Alessandra Fontana

13/5/2009 LIBERO DI FELTRI - PRIMA PAGINA - SONO NEL PARTITO DEL CAVALIERE DA SEDICI ANNI. E GARANTISCO CHE ...


Caro Direttore, mi rivolgo a te perché ci conosciamo da tempo e sai che ho sempre conquistato tutto ciò che ho ricevuto dalla vita, sia nella professione che nella politica. Sono entrata in Forza Italia nell’ottobre del ’93 grazie alla mia mai doma curiosità. Dopo un colloquio con Angelo Codignoni iniziò il mio percorso politico. Lui ritenne che fossi adatta ad affrontare il mondo della politica. Io, giovane imprenditrice, accettai il rischio di schierarmi politicamente. Pochi giorni dopo il Presidente venne in sede ed iniziammo a lavorare al partito leggero. I comunisti lo chiamarono “partito di plastica”. Non capirono mai cosa rappresentasse quel nuovo sentire. Ci univano un grande amore per l’Italia, valori profondi ed un leader unico. Ci attaccarono. Dissero che eravamo dei “prezzolati” del capo, le donne tutte componenti dell’harem, gli uomini tutti “yes-man”. Forza Italia era un fenomeno transitorio. Noi vincevamo e crescevamo. E loro, avanti con gli attacchi personali. E’ storia vecchia. Non capiscono. Questa è la loro smisurata debolezza. Dopo 16 anni di impegno per il partito, però sono stanca di ascoltare falsità. Io ho conosciuto e conosco Silvio Berlusconi come persona seria e responsabile. Lo conosco come un uomo molto intelligente, intuitivo, curioso, generoso, spontaneo, ironico, goliarda dalla battuta pronta, ma mai volgare. Un uomo galante, attento ai particolari, molto cortese e signorile. Non sto facendo il panegirico del capo, l’elogio del maestro. Conosco anche i suoi difetti. Conosco la sua limpida schiettezza che, a volte, gli fa dire cose poco “politiche”. Conosco la sua eccessiva generosità che spesso gli impedisce di dire dei “no” che potrebbero essere saggi. Conosco la sua eccedente energia che lo porta a “darsi” in modo sovrabbondante alla gente nelle sue infinite giornate. Lo conosco e non posso perciò accettare le insinuazioni della sinistra che rappresenta un Berlusconi condizionato da canoni di selezione del tutto inusitati e grossolani. Nel ‘93 mi fu dato l’incarico di occuparmi dell’Italia del Nord Est e poco dopo decidemmo di far nascere il Movimento Femminile Nazionale di Forza Italia. Berlusconi mi incaricò di esserne la responsabile. Qualcuno pensa si sia intromesso nelle scelte che facevo? Che abbia chiesto o imposto una candidatura (anche una sola!) per qualche signora o signorina nei tanti anni in cui io fui Responsabile Nazionale del Movimento? Mai. Non ho mai ricevuto una sua telefonata che interferisse sulle candidature. Le selezioni si facevano sul territorio con i coordinatori locali ed il Presidente ne prendeva atto al momento delle liste. Io stessa in passato sono stata candidata ed eletta due volte alla Provincia di Milano e candidata quest’anno al Senato, per volontà del coordinamento lombardo. Mai per intercessione del Presidente, anche se credo mi apprezzi come persona attiva e capace. Invece la sinistra cerca di dipingere il mito dionisiaco di un Berlusconi satiro che passa la sua giornata correndo nei boschi tra le ninfe, suonando il flauto. E’ davvero inaccettabile ed ingiusto. Tutto questo per cosa? Per una festa di compleanno? Per tre giovani donne candidate al Parlamento Europeo? Tre donne in gamba che hanno solo la colpa di essere graziose? E’ vergognoso, rasenta la misoginia ed è certo un atteggiamento snob e discriminante. Vogliamo commentare con la sinistra i loro metodi di selezione? Vogliamo dire che molte donne delle loro liste sono assistenti, segretarie, fidanzate, mogli e figlie di dirigenti e amici? Vogliamo chiedere all’onorevole Franceschini un giudizio per alcune candidate del Pd alle amministrative? Per esempio Teresa Stinziani (Grande Fratello) Sabrina Passante (seconda a miss Italia) e Elisa Sergi (schedina televisiva). Loro davvero hanno candidato ragazze “televisive”, ma nessuno ha immaginato losche storielle. Nessuno ne ha parlato. Forse perché ciò che accade nella sinistra italiana non interessa a nessuno? O forse perché noi abbiamo un approccio più signorile nell’agone politico. Comprendo che la sinistra non abbia più argomenti politici per cercare di erodere qualche grammo della massiccia forza del Popolo della Libertà e del Governo di centro-destra, ma siamo arrivati alla farsa. Gli articoli e le trasmissioni televisive traboccanti livore e insinuante volgarità sono davvero uno spettacolo pietoso. Ascoltare o leggere gente come la signora De Gregorio che, impegnata a non far fallire l’Unità, utilizza fantasiose storielle pruriginose per vendere qualche copia in più, oppure vedere lo sguardo di uno spiritato Santoro che si esalta immaginando la crocifissione del Berlusconi-fedifrago, è una tristezza. Inutile per la sinistra dimenarsi tanto. Perderanno comunque le elezioni. Il Popolo della Libertà confermerà i consensi. Gli italiani non si lasciano suggestionare da una sinistra a caccia di demoni, che giudica gli altri e mai se stessa.Caro Vittorio, ti ringrazio per la squisita ospitalità. Le “donne del Presidente” sono criticabili e pericolose, ma tu sei un temerario! Ironia a parte, la slealtà della sinistra ci ha stancato per l’ingiustizia nei confronti dell’uomo Berlusconi, ma anche per l’assoluta mancanza di rispetto verso le donne del Partito che lavorano da anni con serietà e onesta correttezza. Alessandra Fontana – Popolo della Libertà