Alexander Landau

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Sono Andrea. Scrivo sotto dettatura in nome e per conto di Alessandro che è impossibilitato a scrivere:Dilaniati dagli errori, divorati dall'invidia di chi vuole distruggerci, di chi pensa di sapere, di capire, di disporre e invece non è niente e nessuno. I morsi che hanno divorato le membra esauste non è possibile evitarli. Che cosa c'è che non funziona nella pace, che cosa c'è che non convince, gli istinti animali presenti nell'uomo sono amplificati e distorti dal nostro cervello complicato. Le regole ci soffocano, la burocrazia ci affoga, il pregiudizio rompe la spontanea voglia di spensierata serenità. Provare piacere nel contemplare i giochi sopravvissuti, evocare quella vita bambina leggera di responsabilità e complicazioni.  i pomeriggi a giocare fuori in estate, alla televisione in bianco e nero in inverno, Sognare una vita avventurosa di emozioni, che emerge dall'anonimato  e si compie in modo singolare. C'è spazio per il sogno, per chiudere gli occhi e finalmente dormire, unica vera dimenzione di pace. Che cosa non ha funzionato, qual'è il guasto, quale il codice per annullarlo. Non conosco la sequenza giusta, il processo di deterioramento è inarrestabile. Non ci può essere divertimento e ne serenità per nessuno, fino a quando mentre voi leggete le mie incoerenti parole, altri stanno perdendo la vita per mano di altri o per fame e sete. Tutti sotto le coperte, chi solo, chi in dolce precaria compagnia, isolati dal resto del mondo che rimane lontano dalle lenzuola amanti di un insperato nudo. I neuroni scarichi perdono immagini e parole, mescolano i buoni con i cattivi, fino alla prossima intrerruzione...