Titoli di coda

Attimi di immobilità, forse nella ricerca di se stessi, o per osservare la vita di "fronte". O semplicemente all'avvio di una scelta da ponderare. ciao

La sensazione di staccarmi dal mio corpo per guardarmi. Spesso rinuncio subito per paura di ciò che potrei vedere. O peggio non vedere. ciao grazie

Un osservarci allo specchio, senza specchio davanti. Ancora più complicato! ciao Fede :-)

Penso sia più complitato invece, con lo specchio davanti, senza dai più spazio all'immaginazione, ti crei più alibi per non vedere ciò che è sbagliato. Senza non vedi bene ciò che sei. Ti giustifichi. Con il tuo volto riflesso non hai scampo. Grazie ^_^

Seduto qui aspetto la novità, la forza di un gesto che mi faccia sperare. ciao

Il problema è che la novità deve arrivare da te. ^_^ ciao

Come uscire dal proprio corpo e guardarci dall'alto. Inquietante visto che inteoria succede durante il trapasso!! Brr ciao Alessia :)

Con un pò di allenamento eviti il trapasso ed esci da te stessa. ^__^ ciao grazie

Il momento in cui magari sogni di diventare qualcun'altro, che non sia te. Un rifiuto? ciao

Credo che tutti desideriamo essere qualcun altro a volte. Perchè l'uomo è curioso per natura e guarda sempre gli altri, quelli che secondo noi stanno meglio, vuoi per più soldi, vuoi per l'auto nuova potente. Difficilmente invidiamo chi fa una vita spirituale. Lì la felicità, che c'è in tutta la sua immensità, non la vediamo! Grazie principe ^__^

L'idea di liberarsi della sporcizia del mondo, di ciò che infanga il nostro essere, la parte bella della vita. Probabilmente anche cercare di pilotare in grandi vasche di cemento ciò che è totalmente nocivo al pensiero. ciao Simona

E' inevitabile cercare di grattarci via le croste di uno sbaglio o di qualcosa che ci disturba. Ma come dicono i saccenti: anche questo è vita! ciao ^_^

L'impossibilità dell'anima di ritrovarsi in una scatola che non sente e non riconosce. E l'idea. L'idea di fluire oltre, fuori, nella ricostruzione. E quelle seggiole vuote...come immagine dell'impossibilità di restare dentro ciò che non si è. Ok, ricoveratemi.

Lo sei già ricoverata, ma non dove pensi tu, al manicomio. Sei in quella stanza, abitata da pochi, da tutti quelli che vogliono capire, conoscere l'essenza di se per avvicinarsi agli altri con ragionevole comprensione. Ma sono appunto in questa stanza perchè non compresi dalla maggior parte di chi li avvicina. ^__^ ciao