Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

 

« CamminiI girasoli »

Sulla Strada

Post n°474 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da fionamay10
 



                Racconti :                                          
(matita fionamay)                                     

Commenti al Post:
Loris_700
Loris_700 il 22/01/09 alle 13:33 via WEB
Bel disegno Fiona. ciao Loris
 
fast_web65
fast_web65 il 22/01/09 alle 22:06 via WEB
Provo a raccontarmi da uomo libero. Provo ancora a ripercorrere le mie strade, passate, presenti e perché no future. Sono semplicemente un uomo, che cerca di camminare sulla striscia di mezzeria a volte, rischiando di finire travolto dagli aventi della vita. I paesi che ho visitato e le voci che mi hanno acclamato prima eroe poi scettico virtuoso del niente, per un po’. Per un periodo dove la follia e l’angoscia di dimenavano in me spacciandosi per forza, per coraggio. Quante strade!! Senza sole con la nebbia e poi ancora sole. Sono sfuggito alla morte una volta, non mi vanto di questo, non c’è ragione sfuggire al crepaccio quando ti chiama l’ora dei giusti. Ma sono qui e incontro ancora volti e sfreccio sulle strade, sulle mie stagioni, tante troppe per un carattere che è ancora giocoso come un bambino e impertinente come la pioggia. Ero solo e soffrivo di rimpianti e ostilità poi svolto per una via sconosciuta fra alberi e canneti ed ecco ancora il blu del cielo, splendidi occhi che riescono ad emozionare anche gli dei. Ed è ancora strada!!
 
Gloriana66
Gloriana66 il 22/01/09 alle 22:16 via WEB
Sono soltanto a metà della mia strada e ho una responsabilità che non condivido più, sono sola in mezzo al catrame che frigge sotto i piedi. Ma non mi fermo, sono decisa ad arrivare fino in fondo e proseguo con la mia sconfitta sulle spalle e la mia gioia più grande per mano. Cado e mi rialzo cento volte e ancora sono intenzionata a farlo, sempre finchè un giorno lo so, raggiungerò quel sogno di casa che mi aspetta in fondo. All'orrizonte di questa mia strada.
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 22/01/09 alle 22:28 via WEB
IL rumore della mia auto sull’asfalto. Battito del motore che canta alla solitudine. Erano i giorni di crescita, quando da bambino diventavo ragazzo, con il giubbotto in pelle nera e la mia uno punto turbo diesel. L’ho acquistata con fatica, pensavo fosse più facile avere le cose, guardavo mio padre e mi convincevo che era così. Ma ancora dovevo sfrecciare sulla strada della vita e dell’amore che presto, ma a me sembrava così tardi a vent’anni, mi ha raggiunto coinvolgendomi in quelle sensazioni che credevo potesse darmi solo il rombo di un motore e quella lunga striscia grigia che sotto il sole caldo di agosto sembrava bagnata, uno specchio. In quello specchio ho visto lei riflessa. Ho ingranato la retromarcia e ho ricominciato dal casello. Sono ripartito e non più da solo. Benedetta quella strada e quel piccolo tornante che mi ha fatto rallentare.
 
fionamay10
fionamay10 il 22/01/09 alle 23:16 via WEB
Ho un evidenziatore giallo. Lo uso per rimarcare i margini dentellati delle mie strade che non combaciano, nemmeno considerando l'ipotesi della buona volontà.
Lo uso quando ho sempre freddo, anche con jeans e pullover, e il resto della strada da percorrere ha solo un aspetto patetico. Come quelle quattro righe a scarabocchio su un pezzo di carta da due soldi.
Potrei disegnare, ma le mie dita non sono sciolte.
Potrei scrivere, ma cosa scrivo in una ristretta strada da evidenziatore giallo.
Potrei semplicemente restare qui, seduta nelle mie ginocchia, ad aspettare che questi margini dentellati della strada maledetta mi colpiscano fino in fondo. Ma, forse, non c'è nessuna strada maledetta. Forse, l'unica maledizione della strada sono io.
 
dark_voyager
dark_voyager il 23/01/09 alle 15:06 via WEB
La strada: la vita che percorro. I bivi che ho incrociato. I compromessi che ho accettato. Le inversioni ad U su striscia continua che azzardatamente ho effettuato per poi tornare mesta o ligia sulla carreggiata giusta. Una traversata solitaria in mezzo alla folla.
 
Alessia390
Alessia390 il 23/01/09 alle 22:51 via WEB
Mi preoccupo ancora delle strade del mio passato. Lo sento di aver perso una parte importante, sento a volte di aver sbagliato la mia strada e la mia vita. Ho fatto percorsi difficile nei miei vent’anni e non sono mai restata sulla carreggiata più di un attimo. Poi scopro che ci sono case, focolari che potrebbero scaldarmi d’inverno e sento quella voglia di fermarmi. Lo faccio ed è tutta una lotta per rivendicare me stessa, i miei sogni e quella strada che ho lasciato tempo fa mi ritorna prepotente alla mente e vorrei ancora provare a svoltare dentro quella galleria che ho tralasciato e chissà forse avrei potuto trovare un po’ di sole.
 
Survivor60
Survivor60 il 24/01/09 alle 22:23 via WEB
Ho trovato paesaggi tagliati in due da luci poco familiari nel mio viaggiare incontro a me stesso. Sgancio il traino degli errori per ricominciare a sbagliare ancora. Perchè è umano svoltare al bivio senza uscita, meno lo è non cercare di rientrare in carreggiata. E poi il mio tempo maturo mi ha fatto trovare il ruscello incantato tra le montagne della diffidenza e della insofferenza. Ho ripreso la mia strada fra le mani e ho giurato a me stessoche mai nessuno prenderà il manubrio della mia anima. W.
 
mille_giorni54
mille_giorni54 il 28/01/09 alle 14:50 via WEB
La strada che regala ma porta anche via all’improvviso ciò che hai voluto fortemente, contro ogni ipocrisia e retorica. La rappresentazione di in grande dolore ma anche di una forza che pensavo non avere. Pensavo di non resistere a questo macigno che ho dentro, invece sono più dura e non mi ha ancora sconfitto. Due volte al giorno percorro questa strada che ho benedetto tanti anni fa e maledico ancora adesso. Ha vinto, si è portata via il dono prezioso, l’ha gettato sul prato e ne ha fatto nuvola. Da quel momento tutte le altre strade sono indifferenti, senza considerazione. Di questa invece conosco tutti i sassolini e i fili d’erba che crescono lungo il nastro di cemento che un giorno si è tinto di rosso. Rosso come le lacrime che non riesco più a versare.
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 31/01/09 alle 23:12 via WEB
Chissà cosa succede nella mente umana quanto un dolore la sferza come una frusta sulla ferita già infetta. E’ quello che mi chiedo da quando ho perso il mio porto sicuro. Eppure pensavo di essere arrivato alla fine della mia strada. Pensavo di aver realizzato tutti i miei sogni di ragazzo, di non aver bisogno delle sue mani callose che mi riportavano ogni volta sul senso del mio viaggio. E adesso mi riscopro vulnerabile, come se quello che ho fatto fin ora si fosse perso dentro un colpo di vento. Disperso come la polvere. Piccoli granelli che non è possibile ritrovare e mettere insieme, ricostruire. E’ tremendo il senso di vuoto che mi prende ripercorrendo le stesse strade, guardando gli stessi alberi che lui ha piantato in giardino. Come se non restasse più nulla della sua esistenza, solo piccoli frammenti di “cose” che hanno perso l’importanza di quel momento. Lui mi ha messo sulla strada del mio futuro. Lui che mi ha accolto quando sbagliavo. Con lui a piedi per i viottoli di montagna a parlare di cosa sarei diventato da grande. Lui che grande lo è sempre stato, io mi sentivo piccolo. Mi sento ancora troppo piccolo per non vederlo più in punta a quella cima dove c’era l’angolo prezioso delle nostre parole. Strade percorse insieme di un esistenza che fiutava il tempo e ne sbarrava le idee quando la mia mente volava troppo in alto per uno come lui, con i piedi per terra e la testa alta, fiera! E adesso quanto mi mancano i consigli e i rimproveri. E lo so che non è tutto perso, ciò che era rimane in ciò che io sono. Anche se non mi sento all’altezza di indossare i suoi scarponi.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

GUARDIANI DELLA PORTA

 Fionamay10
mariluci_17
Anagoor.ma
Aldobrando_1958
SimonaG70
PrincipeDistratto
Valerio_702013
Valdellatorre1968
Survivor

 

 

 

I disegni di  Fionamay10
 sono tratti da fumetti
ed eseguiti con semplici
matite a mano libera.
E' vietato l'utilizzo
a meno del consenso
dell'autrice.
Chiedere è lecito ed
evita malintesi
.
Inoltre:
E' vietato utilizzare:
le foto personali
i pezzi liberamente
pensati e scritti
i disegni e quanto
altro di proprietà
degli autori del blog
se non su richiesta

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

 

TAG

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

 
 

 
RSS (Really simple syndication)Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963