Titoli di coda
Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!
Parole che scendono a rivoli dai titoli di coda
Immaginando bassorilievi di Donne Uccello piegate
e pronte a spiccare il volo
e Passi di Uomo davanti allo scantinato
con tavoli di caldarroste che odorano di legna
e quel vino rosso che ti brucia
quando va giù.
Parole, come Guardiani della Porta.
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Comincia? Strano, ma si.
Comincia con due occhi pieni di palude dentro lo specchio del bagno.
Comincia senza suoni, dei rintocchi del campanile che batte l'ora, delle tazzine di ceramica che cioccano una contro l'altra a prenderle in una sola mano.
Comincia senza odori, quello burroso del croissant appena tolto dal forno, quello polveroso del talco sulle macchie dei vestiti.
Comincia come un giorno fatto tutto così, di scarti del giorno prima, di una foto di chi vedevi fino al giorno prima, di radici spaccate dal terreno che ti ancoravano. Al giorno. Alla vita.
E aspetto,
con i nodi delle ginocchia, con questi tacchi, questo nero sugli occhi disfatti, le orecchie a paletta del Simo contro le gambe.
Aspetto la notte che cade, che si mangia il bianco del cielo. Aspetto il buio che cancella il giorno.
E il buio arriva sempre, cancella, sfalda il giorno e la miseria umana intorno.
Arriva a traghettarmi nel destino. Che il destino è come il cuore. Ti sta addosso da quando vieni al mondo.
Silenzio!
La guardo mentre arriccia il naso per un odore che la infastidisce, spero non sia il mio, in questi momenti tutto diventa un fastidioso ronzare di mosche.
Ma è invitabile il mio errore, non la conosco ancora bene, non so ancora che questi dettagli sono ciò che lei è. Una donna che vive in solitudine i suoi drammi, non è ancora abituata alla presenza costante di chi vorrebbe proteggerla da questi fantasmi.
La mano si alza lentamente come se scacciasse un pensiero o è la stessa mosca di prima, che deposita il suo veleno fra i capelli.
Quando saremo insieme davvero forse comprenderò i tuoi solitari voli nelle tue stanze entrerò e ribalterò coperte e armadi. Lo so, sono forte e deciso.
Non potevo sapere che non sarebbe mai stato così!
Lei mi piaceva proprio per questi misteri del suo essere. Lei mi piace perché ha mantenuto i suoi segreti e affonda poco alla volta le unghie nella mia carne, lasciandomi tracce indelebili che non sono più dolore ma la forte sensazione che lei esiste per me.
Che io esisto per lei.