Dopo una giornata di lavoro un povero cristo torna a casa, una doccia, la cena pronta da quell’adorabile creatura che è mia figlia e un po’ di relax davanti alla televisione.
Un abbiocco, un peso sugli occhi tremendo, cosa sto guardando, o meglio tento di guardare: il festival di Sanremo!
La compagnia è buona, Federica e Samuel, che quest’anno hanno deciso di farmi venire un coccolone per una settimana di fila, hanno deciso il mio palinsesto serale, il festival.
Ma io dico, perché non ho una figlia come tutte le altre, che amano Xfactor, che so un bel film di Italia uno, o una fiction alla Cesaroni. No, lei in combutta col fidanzato, ormai ufficiale, vogliono farmi compagnia davanti al festival della canzone italiana!!!
Ecco spiegata la cena favolosa di stasera!
<< Papà, non sei contento? Sto con te ad ascoltare le nuove canzoni, quelle che fischieremo domani per strada!!>>
Tu le fischierai, per il momento non mi sembra di aver sentito nulla di orecchiabile e carino, anzi mi chiedo hanno dovuto brigare parecchio per le riesumazioni!!!
Fin d’ora l’unica promessa di Sanremo è uno dei votanti, diciottenne seduto in mezzo al pubblico!!
Lo so sono rimasto indietro in questo senso, amavo il festival che oltre le belle canzoni portava anche lo stile, l’eleganza e la classe.
Da un po’ di anni mi sembra che le canzoni siano scadute parecchio, i cantanti comperano i vestiti al mercatino dell’usato, e il presentatore è così impettito che se tutto va bene per cena ha mangiato il bastone della scopa.
I ragazzi sono rapiti da Benigni mentre io scrivo sul mio blog che è adesso un diversivo alla noia pazzesca di questa serata in famiglia.
<< Papà, dai vieni qui!!>> Con voce lagnosa la Fede mi reclama.
Con dispiacere lascio il mio diversivo.
Vado ad occupare il mio angolo di poltrona dove lo so, fra dieci minuti suonerò una delle mie melodie migliori: la russata in si bemolle opera prima di righedivita!
Salviamo la canzone italiana!
Salvate me!!!