.
(Rispondi)
 
whisperblue
whisperblue il 18/07/12 alle 21:05 via WEB
...ci sarebbero tante cose da valorizzare da noi, altro che bancarotta causata da clientelismo dissennato...
Caro Aldo, un abbraccio :-)
(Rispondi)
 
 
Aldo.Arte.Sicilia
Aldo.Arte.Sicilia il 15/08/12 alle 21:16 via WEB
In Sicilia, abbiamo un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore, che non sappiamo sfruttare a fini commerciali. Se vai a visitare , per esempio, la Cappella Palatina, l'ingresso è gratuito, così come tutti gli altri siti artistico-storico-culturali. Pertanto, la Cappella Palatina, non avendo potutto accantonare le risorse finanziarie per il restauro, a causa della gratuità delle visite, è duvuto intervenire un benefattore tedesco, l'industriale Reinhold Würth, presidente dell’omonima fondazione, che ha firmato nel 2003 il protocollo d’intesa con la Regione Siciliana, per finanziare i lavori di restauro.
Ciao Fabrisio.
Aldo
(Rispondi)
 
shadow_15124hfukrl
shadow_15124hfukrl il 20/09/12 alle 20:54 via WEB
I Siciliani siamo maestri nella distruzione di reperti storici, ciao Aldo bella la descrizione che ne hai fatto, neppure io che sono Sicula la conoscevo. Una buona serata Ombr.
(Rispondi)
 
 
Aldus_r
Aldus_r il 30/09/12 alle 18:10 via WEB
Ciao Ombretta,
ti ringrazio, per avermi fatto visita. Sono contento che hai apprezzato la descrizione.
Buona serata domenicale, con un abbraccio.
Aldo
(Rispondi)
 
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