GIORNATE SPARSE
Di tutto un po'. Conversazioni moderne... e anche no
AREA PERSONALE
ALICE WITT
Dicono che scrivere sia una cosa seria, per quelli bravi. Anche far ridere è una cosa seria. Scrivere poi è una malattia: si sente il fuoco dentro. Io avevo la scintilla e non me ne sono curata, ma quando le mie mani hanno iniziato un processo di autocombustione non ho più smesso. Nemmeno di ridere.
I MIEI PERSONAGGI
Dentro di noi ci sono mille storie, mille sentimenti, mille personaggi... E capita che ci si ritrovi a dialogare con alcuni di questi personaggi che, in un attimo, diventano così vivi da farci dimenticare che invece non esistono e che sono il frutto della nostra fantasia. A volte questi personaggi assomigliano a qualcuno che conosciamo, a volte raccontano storie che sembrano la storia di qualcuno che abbiamo incontrato davvero. Ma ormai non mi preoccupo più perchè so che in fondo la somiglianza dei miei personaggi e delle loro storie con personaggi e fatti veramente accaduti sono frutto del caso; perchè tutto ciò che è scritto e raccontato in GIORNATE SPARSE è il prodotto della mia fantasia e del mio desiderio di incontrarli veramente.
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sms lei - ciao, come va? e' un po' che non ci scriviamo... ma ieri mi sei sembrato un po' stanco sms lui - Dici? In effetti non sei l'unica a pensarlo. Qualcuno ieri mi ha addirittura detto che ho "la faccia sbattuta" sms lei - Non mi è sembrato così tragico... ma tu come ti senti? sms lui - Mi sento come uno che "ha voglia a lamentarsi, ma poi se le va a cercare”. Me lo dico da solo, prima che me lo dica anche tu come si fa con i bambini. sms lei - Non mi permetterei mai... sms lui - Hai ragione, tu non lo faresti... Ma mentre facevo la vittima perchè “mi hanno detto che ho la faccia sbattuta” in questi giorni ho continuato a far di tutto per avercela ancor di più. Non so se è bulimia, ingordigia, follia o bisogno di espiazione, ma non riesco a fermarmi. È come se avessi il terrore dei fogli bianchi o degli spazi vuoti. Oppure, semplicemente, che mi va di farlo. Boh. sms lei - A me succede sempre quando c'è qualcosa che non voglio affrontare. Se riempio i vuoti, è come se quel qualcosa sparisse... Ma poi non è vero, purtroppo. Tu sai cos'è che non vuoi affrontare? sms lui - Vorrei dirti di no, che non c'è niente, ma tu sai che non è vero. sms lei - Che importa? Non è importante che lo sappia io, ma che lo sappia tu... sms lui - So che cos'è, ovviamente... Ma non ce la faccio ad affrontarla e quindi continuo così... aggiungendo cose alle cose, riempiendo i fogli bianchi, mettendo in ordine le matite, e chiudendo tutti i cassetti... e sperando che le cose si sistemino da sole, e che qualcuno mi dica che la scelta che ho fatto è quella giusta, anche se è quella più difficile... sms lei - Vai a correre domani? sms lui - Si sms lei - Se incroci la mia strada, salutami anche se sono lontana, così, per farmi sapere che sai che ci sono sms lui - Lo farò e ti saluterò anche se sei a 50 km da me |
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