Non accendo la televisione. Ho deciso, sono stanca di sentire e vedere solo immagini di orrore e di terrore. Si vive fra sudiciume e morti ammazzati, ma che mondo è diventato?
Si corteggia il male. I media che si incollano allo schermo se si parla di violenza, di guerra. Non importa se in un ospedale ci sono persone che salvano la vita ad altri con il loro lavoro, oppure che una madre doni gli organi del proprio figlio, ammazzato da un ubriaco alla guida. No. Lo stop è alla parola morto. Il resto è relativo.
Come se fosse diventato un modo per esorcizzare la morte, come dire, se sono qui che ascolto è perchè sono "ancora" vivo.
Viviamo barricati in casa alle nove di sera.
Abbiamo paura di girare nelle nostre città.
Guardiamo con sospetto il nostro vicino di casa.
Non ci fidiamo più del fruttivendolo sotto casa che conosciamo da anni.
Abbiamo paura della nostra ombra.
Un mondo invivibile dove fai uno sforzo per trovare la bellezza in un fiore. Dove adesso dovrai guardarti dalla carne che mangerai, magari clonata. Tutto innaturale, tutto mistificato. Resta poco da salvare se non la nostra dignità.
Ma anche per la dignità c'è un prezzo da pagare, molto caro. La vita.
Non accendo la televisione per un pò. Sono stufa di vedere assassini e spacciatori che diventano personaggi da talk-show. Gente da emarginare che diventano un esempio da seguire per i giovani. E poi non si lamentino gli educatori se un ragazzo è un ribelle, se non tiene conto delle regole.
Non lamentiamoci noi adulti, quando siamo i primi a non avere morale!
Non mi importa di essere additata come vigliacca. Non è forse più vigliacco un governante che, dopo parole di solidarietà, torna nella sua bella casetta e se ne frega di lavorare per la giustizia? Per un mondo più accettabile.
Per ora non accendo.
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