Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

Messaggi di Aprile 2010

milioni di volte

Post n°674 pubblicato il 25 Aprile 2010 da fionamay10



Ed è sempre così
che lo guardo.
Con i capelli storti
e quel riso spalancato,
con i suoi tesori nelle mani.
E
non c'è niente in lui
che non abbia guardato 
un milione di volte.

non c'è niente in lui
che non abbia amato
un milione di volte.

(Simone di fionamay)

 
 
 

Colsi

Post n°673 pubblicato il 19 Aprile 2010 da righe_di_vita

Spesso è troppo poco
quello che si riesce a dare
per un amico

per un amore. 

Img. Righedivita

 
 
 

Peynet Piemunteis

Post n°672 pubblicato il 17 Aprile 2010 da Mariluci17
 

 

Che dire, mi sono improvvisata sensale d'amore, laddove l'amore possa esistere data la natura scellerata dei protagonisti.
Ma per fortuna l'amore non segue regole, non ha definizione di colore e razza. Non ha un occhio di riguardo per l'intellettuale acculturato fino alla noia come per l'ultimo dei barboni ci guarda tutti con gli occhi dolci fregandosene di tutto!
Ora, i protagonisti sono due emeriti deficienti al quale è stata data un occasione irripetibile che nemmeno all'auchan sottoforma di offerta tre per due non troverete mai: incontrare me che armata di arco e frecce cerca da giorni di colpire al cuore i due futuri Peynet piemontesi!
Lei, da poco tempo abita in città. Arrivata dalla campagna si trova un po' perduta in questo caotico polmone che è la grande città!  Difficoltoso il rapporto con il vicinato che non è come nei paesi, in città si sa ognuno sembra si faccia unicamente i fatti propri e il dialogo è ristretto al buon giorno e buona sera, che non è certo un granchè!
La nostra intrepida eroina appena varcate le soglie di casa nuova su chi punta gli occhi dolci? Sul famigerato uomo di Neanderthal! Uomo selvaggio per antonomasia che cavalca le onde di una moda anni sessanta, esce poco di casa perché costa caro anche un caffè al bar e fa la spesa unicamente alla lidl dove si risparmiano i soldi anche del carrello e, anzi, ti danno un premio fedeltà soltanto per avere un ipotesi di spesa!
Ebbene, io queste due creature le ho fatte incontrare!
Lui impeccabile nei suoi jeans strappati e stropicciati stile barbons, camicia ricavta dalla tovaglia a quadretti della nonna e mocassini.
Lei, splendida nel suo completo nero, che slancia, il problema è che non si sa bene dove la (s)lancia vista la sua conformazione fisica simile ad una botte con il seno supportato da un push-up chiesto in prestito alle impalcature dei restauratori di Palazzo Madama!
Fantastici rossori sulle gote, che farebbero impazzire Maria Venturi che dopo" incantesimo" si inventerebbe un'altra sceneggiatura per la sua nuova fiction: disincanto, storia d'amore fra galline e oche in una grande città!
Alla presentazione lei si strofina le mani sul vestito e porge la manina a quel lui che incanta con le sue maniere gentili, dopo aver ripulito la sua mano sul lato B dei jeans la dove regna la parte migliore di se e prendendo delicatamente la manina nella sua la stringe con una smorfia di dolore compassato, discreto: la forza di lei è devastante!
E inizia il dialogo fra i due, a cui assisto per un tratto breve prima di addormentarmi in piedi come i cavalli.
Ma questo ve lo racconto la prossima volta!

 

 

 
 
 

...

Post n°671 pubblicato il 10 Aprile 2010 da fionamay10
 




glory box            
(     matita fionamay    ) 

 
 
 

Il Mio Blu

Post n°670 pubblicato il 08 Aprile 2010 da righe_di_vita
 

Quando sembra che tutto cambi
( Il blu di Mariluci17) 

 
 
 

Lo scambio

Post n°669 pubblicato il 05 Aprile 2010 da anagoor.ma
 

 

Sono sul sentiero
guardo incredulo i mille ostacoli...
li affronto con l'impeto della mia età
scanso con il piede ciò che è falsità
come la mia faccia allegra
quando piangi tu sopra il prato
della tua ipocrisia.
Solo così riesco a mietere inganni,
e tagliare con la falce
quell'amore che proponi come merce di scambio
per il tuo paradiso.
Orrendo uomo che non sa
che tra le querce, nei boschi
intorno al sole
e nell'infinito io..
si io
ti distruggerò.

 

 

 
 
 

Le mie campane a martello

Post n°667 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Mariluci17
 
Foto di righe_di_vita

 

Ricordo un rituale da seguire nei giorni precedenti la Pasqua.
In campagna si conserva ancora la tradizione delle uova colorate, per esempio, della via Crucis con noi ragazzini a seguire la messa solenne vestiti con un saio o come figlie di Maria. E il vespro del pomeriggio con processione fino alla vicina cappella davanti al cimitero del paese.
Ricordo anche la noia di dover sottostare a queste regole invece di andare a giocare al campo sportivo con le mie coetanee!
Sono tante le consuetudini che si sono perse nel tempo.
Un altro ricordo riguarda i giorni d'estate, quando violenti temporali  con grandine picchiavano selvaggiamente sulle colline dove i vigneti erano la preoccupazione dei contadini e allora mia nonna ci chiudeva in cucina e davanti al "potagè" che riscaldava i muri e le nostre ossa recitavamo con lei il rosario, perché, spiegava mia nonna, Dio smettesse di essere arrabbiato con gli uomini così che smettesse anche la grandine la vera nemica di chi lavora la terra!
E noi seduti intorno al tavolo accendevamo le candele in segno di rispetto verso il Signore, anche se le nostre preghiere poi alla fine prendevano strade meno mistiche, più materiali del tipo fai smettere la pioggia che se no mi tocca stare seduta qui tutto il giorno!
Erano tempi e luoghi adatti a queste tradizioni che si sono perse con l'arrivo della tecnologia. Come il suono delle campane.
Mio nonno, sacrestano della parrocchia, la domenica di Pasqua e del Santo Patrono saliva i mille gradini verso la cima del campanile per suonare le campane a martello. E ricordo ancora il suono felice delle campane che si spandeva per tutto il paese e anche attraverso i campi fino ad arrivare alle case più isolate.
Oggi nello stesso paese non si sentono le campane a martello. Il suono è dato da un computer che attiva un file a orario e pur mantenendo lo stesso suono io lo capisco che è diverso comunque, non c'è quella manualità quell'anima dentro che solo le mani di un uomo sanno regalare.
La tecnologia, a mio parere, ha tolto il cuore pulsante passionale alle situazioni, soprattutto nei giorni dedicati alla fede, dove tutto è ritmato non dai sensi e dal cuore ma da fredde macchine e microfoni a palla che deviano il pensiero di cristianità di intimità con Lui verso sensazioni controllate, programmate studiate nei minimi particolari e si è persa del tutto la spontaneità.
Questo mondo è felice solo con le macchine.
O probabilmente sono io che non riesco ad adattarmi a non seguire le mie emozioni.

 

( Foto da Google immagini Santi Bernardo e Brigida - Lucento torino)

 

 

 
 
 

...

Post n°666 pubblicato il 02 Aprile 2010 da fionamay10
 



occhi romei
(di fionamay) 

 
 
 

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 Fionamay10
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