Titoli di coda

Briciole di vita

La borsa della spesa e dentro l'essenza, la vita.

                                   Img. Mariluci17

I versi

Se ne scrivono ancora.

Si pensa ad essi mentendo
ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri
all'ultima sera dell'anno.
Se ne scrivono solo in negativo
dentro un nero di anni
come pagando un fastidioso debito
che era vecchio di anni.

No, non è più felice l' esercizio.

Ridono alcuni: tu scrivevi per l'arte.
Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro.
Si fanno versi per scrollare un peso
e passare al seguente.
Ma c'è sempre qualche peso di troppo
non c'è mai alcun verso che basti
se domani tu stesso te ne scordi.

Vittorio Sereni

Post N° 293

                                                     Torre            dei              Corsari
                                                           (tramonto di fionamay)

Remedios

Di solito non parlo di televisione, la guardo poco.
Però X-factor l'ho seguito abbastanza per avere un idea.
E decisamente Giusy è stata la mia preferita.
Per me la vincitrice, comunque.
Splendida  in questo pezzo che è stato della grande
Gabriella Ferri.

Post N° 291

                                        E ci sono nomi che puoi quasi toccare con le dita
                                               ****matita fionamay per Alex****

Paura e gelosia

Pensavo di non soffrirne, essere immune da questo sentimento spesso deleterio in qualsiasi rapporto.  Ho sempre pensato che fosse la debolezza la fragilità, la poca sicurezza a condizionare la mente fino a scatenare la gelosia.
La gelosia si. Questo male dentro, oscuro che ti fa perdere le staffe e razionalità.  Che scoperta la mia: sono geloso di mia figlia.
Adesso capisco alcuni miei atteggiamenti duri, inaspriti, pensavo, dalla volontà di proteggerla dal mondo.  E' gelosia.
Mi devo rassegnare e imparare a gestirla per non compromettere il rapporto con Federica.
Ho conosciuto mia figlia da poco, troppo poco per essere parte di quello che è lei. Eppure ne ho fatti di passi per entrare nella dimensione di padre.
Amo mia figlia, è la cosa più bella che la vita mi abbia regalato.  Ha un senso tutto quello che faccio. Ha un senso la mia vita.
E ne sono geloso.
Geloso per quel ragazzo che me la porta via il sabato sera.
Geloso dei suoi spazi dove io non ci sono.
Geloso per la paura di perderla dopo tanta fatica per conquistarla.
Non lo so se essere consapevole mi possa aiutare a non compromettere nulla.  E' che non ho il tempo di farle capire che è importante. O almeno, mi sembra di non averne abbastanza.

Sto vivendo una grande emozione, ogni volta che la guardo e rivedo qualcosa di me in lei.  Gli occhi e quello sguardo attento. L'affetto che è nato, all'inizio incerto, confuso ma che con il tempo si è rafforzato, cresciuto.
Sarò maturo abbastanza per evitare incresciosi attimi di rabbia che porta la gelosia?

E' arrivata tardi, sta diventando adulta.  Se ne andrà per creare la sua famiglia.
Non ho tempo.

Cartolina dal passato

Una vecchia cartolina trovata al Balòn, tra vecchie lettere d'amore e di guerra.

            Img. Mariluci17

Il pensionato tuttofare

La giornata si preannuncia piovosa, quindi oggi resto a casa e mi dedico alle pulizie. Vivo solo da parecchio tempo e ho imparato a gestirmi da solo, compreso il bucato e stirare.
Malgrado il brutto tempo decido di caricare la lavatrice.  L'insegnamento di mia madre mi porta a dividere la roba colorata da quella bianca. Poche volte ho sbagliato il carico di indumenti mescolando i vari colori.  Un paio di volte, in una delle quali ho colorato i miei boxer bianchi di rosa.  Non propriamente virile come colore.
Parte la lavatrice e io passo alla fase sucessiva: l'aspirapolvere sui divani, sui tappeti eccetera. Non mi accorgo del tempo che passa.  Fare il "casalingo" è un impegno mica da ridere. Guardo l'ora e convinto che il lavaggio sia terminato apro l'oblo.
Non si apre quindi uso la forza. Un macello!!!
Un fiume in piena esce dalla lavatrice, acqua che corre in bagno, in entrata sino ad arrivare alla camera di Federica.
La macchina infernale non aveva ancora finito.  Maledetta!!
Mi armo di strofinacci e mocio cerco di arginare il flusso, se no mi toccherà rincorrere l'acqua giù per le scale.
Dopo un ora ho asciugato tutto il pavimento, ma gli indumenti sono da sciacquare. Richiudo la lavatrice, pigio il bottone e ..niente, non parte.
Un paio di tentativi ancora e dopo di che decido di chiamare il mio vicino di casa. E' in pensione da poco ed è un pò il tuttofare del condominio.  Sono fortunato, nonostante tutto, è un amico quindi si presterà e per giunta faceva proprio l'idraulico prima del pensionamento.
Solerte e zelante si presenta cinque minuti dopo a casa mia.
Una rapida occhiata ai tasti e all'oblo e sentenzia: - Tranquillo, hai forzato l'oblo per aprirlo ma non hai fatto danni. Il problema è nel tasto di accensione, ma è una sciocchezza, guardo se ne ho uno di riserva e torno.-
Un paio di minuti ed eccolo con il tasto riciclato da chissà quale lavatrice ma funzionante. Meno male almeno finisco sto accidenti di lavaggio.
Cinque minuti di lavoro e la lavatrice riprende il suo ritmo. La centrifuga sibila alla partenza. Tac, si ferma. Tac è in stand bye.  Funziona tutto ok.
Gli chiedo quant'è il disturbo. So che fa questi lavoretti a tempo perso quindi non approffitto dell'amicizia, del resto avessi chiamato un tecnico, oggi, domenica mi avrebbe spellato!!
- 75 euro.-  Cosa???????
Si ti ho messo il pulsante nuovo e poi oggi è domenica, cuba sulla spesa sai!!
Con un aplomb che pensavo di non avere in questi frangenti pago la cifra richiesta. Borbotto che è una ruberia. Ma questo imperterrito si mette i soldi in tasca ed esce!!
Rifletto: Dunque questo è in pensione, lavora tanto per non stare a fare niente, lo chiamo considerandolo un amico e mi frega 75 euro!!
Un assurdità!
La lavatrice ha finito.  Stendo i panni.  Mi siedo sul divano, basta con le pulizie.
Morale della storia, quella di sempre. Quella di un vecchio proverbio che è adattissimo alla situazione: Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io! 

Post N° 287

                                                  Pescatori con agoefilo a Creta
                                                               (di fionamay)

Autografi selvaggi

Andare in giro con la mia amica Giovanna è logorante.
Oggi poi che è vestita come la nonna del corsaro nero tocca l'apice del ridicolo. E' tempo perso farle capire che ha ormai cinquantanni suonati, che non vuol dire mettersi il burka, per carità, ma un minimo di buon gusto ci starebbe mica male!
La costante nel suo abbigliamento sono i camperos! Li porta in tutte le stagioni, in ogni situazione, caldo o freddo non importa: camperos e gonellina a pieghe, ascellare. fasciata dalla maglietta scollata a vu e le maxi-tette al vento!
Poi si lamenta che tutti, uomini e donne la guardano troppo. Che avranno mai da guardare??  Mi dice spesso seccata.  A casa ti mostro le foto, magari capisci perchè di tanto successo.
Ed è proprio a proposito del successo televiso di alcuni attori delle fiction, di cui lei è un avida spettatrice, che oggi abbiamo fatto la gimkana sotto le gocce di pioggia!
Premetto che per quanto mi riguarda, nemmeno da giovincella non ho mai urlato per un cantante o un attore.  Ho le mie preferenze, mi piace il cinema, la musica ma da qui ad andare fuori di testa perchè in via Roma passa, indifferente, l'attore di cento vetrine piuttosto che Gianni Morandi ce ne corre.
Sono andata a concerti allo stadio, in teatro ma non mi sono mai allungata come Olivia per toccare l'orlo dei pantaloni ad un personaggio popolare.
Lei si! Nelle varie manifestazioni, da fan incallica di chiunque le si para davanti oltre alla bocca spalancata, lo sguardo acceso di meraviglia e urletti vari è già stata trascinata via di brutto dalle guardie del corpo dei vari vasco, Baglioni e anche di Berlusconi. Rimettendoci borse e occhiali oltre a quel poco di dignità!!
Per lei un passaggio in tv o una comparsata dai Cesaroni è già motivo per chiedere autografi e foto.
Per una disgrazia successa anni fa ad un vicino di casa fui intervistata da rai tre piemonte. Il pezzo ebbe un piccolo e rapido passaggio in tv durante il telegiornale. Non tanto rapido per la Giovanna, che mi bombardò di telefonate urlandomi nell'orecchio " ti ho vista in tivvuuuu"!!
E un chi se ne frega Giovanna? Vuoi l'autografo o sei felice così che puoi dire" ah si quella del suicidio di via tal dei tali? Io la conosco bene!!"
Perchè per Giovanna importante dire io conosco l'assessore piuttosto che Alvaro Vitali. Non è importante ciò che fai, ma ciò che rappresenti per il mondo. E se sei un attore, un regista, o chissà altro a lei non frega nulla, sei famoso quindi va di urletti e telefonate per un mese, dicendo con orgoglio : io l'ho visto!!
Poi non importa se ha visto il mostro di Loknees o la littizzetto mentre compera gli asparagi al mercato. E' gente che ha successo, non importa come.
E oggi, come dicevo, lo zig zag in via Roma perchè a lei "sembra" di avere riconociuto in uno piccolino e magro con gli occhiali alla Jonh Lennon un attore di fiction.
Abbiamo camminato di corsa per entrare in un bar dove a lei sembrava fosse entrato, niente allora pedinamento fantasma, niente. Io avevo i piedi gonfi , l'aria seccata e mi stavo facendo la doccia sotto il temporale!
Finalmente l'omino del palcoscenico viene rintracciato dai radar della Giovanna. Ci avviciniamo, lei pronta con bic e taccuino, questo si gira e......!
...E lascio Giovanna sotto i portici, la saluto piuttosto nervosa e salto sul primo tram che passa. Tanto tutte le strade portano a Roma, diceva sempre mia nonna.
L'omino occhialuto se tutto va bene e' un impiegato della Reale Mutua che ha una sede prorio in centro, che si stava facendo i cavoli suoi e si è visto aggredire dalla Giovanna con bic e taccuino.
Vabbè che la Reale sia conosciuta su tutto il territorio , ma non al punto da chiedere autografi ai suoi impiegati. Credo!!!
Dopo sei fermate e la telefonata di Giovanna che mi tempesta di domande scendo dal tram e riprendo lo stesso tram al contrario:
Mi sono ricordata di aver preso l'auto oggi!!!
Accidenti a lei e a tutto il panorama televisivo!!!!