Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

 

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racconti

Post n°677 pubblicato il 09 Maggio 2010 da fionamay10
 




lucid dream
(matita fionamay) 

Commenti al Post:
Loris_700
Loris_700 il 10/05/10 alle 23:07 via WEB
Si come un sogno! Bellissimo. ciao £ori$$
 
fast_web65
fast_web65 il 11/05/10 alle 17:43 via WEB
Mi raccontava di una leggenda. Una storia da osteria di tanti anni fa qunado nel paese viveva una donna innamorata pazza del medico condotto. Allora i medici non viaggiavano in mercedes bensì in bicicletta e i più fortunati avevano la motoretta. L’ostacolo al loro amore era la mamma di lui, una donna dispotica vecchio stampo che aveva cresciuto i figli, quindi anche il dottore, in un clima prettamente matriarcale dove lei decideva le sorti della famiglia e lui doveva sposare una donna benestante che potesse aiutarlo nella carriera. La bella contadina non era quindi alla sua altezza. Una notte decisero di scappare da quell’impedimento materno. La madre altezzosa li fece cercare finchè li trovò. Fece di tutto e di più e relegò lei in un convento e lui lo fece partire per una grande città dove divenne un barone della medicina sposando la figlia di un primario! L’amore del dottore è sempre stato la bella contadina, fino alla fine dei suoi giorni e non si placò nemmeno dopo la morte di lei, avvenuta di stenti proprio nel convento in cui era stata rinchiusa. E, si narra, che nelle notti d’estate nel bosco vicino alla casa del medico lei comparisse vestita da suora e passeggiasse per quel viale che non era mai stato suo e dove mai era stata gradita. La madre del dottore ormai vecchia e stanca cercò di farsi perdonare dal figlio e una notte la contadina vestita da suora le comparve tendendole la mano. Lei offrì la sua pensando ad un segno di amicizia e perdono ma il fantasma la trascinò fuori dal letto e la portò via per sempre. Il corpo della vecchia non fu mai trovato e quella casa fu chiusa e poi abbattuta. Una leggenda che ancora adesso si ricorda perché al posto di quella magnifica casa fu costruito un cimitero e ch passa di lì in alcune sere sembra di vedere ancora il fantasma vestito da suora che si avvicina ad un punto preciso dove la leggenda vuole sia sepolta la vecchia. Ma nessuno ha mai avuto coraggio di controllare!!
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 12/05/10 alle 18:01 via WEB
Ci sono occasioni perse che diventano un infinito sogno e non te ne accorgi subito, ma il tempo ti aiuta a non rimarginare ferite anzi, forse la punizione giusta sta qui…non dimenticare il male che inconsapevolmente o no hai fatto. E io vivevo la mia vita con quella sensazione di aver lasciato da qualche parte del mondo qualcosa…qualcuno di molto prezioso. E i sogni di anni, che pensavo incubi, angoscianti in cui sprofondavo per tutto il giorno, sono invece diventati realtà e quel viso, in ombra…sconosciuto dopo tanti anni è diventato luce. Ma non riesco a dimenticare quanto sia stato superficiale la mia scelta.
 
fionamay10
fionamay10 il 12/05/10 alle 20:21 via WEB
Ho un paio di Levi's 501 e una maglietta nera, i capelli con le onde chiare del sole, il rossetto.
Bevo birra che sa di liquirizia in un locale sotterraneo dove i ragazzi di ogni tempo hanno voglia di ubriacarsi, di innamorarsi, di ridere.
E il sogno di lui esplode, mangia la notte intorno. Muove suoni lontani, collegamenti che si spezzano e si riallacciano infinite volte, voci che affiorano come dal bosco di Andersen lì fuori.
E il sogno è chiuso nel silenzio dei suoi passi, nelle cannelle dell'acqua con le umide bocche di ottone e non so dire da che parte di me cola il sogno prima di fermarsi nello stomaco. Forse, da quelle stesse fenditure dalle quali colano sangue e respiro. Forse, da quel cielo della notte che è un cuore nero di contrabbandiere con un fazzoletto legato sotto gli occhi.
 
Agnello34
Agnello34 il 12/05/10 alle 22:46 via WEB
Attraverso la strada.
Non sono sicuro che di là ci sia qualcuno ad aspettarmi, è la solita storia della mia vita
penso, mentremi batte il cuore a mille. Ho paura.
Sarò di nuovo solo?
Con un salto evito un tombino e rotolo davanti a due piedi di donna.
Sandali dorati.
Unghie laccate di rosa. Alzo lo sguardo verso di lei.
Mi sveglio di colpo, deluso della fine di questa immagine. Mi volto.
Il mio sogno più bello è qui e dorme accanto a me!
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 18/05/10 alle 17:24 via WEB
E' un suono feroce che mi riporta alla mia giovinezza quando Chiara arrivava in negozio con il suo baccano fatto di campanellini come collana e un cerchietto rosso in testa, fra i pochi capelli appena tagliati. Chiara piangeva e faceva fracasso con le lacrime copiose che cadevano sulle sue scarpe nere, lucide come la testa di suo padre. Chiara voleva crescere in fretta, farsi una vita sua, avere dei figli che avrebbe trattato da principi. Quanti sogni confusi tra le pietre del giardino e quella frenesia di essere adulti, liberi, come se la libertà si potesse comperare o cambiare con i nostri pochi anni!
 
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