Ho appena conosciuto mia figlia, dopo anni di lontananza. Mi sono avvicinato a lei con cautela, dosando le parole, soffrendo per la sua indifferenza, scrutando nel suo essere con bramosia: devo sapere chi sei tu, che hai sconvolto la mia vita!
E finalmente ho sfondato quella porta di diffidenza e rancore, l'ho portata da me , nella mia casa. Avevo la necessità di farle capire chi sono e cos'è meglio di farla vivere tra le mie cose, oltre che con me.
E adesso lei come mi ripaga. Con una moneta che nessun genitore, sopratutto padre, vorrebbe dalla figlia : Il ragazzino piacioso!
Accidenti a me e quando l'ho accompagnata al museo egizio!
Ben lungi dal pensare che fra mummie e geroglifici lei avrebbe trovato il "fico" della sua vita. L'uomo con cui dividere il sabato sera.
Non sono più io l'unico compagno di giochi e confidenze, no adesso c'è sopratutto Samuel ! E per lui mi coinvolge in bugie e stratagemmi con la madre. In casa nostra stanno volando più palle che in pinocchio e io non so cosa fare.
Sono geloso di Federica, lo ammetto, ma non posso impedirle di volare, di provare i primi tormenti. Il problema è che sua madre lo sapesse ci riduce a tranci e ci vende al mercato del pesce di Porta Palazzo!
Federica non è una ragazzina facile agli entusiasmi, sopratutto quando le chiedevo un week-end a Torino, la città dove abito e lavoro.
Si immusoniva, prendeva tempo, non dava soddisfazioni alla mia contentezza. Spesso la trascinavo con il ricatto morale, mi vedeva triste e sconsolato allora accettava.
Dopo il museo egizio non fa storie, verrebbe giù dalla montagna tutte le sere. Non passa giorno che mi chiami per ricordarmi che non vuole venire da me sabato, ma venerdì pomeriggio. Così riposa: dice!!
Sono felice di questo, ma so che il merito non è tutto mio, ma di Samuel; lo strafigo dagli occhi di ghiaccio e i capelli color del sole.
- Pà, sono pazza di Samuel!!-
Sorrido, un pò tirato. Non posso smentirla, non è giusto che dalle stelle lo sbatta nelle stalle con due parole, per altro inventate.
Anche se ammetto che gli procurerei un foglio di via di sola andata per casa sua, se non fosse che casa sua è a due passi dalla mia!!
Che fortuna!!!
Pensieri ch rimbazano dalla testa al cuore: Sono contento per lei, poi il fatto di aiutarla la convince delle mie buone intenzioni come padre.
Nello stesso tempo il risvolto è: Se sua madre scopre la tresca ?
Ricomincerei con la solfa dell'uomo senza un briciolo di buon senso, lasciare la "piccola" in una città tentacolare con uno sconosciuto. E per Federica, sicuramente l'esilio forzato sui monti!!
Mentre cerco ossessivo una soluzione, passo il sabato sera tra la finestra del soggiorno e quella della cucina.
Ho inciso il mio braccio sul marmo. Sto lì affacciato guardando ogni auto che arriva, ho imparato a conoscere il suono del motore, come i cani che aspettano il padrone.
Accendo la televisione e non guardo nulla, non sento: aspetto!
E quando lei arriva tutta felice io crollo dalla stanchezza, dalla tensione accumulata che mi frantuma le ossa!
E' un tiro alla fune a quattro. Soltanto non divisi equamente, io Fede e Samuel da una parte, la genitrice dall'altra: le basterà una parola, un occhiata e finiremeo tutti e tre nel fango!!
Mi manca il colpo di coda per evitarlo!!
Non dispero! Per ora mi godo la felicità di mia figlia!
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