Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

 

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Racconti

Post n°511 pubblicato il 04 Aprile 2009 da fionamay10
 


     
                    nel pesante rimbombo dei pensieri..........
                    (acquerelllabili e occhiodibue di fionamay)

Commenti al Post:
Loris_700
Loris_700 il 04/04/09 alle 22:17 via WEB
I tuoi sono pensieri rumorosi. Bel disegno. ciao Loris
 
Bepi_Tn
Bepi_Tn il 04/04/09 alle 23:00 via WEB
Non ci riesco mai a finire un pensiero, però mi resta fisso in testa e fa rumore.
 
 
fast_web65
fast_web65 il 06/04/09 alle 17:51 via WEB
Non è che fa rumore perchè sbatte da una parte all'altra della scatola cranica? hehehehehe ciao nè
 
fast_web65
fast_web65 il 06/04/09 alle 17:50 via WEB
Spengo i miei pochi minuti al computer, accendo la luce della mia camera ed è l’ora di quel frastuono che da giorni sento nelle orecchie, come un sibilo continuo e fastidioso. Non so bene ancora cosa mi porterà domani, ma sento vacillare le mie certezze e non è colpa di nessuno, è la vita che spesso ti mette di fronte al fatto compiuto e a te non resta che seguire quella strada che non vorresti ma devi inoltrarti in un mondo sconosciuto e che comunque non vuoi. E allora per chi resta ad aspettare gli eventi non resta altro da fare che riflettere e sono si rumorosi di rabbia e lenti di dolcezza. Cambiano umore i miei pensieri, si accapigliano e suonano sempre la stessa musica, mai monotona perché è l’unico modo per stare ancora lì fermo ad aspettare affinchè non debba perdere un alito di vita, un attimo che non è più solitudine.
 
Piedi_Leggeri
Piedi_Leggeri il 06/04/09 alle 22:34 via WEB
Pensieri pesanti come macigni quando c'è l'anima sconvolta.
 
mille_giorni54
mille_giorni54 il 06/04/09 alle 22:55 via WEB
Tramonto di ghiaccio rosso su
nella finestra ad occidente
sere di colonne gelate di vento
caroselli di macchine
volanti di polizia
che disegnano lunghi squarci di portici.
Le loro teste sconosciute
e quell'orrendo odore del sangue
metallico come ruggine su per il naso
E il pensiero fisso della fine
Quanto rumore è rimasto nel cuore.
 
gilda_la_bomba
gilda_la_bomba il 07/04/09 alle 18:02 via WEB
Ho un solo e costante pensiero che si mescola a quelli stupidi di tutti i giorni e lo riconosco perchè il più rumoroso, mi accompagna da quando è nato mio figlio. E' la paura di non farcela a seguire la sua vita, la paura di lasciarlo in mani nemiche e immagino la sua vita senza di me. Sono l'unica che possa dargli quello di cui ha bisogno ed è l'amore incondizionato, vero. Ecco l'unico tormento della mia vita.
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 07/04/09 alle 22:23 via WEB
Si illumina quella stanza in fondo alla tua vita e il pensiero arriva, a volte assonnato altre più chiaro ma c'è sempre di fondo quel timore a riproporlo alla mia mente, magari è stanca di inseguire sempre lo stesso, noioso pensiero che è casa mia, la mia famiglia i miei sogni. Ho paura di smettere di sognare perchè ho capito con il tempo che avere sogni da realizzare rende la vita eccitante, forte e degna di essere portata avanti, tra malinconie e allegria ne vale la pena. Uno poi mi ha da sempre sconquassato la mente e il cuore, non vorrò mai essere come lui, e probabilmente ci sono riuscito!
 
Alessia390
Alessia390 il 07/04/09 alle 22:42 via WEB
Rimbombano quando mi parlano di ricordi lontani, quando sento le risate della mia gioventù cantata a squarciagola dentro le canzoni di Tozzi. Rimbombano tutti i ti voglio bene di ragazza che poi si frantumavano contro la scogliera del domani, che era sempre un incognita, mai decisa sulla strada da prendere. Sono rumorosi come le voci dei miei genitori che mi impedivano di uscire, che non amavano la musica a palla che non mi volevano in jeans. Ma comunque sia sono miei e per quanto rumorosi li amo! Stupendo viso in semioscurità! ciao Alessia ;-)
 
fionamay10
fionamay10 il 08/04/09 alle 21:57 via WEB
E cosa c'è ancora di quel giorno nella mia testa?
Aveva piovuto tutta la notte con proiettili d'acqua come sparati sui vetri delle finestre, sulla mia schiena curva, sulla palude immobile del letto dove la sua vita finiva.
E il mattino la via era zuppa, il cielo come una pancia gonfia pronta ad esplodere.
Il mattino giusto.
Il tempo giusto
per mettere via un uomo che si era incamminato verso la fine pieno di invisibile coraggio,
con quegli stessi occhi dignitosi di ogni giorno vissuto in terra.
Quel coraggio e quegli occhi tenuti dentro una fotografia da tirar fuori dalla borsetta. Protetta con pignoleria da una foderina sottile.
Come un unico paio di jeans di marca in un armadio di stracci tarocchi.
 
Mariluci17
Mariluci17 il 08/04/09 alle 22:09 via WEB
Sono le sei di un mattino freddo di nebbia e ostacoli rossi dei semafori. Ho fretta, è tutto finito e io ho fretta di attraversare una città che non riconosco dietro gli occhi lucidi. Un vigile e la sua paletta non mi risvegliano dal torpore, da quello stato di trance che mi porta a non credere. Non voglio crederci. “Patente e libretto”. La voce è lontana, meccanicamente prendo i documenti, li porgo al tutore dell’ordine e non me ne frega niente della multa, della sua divisa e dei rimproveri per un inversione sulla piazza! In mente e nel cuore ho le parole di mio fratello, con la voce rotta e roca, vieni qui se n’è andato un ora fa! Fai il tuo lavoro stupido, scrivi verbali mentre io sto scrivendo con il sangue la pagina più brutta della mia vita!
 
smemoranda1954
smemoranda1954 il 08/04/09 alle 22:37 via WEB
Aspettando la mia immagine del giorno nuovo, per cercare di coprire di sabbia il mio dolore e anche la gioia spesso sconfitta e confinata in un lago di lacrime. Il labiritno che ho costruito dentro di me impedisce l'esondazione dei pensieri rumorosi, è l'unico modo per continuare a sperare! ciao M.T.( Non so se era riservato il post, se è così scusatemi! °_°
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 09/04/09 alle 18:04 via WEB
Mi hanno preso e catalizzato la vita per un p di tempo i pensieri di questa crisi che pensavo stesse alla larga dal mio lavoro. Invece no è piombata come un sasso infilandosi nei pori della pella e non lasciandomi dormire di notte. Pensieri di uomini e donne che collaborano con me e di cui sono responsabile. Uomini e donne con famiglia e figli che non potevo lasciare senza lavoro. E le idee da cercare per risolvere, le notti passate in bianco alla finestra cercando un appiglio nelle luci notturne. E poi quasi un miracolo ecco le comande arrivare e ognuno al suo posto con il sorriso di chi l'ha scampata bella!!
 
cow_boy_2006
cow_boy_2006 il 10/04/09 alle 23:14 via WEB
E’ passata la bufera! Stringo tra le mani le mie biglie colorate, è ora di farle tintinnare di nuovo, riascoltando in mezzo a tanto rumore ancora la voce che mi tranquillizza. Passano i giorni grigi, incolti di barba da tagliare e doccia fredda per rinvigorire la pelle esausta di attacchi a sorpresa cercando in mezzo a tante nuvole quell’oasi serena che sembra accantonata per lasciare spazio alla stupidità e all’incomprensione. Le mie sensazioni raramente prendono strade sbagliate, arrivano al punto preciso di connessione fra la libertà e quell’ansia che mi prende come un vento gelido e sento al mancanza di una coperta. La sua voce che placa la sete di vendetta. Sono forte e deciso, eppure ci sono istanti in cui vorrei essere preso per mano, come da bambino con mio padre, sentire la determinazione dei suoi passi e la lama delle sue parole che mi confortano e induriscono un po’ l’anima. Solo così, staccandomi dalle emozioni posso distinguere ciò che è bene in mezzo a tanto casino che riesce a provocare il male. Male, che si nasconde dietro facce insospettabili, presunti amici o affiatati parenti ma pur sempre in preda alla maledizione scritta sottopelle che non si vede e ti raggira con sguardi tolleranti e coscienziosi di affetto! In tutto questo bailame di cattiveria la mia oasi è intatta, non scalfita né ha le pareti scrostate. E’ tutto magicamente pulito e fresco come ieri e l’altro ieri ancora! Ho il potere che rubo alle sue mani, di passare indenne fra le fiamme del disprezzo!
 
dark_voyager
dark_voyager il 11/04/09 alle 22:12 via WEB
E' il pensiero da scacciare in ogni modo, che quando sei giovane mica ci pensi a 'ste cose. Sei convinto che certe cose non ti riguardino e non ti riguarderanno, mai. O, se proprio, le si reputano così lontane nel tempo che non è sicuro accadranno. Rappresentano più che altro una remota eventualità. Poi il tempo scorre, passano gli anni per me. Per loro. E' un pensiero doloroso di per sè. Un pensiero dal peso così schiacciante che fa accelerare il battito del cuore, stringe la gola, blocca il respiro. Lo senti che accadrà, è inevitabile. Questo pensiero che martella alle tempie si fa sempre più forte. Splendido il tuo disegno, fio'.
 
anagoor.ma
anagoor.ma il 12/04/09 alle 23:29 via WEB
E' sempre stata la paura di restare solo il mio pensiero fisso. Non ho conosciuto la paura improvvisamente, è sempre stata dentro di me, nella mia incapacità di essere come gli altri, in quell'aver sempre bisogno di qualcuno vicino per camminare, correre giocare. Sono cresciuto con questo timore di non farcela senza di loro, i miei genitori da cui oltre l'amore ho avuto quelle certezze di essere comunque qiualcosa di importante. Il mio sogno era che fossero un giorno loro ad appoggiarsi a me. Ma quel giorno non è arrivato mai. Se ne sono andati prima che io potessi dimostrare loro che li avrei curati come loro hanno fatto con me. Sono ripiombato nella mia paura di sempre e spesso mi chiedo cosa mi spinge ad essere così forte, a non permetterle di piegarmi. ma la risposta forse è dentro di me.
 
Survivor60
Survivor60 il 13/04/09 alle 21:13 via WEB
Mi rimbomba soprattutto un pensiero, la facilità per alcuni di dimenticare spezzoni di vita e persone importanti. Ho sempre creduto nella necessità di avere ricordi da portare con me, esperienze di cui parlare con gli amici e che comunque siano diventati anche un mezzo per non sbagliare più. Il pensiero più acuto per un certo periodo è stata lei, la donna che mi ha fatto tremare l’anima e pensavo che mai avrei potuto dimenticarla. Infatti è così, non posso dimenticare soprattutto i frammenti della mia vita, per cui non l’ho messa in cantina, se mai allontanato quel dolore fisso che sentivo dentro. Poi il tempo mi ha aiutato a depositare parole e sguardi nel grande album della vita, da sfogliare ogni tanto con piacere e mai con sofferenza.
 
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