Che bello tornare a casa dopo due settimane di intenso lavoro e trovare quest'atmosfera così pesante, tensione al limite della sopportazione.
Mia figlia è tesa come una corda di violino: ha lasciato il suo ragazzo Samuel. O almeno credo, ma si sa alla loro età non è mai tutto così definitivo.
Stasera seduti sul divano ha cercato di spiegarmi nervosamente cos'è successo con Samuel.
Ah!! Beata gioventù che si piega come fuscelli al vento alla prima difficoltà, che spesso è più mentale che reale.
- L'ho lasciato perchè sono una donna (?) che non si fa mettere in piedi in testa. Da nessuno!!-
Eclatante inizio di frase per arrivare poi a motivare il comportamento semidefinitivo con un l'ho fatto perchè lui ha ballato la nostra canzone con un'altra!!
Santi numi!! Che sgarro!!! Che offesa alla vostra privacy!!!
- Papà sei pregato di non ridere e fare battute sceme, voi grandi non capite un c***-
Bene, dopo averla censurata nel lingiuaggio poco consono ad una "donna", cerco di reprimere un sorriso e acconsento nel farla proseguire.
In poche parole sono andati ad una festa di compleanno e avevo già discusso per i fatti loro, quindi Samuel irritato per l'atteggiamento nevrotico di mia figlia ha fatto l'unica cosa che può venire in mente ad un ragazzo di diciannove anni: Fare lo scemo con la migliore amica della ragazza la quale, in quanto proprio amica ci sta perchè succede che nove volte su dieci alle tue amiche piace il tuo ragazzo.
Semplice no?
- Papà, non ci ho più visto!! Fredda e distaccata mi sono avvicinata alla coppia di concubini (?) e ho mollato un ceffone a lei e a Samuel!!-
Scuoto la testa sul fredda e distaccata e penso cosa mai sarebbe successo se fosse stata presa dal calore della gelosia!!
L'ascolto e taccio. Difficile far capire ad una ragazzina che non si salva un rapporto a suon di ceffoni e che comunque l'atteggiamento di Samuel non è certo condivisibile, ma caspita ha diciannove anni. La consolo con un :
- Ma sai come sono gli uomini, sciocchi e vanitosi, l'ha fatto per ingelosirti!-
Sto dicendo una fregnaccia, lo so, ma non ho modo di uscirne e di calmarla. Tormenta il telefonino e ogni secondo ripete visto non chiama il disgraziato lo sa che ha sbagliato.
Se lo sa è ovvio che non chiama. Ma lei dorme con il cellulare sotto il cuscino, si alza che sembra uscita dalla centrifuga di una lavatrice messa a 70 gradi. Stropicciata e nervosa si aggira per casa come un fantasma.
Anche volendo non posso fare nulla è un percorso che devono fare da soli e poi non ho voglia di sprecare parole sull'esistenza in vita di una coppia come , dove e perchè!
Per tutta risposta avrei soltanto uno sguardo compassionevole e un sei un pò obsoleto papà e poi non mi sembri molto adatto a parlare di rapporto di coppia!
Già! Giusta riflessione visto che non sono mai riuscito a stabilire un rapporto costante e coerente con le donne della mia vita.
E poi tutto sommato le lacrime per amore sono quelle che ti fanno stare male si, ma fermao, fissano considerazioni su quello che sei e che vuoi.
Un pianto di un mese non ha mai ammazzato nessuno, se mai rinforza, con il tempo tutto si appiana e da una giusta dimensione a quello che sei.
Oddio! La guardo e mi sembra lontana questa logica.
Squilla il fede-cellulare.
In cuore mio, al di là di tutte le considerazioni, spero sia Samuel.