Eccolo qui il nuovo anno con il pannolone e il bavino alla bocca, cucciolo di tempo che in un battibaleno sarà adulto e poi vecchio da mandare in qualche ospizio a suon di giochi pirotecnici e brindisi.
Avete notato come passa il tempo dopo i vent'anni?
E' incredibile! Sembra ieri che andavo a scuola con i calzettoni e il gembiulino-divisa bianco con il fiocchettone blu e adesso, eccomi qui con gli acciacchi e i capelli grigi, che cerco disperatamente di anno in anno di coprire.
Lungi da me i bilanci di fine anno. Quelli li lascio ai matematici, ai calcolatori di intenti e a tutti quelli che devono scervellarsi per archiviare qualcosa di buono. Questo l'ho già fatto durante l'anno, subito metto via le cose riuscite, quelle che mi fanno star bene, così me le ritrovo nel nuovo anno, pronte per continuare.
Guardavo mia madre. Una donna ancora piena di energia ma con il fisico che latita quando serve, ha la sua bella età , e mi sembra ieri che ci accompagnava all'asilo con i cestini colorati e le marmellatine pressate in poca stagnola. Era allegra mia madre da giovane, ricordo che cantava spesso, ballava. Le piaceva ballare , ancora adesso a volte si lancia in un tango, il suo preferito, con mio fratello. E sorrido mentre si appoggia a suo figlio grande e forte da farla volteggiare senza toccare terra. E lei che si arrabbia, vuole ballare non volare.
Ho ancora quell'immagine di un altro capodanno, l'ultimo per mio padre. L'ho incisa sul cd che ogn tanto guardo, come ieri sera.
Loro due eleganti nell'ultimo ballo. E mi prende un groppo in gola, che scaccio subito. Sono troppo orgogliosa per farmi vedere con gli occhi lucidi.
Ecco i miei blanci sono i ricordi che restano con il passare degli anni, ad ogni augurio, ad ogni passaggio del tempo loro ci sono.
Non voglio altro nei miei archivi, soltanto la speranza di sognare ancora i loro visi rossi e accaldati in quell'ultimo valzer.
E intanto guardo le mie mani, i miei occhi che non hanno perso la voglia di andare avanti, senza aspettarmi tempi migliori perchè li ho già avuti, e li avrò e non sono un conto in banca da capogiro o l'abito firmato.
Ho superato da un pezzo l'idea che l'abito mi renda viva, libera e importante.
Sono i ricordi che mi fanno vivere.
Sono la gente che ho conosciuto e che ha lasciato un segno in me.
Sono gli amici che ho.
Ecco quello che voglio ogni anno: avere dentro tante tracce importanti di chi ho amato e sperare di averne di nuove. Questo ha un senso, gli altri, quelli che ti sono accanto, senza i quali, tu puoi solo sperare di sopravvivere facendo l'elenco dei buoni propositi.
Inviato da: mariluci_17
il 09/02/2016 alle 20:48
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il 16/08/2015 alle 23:00
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il 21/06/2015 alle 23:55
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