Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

 

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Post N° 440

Post n°440 pubblicato il 25 Novembre 2008 da Mariluci17
 

E ancora parole senza senso.
Tanti ragazzi, in fila all’entrata della scuola
le urla le risate,
la lezione
l’impegno
mozziconi di matita fra i denti
la paura dell’interrogazione,
lo scherzo all’amico
la ragazza più bella.
mi guarderà domani.
Domani.
Altre urla, disperate
il soffitto che crolla, quel tubo di acciaio
che piomba e colpisce al petto
grida di dolore, di rabbia
patetiche giustificazioni
scuse palleggiate, promesse mai mantenute.
Intanto una mamma piange
la ragazza trema e scivola in ginocchio.
Occhi azzurri spenti in quel domani
che non ci sarà.

Commenti al Post:
gilda_la_bomba
gilda_la_bomba il 25/11/08 alle 22:53 via WEB
Parole, solo parole ogni volta. Ogni volta la stessa storia e la gente muore. I ragazzi non sono più al sicuro da nessuna parte. Polemiche sterili sulla scuola e non si pensa alla sicurezza. Nessuno ci pensa e ci sono 57.000 istituti da mettere a posto. Non gliene frega niente a nessuno di controllare sulla nostra sicurezza e adesso si piange un ragazzo di sedici anni.
 
fast_web65
fast_web65 il 25/11/08 alle 23:05 via WEB
La scuola che è già nell'occhio del ciclone affonda nelle viscere della negligenza. Si pensa soltanto a come salvarsi il culo con manifestazioni contro il maestro unico o l'ora di religione. E la struttura cede, ma nessuno se ne cura, i lavori fatti a casaccio, tanto chi se ne frega. E questi ragazzi sono dentro stanze che diventano camere di morte mentre gli enti preposti al controllo sono al tavolo delle riunioni a parlare di come eliminare il decreto della Gelmini!! Vergogna!!
 
fionamay10
fionamay10 il 25/11/08 alle 23:18 via WEB
Un post che dice tutto quello che c'è da dire. Mentre tutti ci occupiamo (tutti) delle righe di una riforma perdiamo di vista quello che veramente conta: la vita che non è sacrificabile. Bellissimo post, Mari.
 
Gloriana66
Gloriana66 il 25/11/08 alle 23:20 via WEB
E penso a mio figlio. Alla mamma di quel ragazzo. A quello che non sarà più. La sua vita ferma così, a sedici anni per colpa dell'incuria degli adulti. Di quel sistema che bada poco alla sostanza e molto all'apparenza. Bellissime parole che lasciano quel sapore di sconfitta che dovrebbero sentire più forte chi non ha saputo proteggere questi ragazzi.
 
mille_giorni54
mille_giorni54 il 26/11/08 alle 18:35 via WEB
E' il dolore di uan società che non sa più difendere valori e vite. Una società dove tutto è sacrificabile per il vantaggio di uomini scellerati che pensano solo al proprio tornaconto. Invece di polemizzare un unico modo per rendere giustizia a questo ragazzo è darsi da fare, proporre controlli e leggi che ci diano un minimo di serenità. Mi angoscia l'idea che fra due giorni non si parlerà più di questa tragedia e ne verranno altre. Purtroppo. Bellissima e intensa Mari. ciao
 
dark_voyager
dark_voyager il 26/11/08 alle 19:11 via WEB
Ho cercato di sentire il dolore di quella famiglia, di quella madre e non sono riuscita a fare altro che abbassare gli occhi, come in un pianto senza lacrime. Le tue parole Mari colpiscono, si, come quel maledetto crollo.
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 26/11/08 alle 22:30 via WEB
Non ci sono parole, solo un pensiero che va a mio figlio e a tutti i ragazzi che vivono, o meglio gli stiamo facendo vivere una realtà tutt'altro che spassionata, come dovrebbe essere invece nei loro anni. Questi anni terribilmente difficoltosi a causa del menefreghismo degli adulti. ciao
 
Survivor60
Survivor60 il 26/11/08 alle 22:55 via WEB
Ogni parola è vuota e inutile, hai ragione. Viene solo da pensare che se questo è progresso non oso pensare come vivevano cento anni fa. Pochi mezzi si ma sicuramente meglio. ciao W.
 
Loris_700
Loris_700 il 27/11/08 alle 23:01 via WEB
Chi dovrebbe parlare meno e fare i fatti non è mai presente concretamente. ciao Loris
 
pianetadgl4
pianetadgl4 il 28/11/08 alle 18:17 via WEB
Ormai si è perso di vista il valore della vita. Tutto in secondo piano rispetto al proprio guadagno. Denaro pubblico stanziato per la sicurezza delle scuole mai usato per lo scopo. Ispettori che inpilano timbri di idoneità in strutture fatiscenti e a rimetterci in tutto questo bailame di superficialità siamo noi. Sono questi ragazzi che si vedono crollare addosso la sicurezza che uccide. ciao Rob
 
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