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ILLUSIONI


Sono sempre stato un sognatore. O forse, a dirla tutta, un inguaribile sognatore.Posizione scomoda, specie quando fai fatica a svegliarti da quei sogni. Eppure, nonostante questo, mi sono sempre ritenuto piuttosto realista sul fatto che dal 31 dicembre al 1 gennaio non si apre alcun portale spazio temporale che inghiotte il male, lo cancella, e ti permette di ripartire nel nuovo anno con maggiori possibilità di fare bene. Non sono mai stato convinto che la fine dell'anno sia la fine di un episodio di Topolino che riazzera tutto e, quando un nuovo episodio prende vita, tutti i presupposti sono completamente diversi e quanto accaduto prima non conta...Eppure, nonostante questo, un po' tutti viviamo di questa illusione. "Anno nuovo vita nuova", "Non voglio arrabbiarmi il primo giorno dell'anno" etc etc. Frasi che abbiamo detto tutto perché, in fondo, un po' ci speriamo. E non parlo solo dei buoni propositi di inizio anno, parlo di quella che secondo me è una vera e propria speranza insita in ognuno di noi. E che tocca tutti, sognatori e realisti, illusi e disillusi. Allo stesso modo.E io, ovviamente, ci casco dentro ogni volta. Questa volta mi sono illuso un po' di più, ma più che altro perché, come dicevo ieri, i tre giorni di "relax" consecutivi hanno un po' alterato la realtà. Perché è bastata mezz'ora di immersione nella realtà quotidiana (qualcuno ha detto ufficio?) che ogni pia illusione si è sciolta come la più classica neve al sole. Ma a guardare bene è stato positivo per la linea, crollata completamente nell'ultimo periodo, grazie al primo salto del pasto dell'anno che non lascia presagire bene per il futuro. Vabbeh, andrà meglio negli altri settori, no? Anche se, in fondo, anche questa è una illusione da inizio anno.