Titoli di coda

E mi abbronzo...si...si...si!

E' tornata dalle vacanze al mare maculata come un leopardo !
Di chi parlo?
Ma di lei la insuperabile conoscente di poggiolo, quella che tutte le mattine conta le auto che passano sulla strada davanti casa sua mentre sorseggia rumorosamente un cappuccino che lo so, è una zuppa dopo il ventesimo biscottino intinto!
Sempre lei, la donna che complimentosa e gentile dice sempre a mio fratello...che carino il jmmy, ti somiglia e sorride soddisfatta per aver attirato per un attimo l'attenzione del genio!
Lei, è partita per le ferie al mare, arrivata a destinazione si è precipitata dentro la profumeria del posto e ha acquistato sei flaconi sei di auto abbronzante e poi, data la stazza se l'è spalmato per tutto il corpo, suppongo frettolosamente visto che è tornata a chiazze bianche, marron e senape dopo un esposizione prolungata al sole per di più.
Non paga dell'effetto dell'auto abbronzante!
E adesso si squama come un pesce che da giorni stagiona in una pescheria del mercato rionale. Si squama ed è ancora di più chiazzata, si è aggiunto un colore, il giallo ocra che fa di lei una mappa su cui sono segnati paesi città e vicoli!
Ma la leggendaria figlia del Pardo Leo non si scompone, lo ritiene un effetto normale del dopo mare, sai il sale, le docce e il sole.
Non si scompone e indossa ancora pareo sul poggiolo e pantaloni per l'uscita giornaliera per la spesa.
Prude la pelle, le consiglio una crema inodore, normale per rinfrescare la cute.
Compera 4 flaconi di nivea corpo e la finisce in due giorni!
Desisto.
Mi limito a telefonarle per sapere come va l'effetto maculato se sta scomparendo e lei è felice, almeno ha una certezza...ha attirato l'attenzione di tutto il vicinato che si prodiga in consigli utili a far tornare la pelle così, come mamma l'ha fatta!!!

Vita

La vita scorre attraverso il mio tempo,

e io, un volto non rasato

dove le rughe sono profonde, analizzo le tracce.

Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere
estati perdute ritornano, ad una ad una.

Profonda come il cielo viene la malinconia,

per la pianta di carice che fu,

e le nuvole che allora rotolavano bianche,

eppure so che è tutto uguale,
che è tutto come allora e irraggiungibile
perché sono al mondo,

e perché mi prende la malinconia?
E gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c'è un immutabile felicità.

Lars Gustaffson