Titoli di coda

anc൭ra

Mi accartoccio
su questo divano di pelle di pecora,
in mezzo
a una piazza grigia
a meno dieci.
E
al blues di provincia.
Che so
di poterlo vedere ancora
in questa città
che non è  mai stata veramente sua.
Ancora.
Con i suoi calzoni sghembi,
i suoi occhi buffi,
e quella bocca che si abbassa
fino alla mia mano
posata sulla testa del Simo,
e la bacia.
Ancora.

(foto fionamay)

A misura di nonna!

Ho convinto mia madre a restare con noi, qui in città. Almeno per un po' , sbotta nel suo dialetto antico come i muri della casa che ha lasciato fra i monti, quasi abbandonati.
Sono contento certo ma all'orizzonte intravedo le prime nubi che si addensano sulla convivenza non tanto con me, sono suo figlio ne conosco virtù e vizi ma con la nipote adorata...da lontano.
I nipoti sono la gioia dei nonni ma se hanno ubicazione precisa nei loro alloggiamenti , soprattutto se adolescenti con tutte le problematiche dell'età non ultima la serie " nonna so tutto io "!
Insopportabile Federica quando entra in cucina e spiega alla nonna come si fa il ragù. O al mattino quando nella preparazione della colazione la nonna si limita al caffèlatte e grissini ( che sono più genuini di quelle schifezze di briosche), e invece la nipotina la rimbrotta con la sicumera sulle qualità nutrizionali del mulino bianco associato alla spremuta di arancia che da un apporto di vitamine mica da ridere , o male che vada uno yogurt che nutre e nello stesso tempo aiuta l'intestino che da pigro diventa vivace come un furetto.
E mia madre, seduta al tavolo e la tazza fumante in mano la osserva esattamente lo stesso sguardo che si lancia ad un alieno incapace di provvedere a se stesso. Tace la nonna ma la Federica non sa che è più pericolosa silenziosa.
Stamattina l'ennesimo scontro su come si deve rifare un letto e sprimacciare un cuscino. Io ciondolavo in bagno indeciso se farmi o meno la barba quando sento un urlo di mia madre.
A prescindere dalla diatriba sul letto che la Federica dovrebbe imparare a fare come un militare di brigata, perfetto, preciso senza un angolo fuori schema e senza pieghe che sono veramente inguardabili, la nonna aveva trovato sotto il cuscino della Federica un pizzino del Samuel dove si celebrava il corpo della nipote con parole generose e colorite!
Apriti cielo!!! Fulmini e saette dalla bocca di mia madre che , dopo avermi accusato di essere troppo permissivo si rivolgeva alla Federica sciorinando tutta una serie di comportamenti che ai suoi tempo si tenevano con i ragazzi, non ultimo il fatto che i ragazzi mai sarebbero entrati in casa dell'amata se non accompagnati dall'anello di fidanzamento che sanciva una futura unione definitiva. Altro che ti lascio mi lasci ti riprendo mi riprendi!
Ho cercato di calmare la mia collerica mamma esponendo le ragioni del "fattaccio" , cercando di giustificare un modo di essere per altro moderno ma non per questo dissacrabile. Opinabile certo data la sua età, ma mica posso mettere alla gogna mia figlia!!
Il risultato è stato che mi sono beccato del padre incapace e senza spina dorsale e che comunque lei non approva il comportamento libertino dei due ragazzi e quando è arrivato Samuel , invitato a pranzo si è ben guardata di considerarlo per tutto il tempo masticando pane e nervoso.
Io lo so, conosco mia madre...lo avrebbe preso volentieri a calci in culo difendendo così l'onore della sua nipotina!!
Mi aspetto prima o poi appeso alla porta di casa il regolamento stilato da mia madre su come ci dovremo comportare per una convivenza civile e soprattutto a misura di nonna!

E marostica e la spia!

Si aggira circospetta nella notte.
Spettinata, con il pastrano nero e un cappellaccio da brigante. Attenta a non perdersi un passaggio della vita intorno. Segue dardeggiando con gli occhi il lavoro febbrile del ragazzo del bar. L'andirivieni delle bigotte che escono dalla chiesa dopo aver chiesto perdono dei peccati che faranno.
E' lei , la donna del cucù e dei salti fuori le mura diroccate.
E' lei la Mata Hari dei giorni nostri, inconfondibile, confusa tra la gente ma non troppo.
Se apri google maps la vedi seduta sugli scalini della chiesa, sola in attesa di beccare l'amante in fuga.
Nessuno lo sa, no mica la si vede seduta nel bel mezzo di una scalinata imponente della chiesa! Aspetta di veder transitare la sua vittima.
Il bersaglio di tanta attesa è un uomo chiamato Marostica, per via delle sue giacche a quadretti che sembrano proprio una scacchiera. Impossibile non vederlo. Per noi ma non per lei che invece si apposta sotto casa inconsapevole del fatto che il Marostica abita in una vecchia dimora fornita di tre entrate e altrettante uscite e che dalla finestra domina il corso e quindi agevola l'evasione dall'appartamento senza che Mata Hari possa scorgerlo!
Ah, questo amore nato e precipitato nel dirupo delle prime difficoltà. Mentali per lei motorie per lui! Lei che , appena conosciuto mormorò " ma non è mica bello!"
E adesso il mica bello è diventato indispensabile nella vita della diffidente donna che incontri ovunque al bar, sulla scalinata, per strada appesa ai vasi di surfinie del ponte Isabella che ti viene da urlarle attenta che fai cadere tutto nel Po, te compresa!
Si  eclissa tra la gente che la guarda stupita, ma non è abbastanza brava nel celarsi, il Marostica è un maestro e se lei lo cerca al mercatino lui di sicuro è a 50 km in un altro mercato a disegnare volti buffi!
Non si troveranno mai così?
Ho dei dubbi, prima o poi l'uomo a quadretti cadrà nella rete della spia nazionale e allora si che vedremo le scintille!!

½notte

trasmutazioni saturnali
(foto di Simone a LucaChaplin)

le segrete del cuore

Che la strada davanti
è solo diritta,
con quella sua puzza.
Puzza di birra schiumata.
Puzza di kebab mangiato sullo sgabello.
Puzza di inutile.
Niente di più.
Niente di meno.
E puoi persino scordarti
delle nubi.
Le nubi
con le segrete del tuo cuore,
del tuo magico desiderio,
di te.

(matita fionamay)