Titoli di coda

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ponti di neve
(Simo sul Bernina) 

Il cuore e la lama

Il cuore e la lama
tra saggezza e intemperanza...
il suo sogno
dentro scarpe grandi
e il grido di verità. 

Foto di Mariluci17

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Luis Miguel

Carta d'identità

Non ho mai dato importanza al nome che portiamo cucito addosso come identificazione di ciò che siamo. C'è chi è alla ricerca continua di una conoscenza del tuo intimo attraverso, appunto, il nome, come ti muovi o un calcolo matematico della distanza fra un occhio e l'altro che, dovrebbe , stabilire che tipo sei.
Sono stati scritti fiumi di parole per dire che è importante ciò che si è dentro, che conta sopratutto lo spirito con il quale ti proponi agli altri. Ma come spesso accade, non si da importanza alle parole. Invece per me contano, parecchio, sono un espressione precisa di quello che sei, più della tua carta d'identità. Ci sono persone che vivono di parole per poi ritrovarsi completamente nude di fronte alla vita, perchè oltre le parole ci sono i fatti, gli atteggiamenti che devono confermare ciò che sei.
Non è una descrizione la mia, non sarei capace. Ritengo più interessante espormi con qualcosa di diverso, un immagine, qualche racconto, frammenti di pensieri che non sempre possono essere compresi in quanto molto personali. Condividere però tutto ciò mi da un senso di appartenenza a qualcosa, qualcuno. La mia libertà è scritta da altri, il mio nome è urlato dagli altri. Voi e io siamo soltanto componenti di un ingranaggio preposto a far si che tutto ciò che è vita, pensiero, parole sia compiuto. 

Post N* 3 di righe di vita

e sovviemmi di cotanta speme...

Le speranze.
Che sanno di pochi tornanti che mancano,
e poi il mare.
E di quel vento salato, forte
che ti sporca sempre i capelli.
E tutte le speranze che
mi sono cadute dentro gli occhi,
che hanno architettato la geometria
del mio cuore.
E tutte le le speranze
lasciate
nel labirinto di vecchi palazzi del centro,
attraversando la strada
dove capita,
insieme agli uccelli
che camminano come le persone.
E tutte quelle volte
che ho già sperato.
Quasi sempre perdendo.

(foto in centro di fionamay) 

Empatia

Un video bellissimo, che fa riflettere
sull'essere intelligente e sensibile che dovrebbe essere l'uomo.
Ma è probabile che abbiamo ancora tanto da imparare
dai nostri amici animali, quando ne riconosciamo il valore.

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                                                        sguardi
                                       (matita e nocciola di fionamay)

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............. sul ponte carlo a praga......
(           di Simone               )

Il professor "cogito"

Ripercorrendo il filo dei ricordi di ragazzo con un paio di amici rimasti qui con me, dopo la lunga festa del capodanno ecco saltare fuori dai racconti particolari che avevo dimenticato. Trovo sia bellissimo ricordare e perché no, ingigantire un po' con le parole aggiungendo o togliendo qua e là pezzettini insignificanti per quel momento ma che con il tempo sono diventati importanti. Il nostro vissuto è una cosa che non si ripeterà più per questo esistono i ricordi e gli amici con i quali riderci ancora su. Ed è così che è tornato per un istante il nostro professore delle medie. Quello di latino, con il pizzetto e l'insolito berretto colorato, sempre lo stesso per tutto l'anno. Lo vedevamo, il professor "cogito ergo sum", come veniva da noi chiamato in senso dispregiativo in quanto noi a cogitare in quel tempo non ci pensavamo proprio, anzi, il cervello era un optional un po' come l'alza cristalli elettrico delle nuove automobili che in quel periodo, facevano furore sul mercato!
Io poi ero beatamente seduto sulle "palle" del prof che non perdeva occasione per darmi dell'asino vestito da ragazzino e io, naturalmente, non perdevo occasione per dimostragli che aveva pienamente ragione. Una dura battaglia che, ovviamente, terminava con una mia sconfitta. La pagella, maledetto incubo di noi ragazzini. Il latino, lingua madre, ma caspita che mamma rigida e severa era questo latino!! Per quanto mi riguardava erano cazzotti sui denti tutti i giorni feste comprese dove mi toccava rileggere testi e coniugazioni di cui non capivo un accidenti!
Come quella volta che, dovendo tradurre un testo in latino di non ricordo nemmeno più quale fosse l'autore, cominciai abbastanza bene per finire con la distruzione totale di quel povero poeta che sicuramente si è ribaltato nella tomba, rinnegando la sua vita di grande scrittore latino!
Bene, quella fu l'unica volta che vidi il mio prof con le lacrime agli occhi dalla disperazione. Gli avevo ucciso l'unico scopo della sua vita, insegnare il latino, che con me era un lavoro totalmente inutile. L'anno successivo niente più professor ergo sum, ci dissero che l'avevano trasferito. Secondo la mia opinione se n'era proprio andato per timore di incontrarmi ancora!!
Ciao proff!!
E voi su quale materia "cascava l'asino"!!!

in treno

E seduta a questo tavolo
che esce dal muro,
sotto la finestra,
è come mangiare in treno.
E vedere il mondo
che scorre.

(castello di Fussen di Simone)