Neuroni in disordine

Per liberare un'anima in trappola

 

IL MIO DIARIO

Questo blog è dedicato a me stesso e alle persone che come me soffrono di quei malesseri della mente, come ansia, depressione, DAP, DOC, ecc. per la verità molto comuni, che possono compromettere il nostro vivere sereno, il rapporto con gli amici e la famiglia, con il sesso, con il lavoro, con le gioie quotidiane.
Nelle intenzioni vuole essere semplicemente un diario di una persona che soffre di un disturbo ansioso-depressivo e da attacchi di panico oramai da qualche anno. Ma può essere anche un punto di incontro per tutti coloro i quali soffrono degli stessi disturbi, e di altri quali disturbi come quelli ossessivi-compolsivi (DOC), bulimia, anoressia, ecc...  Vorrei attraverso queste pagine condividere con voi le mie ansie, le frustrazioni, l'angoscia, la melanconia quotidiana, le mie esperienze ed i percorsi, le vittorie.  E' un insieme di  racconti, riflessioni, frammenti di vita, ricordi, ... a cui spero si aggiungano i vostri commenti, le vostre idee, il vostro affetto, anche da parte di coloro che, pur non soffrendo di alcun disturbo, si sentono empaticamente vicini alla nostra sofferenza.
Non vi è nulla di scientifico, medico, psicologico e psicoterapeutico in questo blog, che è aggiornato da una persona sofferente priva di qualunque cognizione scientifica e medica nel campo. Una persona come voi, sofferente come voi. Che cerca amici, affetto, comprensione, che io personalmente fatico a trovare nel mondo di coloro che non soffrono come me...

La foto è stata gentilmente offerta ed autorizzata da confusedvision http://flickr.com/photos/confusedvision/)

 

UNA CHAT "PSICOLOGICA"

Vuoi chattare con amici o amiche che hanno i tuoi stessi problemi? O addirittura con un esperto on line (in giorni e date ben definiti)? Questo lo puoi trovare sul sito www.Psiconline.it (http://www.psiconline.it/great.html).

Per le chat clicca direttamente su:

http://www.psiconline.it/comunicati_stampa/esp_dir_intro.html

 

VUOI SAPERE SE SEI DEPRESSO?

Premesso che solo un Medico (meglio uno Psichiatra) può fare una diagnosi di depressione, esistono semplici test che ti possono aiutare a farti un'idea se si è in una fase caratterizzata da una depressione. Nel caso in cui il test indichi una stato depressivo, è bene rivolgersi al medico di famiglia ed eventualemnete ad uno specialista.

http://www.psiconline.it/settori/test/ansia_depressione.html

 

 

ERA UN ATTACCO DI PANICO?

Per saper se quello che ti ha colpito era effettivamente un attacco di panico, c'è un semplice sistema riportato nel Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali.

Pensa ad esso cercando di rocordare tutti i particolari e con oggettività verifica la corrispondenza a quanto riportato.

Se si è trattato di un periodo preciso di paura o disagio intensi, durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono verificati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di circa dieci minuti:

1. palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
2.
sudorazione
3.
tremori fini o a grandi scosse
4. dispnea o sensazione di soffocamento
5.
sensazione di asfissia
6. 
dolore o fastidio al petto
7. nausea o disturbi addominali
8. sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
9.
derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distanti da sé stessi)
10. paura di perdere il controllo o di impazzire
11.
paura di morire
12.
parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
13.
brividi o vampate di calore

Allora si tratta effettivamente di un attacco di panico.

La diganosi come sempre spetta ad uno specialista a cui è bene rivolgersi al più presto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_di_panico#Cause

 

VAN GOGH E IL SUO ULTIMO CAPOLAVORO .....

Van Gogh - Campo di grano con corvi
Luglio, 1980

Si è molto discusso sulla malattia psichica di Van Gogh, molti studi sono stati fatti a posteriori senza poter giungere ad una diagnosi certa. Pare però che non fosse semplice depressione ma qualcosa di diverso. Certo dalle due opere traspare proprio come lui sosteneva un senso di tristezza, solitudine, melanconia.....

Un mese prima del suicidio, ormai travolto da una profonda depressione, Vicent Van Gogh scrisse al fratello Theo del suo tentativo di esprimere la "mancanza di allegria ed estrema solitudine" dipingendo i campi di grano sotto cieli tormentati..."

Il 27 luglio 1890 si sparò un colpo di pistola in un campo accanto al cimitero, proprio mentre dipingeva la sua ultima famosa opera. Morirà due giorni dopo, il 29 luglio,  e verrà seppellito dal fratello Theo proprio in quel cimitero, accanto al campo dove aveva dipinto il suo ultimo capolavoro.....

 

FLUOXETINA

Questa è la molecola della fluoxetina, il più famoso farmaco utilizzato per la cura della depressione. Pensate che è il terzo farmaco più venduto nel mondo. E' molto più conosciuto con il suo nome commerciale (che non dico per non fare pubblicità).

Esso è usato molto anche per curare la bulimia,i disturbi ossessivi-complulsivi, e gli attacchi di panico.

(±)-N-metil-3-fenil-3-[(a,a,a,-trifluoro-p-tolil)-ossi]-propilamina cloridrato

Qualche informazione in più su queston farmaco la potrete trovare a questo indirizzo:  http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/FLUOXETINA%20FIDIA.htm. Ovviamente la migliore fonte di informazione è il foglietto illustrativo contenuto nel farmaco, eventualmente integrato e spiegato da un medico. 

 

CIELO STELLATO

 

UN GRAZIE ALLE DONNE

Un GRAZIE alle Donne

Forse dirò una cosa che a qualcuno potrà apparire scontata.... ma ho verificato che a differenza degli uomini, le donne sono decisamente più empatiche nei confronti dei problemi degli altri....  La foto è stata gentilmente offerta ed autorizzata da da Bluesunflower (http://www.flickr.com/photos/bluesunflower/)

Ad oggi non ho conosciuto in community un ragazzo che fosse interessato a chiacchierare con me. Solo donne. E non certo perchè sono un macho al quale loro sono interessate ... basta guardare i contenuti del mio blog... che mi descrivono come una persona indifesa e sensibile. 

A volte vedendone qualcuno in visita al mio profilo o al mio blog, ho pensato di contattarlo, dopo aver accuratamente controllato il suo profilo ...   La risposta è stata quasi sempre: "io sono un maschietto, e non mi interessano altri maschietti....!".

.... Sono in community solo per fare i "galletti", e non sono interessati a nient'altro. E lo dico con dispiacere essendo anch'io un elemento appartenente alla medesima categoria ... dei machietti (e non dei galletti...)

Le donne hanno decisamente una marcia in più nel rapporto con gli altri, sono più comunicative, predisposte ai rapporti sociali, hanno empatia e sensibilità nei confornti di coloro che soffrono.  Io ho trovato qui in questa community delle ragazze splendide, che mi stanno davvero incoraggiando a tenere duro ed andare avanti, che mi stanno sostenendo, che mi stanno coccolano, che mi rigenerano l'autostima che mi manca. E che mi vogliono anche un pochino di bene..... 

Grazie a tutte da OKKINERI

 

GABBIANI

 

CERCHIAMO DENISE!!!!

Denise è un bambina scomparsa da Mazara del Vallo  (provincia di Trapani) nel 2004. Quindi oggi dovrebbe avere circa 7 anni (la foto invece la ritrae al momento della scomparsa quando ne aveva solo 4). La mamma la cerca disperatamente ed indefessamente.
Io voglio tanto bene a tutti i bambini, ed anche a Denise. Quindi voglio mettere nel mio blog la sua immagine dolcissima e chiedervi di tenere sempre gli occhi aperti, di guardare utti i bambini nei loro occhi nella speranza di incrociare i suoi; guardate tra i bambini di buona famiglia, tra quelli che chiedono l'elemosina, all'estero, tra gli zingarelli, insomma dappertutto. In caso di qualsiasi dubbio chiamate immediatamente le forze dell'ordine.

Il sito dove potete leggere tutte le informazioni, nonchè vedere anche le altre foto e filmati è www.cerchiamodenise.org 

 

PER TE (DA SIRIA)

Questo probabilmente dovrebbe essere appeso al tuo specchio in modo che tu lo possa leggere ogni giorno.puoi non crederci ma è vero al 100%
1.al mondo ci sono almeno due persone che morirebbero per te
2.almeno 15 persone ti vogliono bene in una qualche maniera
3.l'unica ragione per cui qualcuno potrebbe odiarti è proprio perchè vorrebbe essere come te
4.il tuo sorriso può portare gioia a chiunque, anche a qualcuno a cui non sei caro
5.ogni notte qualcuno pensa a te prima di addormentarsi
6.per qualcuno tu significhi tutto
7.tu sei speciale e unico
8.qualcuno di cui neanche conosci l'esistenza ti ama e ti ammira
9.anche quando fai l'errore più madornale ne deriva qualcosa di bello
10.quando pensi che ormai tutto il mondo ti abbia voltato le spalle,guarda di nuovo
11.ricordati sempre i complimenti che ti sono stati fatti.dimentica le offese
se sei un amico amato manda questo messaggio a tutti, anche a chi te l'ha mandato.
se lo ricevi indietro vuol dire che ti amano davvero.
e ricordati sempre: 

quando la vita ti offre limoni, recupera sale e tequila e fammi un fischio!!
i buoni amici sono come stelle, non li vedi sempre ma sai che sono sempre al tuo fianco.
'preferisco ricevere una rosa e un sorriso da un amico finchè sono vivo piuttosto che un camion di rose quando morirò!'.
mandalo a tutti gli amici.e non dire che sei troppo occupato per farlo...non conosci la frase 'fermati e annusa i fiori??'...



 

CERCHIAMO MADELINE

 

Questa bambina ha 4 anni ed è inglese, è scomparsa questa estate dal Portagallo quando era in vacanza con i genitori. Fate caso alla particolarità dell'iride di uno dei due occhi (segno identificativo certo)!!! Come Denise diamo una mano a genitori.

http://www.chilhavisto.rai.it/Clv/img/m/McCannMadeleine/McCannMadeleine_ItalianPoster.htm

 

THE WAY IT ALWAYS STARTS - DIRE STRAITS

 

IMPEGNAMOCI ... NON LASCIAMOLI SOLI!

Su invito di Sersir, IO CI STO!!

"Vi lancio una sfida! Nel mondo dei blog siamo numerosi, pero', possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti ed è  per una causa buonissima ANTIPEDOFILIA! Perche' episodi su tanti bambini siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale... CREDIAMOCI INSIEME!! Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e,dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma... come dire  IO CI STO!! Combattiamo insieme."

 

VE LA RICORDATE???

ANGELA CELENTANO
Età: 3 anni (al momento della scomparsa)
Altezza: m. 1 - Occhi: scuri - Capelli: scuri -Carnagione: scura
Di: Vico Equense (NA) -Scomparsa da: Monte Faito (NA)
Data della scomparsa: 10 agosto 1996

www.angelacelentano.it

http://www.angelacelentano.it/locandinabambiniscomparsi.pdf

Come potrebbe essere oggi...


 

 

Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da spo75

l'anima libera corre su una spiaggia deserta...

essa e libera di vivere...

sognare....

si bagna di aqua marina...

si riempie di lei...

sperando e credendo ...

di poter un giorno essere libera come il vento

 
 
 

reagisci.....

Post n°93 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da lola805

ciao mi chiamo dora e leggendo il tuo blog mi rendo conto di quante persone vivono questa brutta esperienza.....io però penso che nella vita bisogna sempre avere una visione ottimista anche se tuttto quello che ti circonda va male e non vedi vie di uscite.....quando mi capita a me penso sempre che le brutte esperienze servono x fortificarti, e per imparare ad affrontare il futuro........guardo sempre chi sta peggio di me ed io mi reputo fortunata, allora non mi dispero più e REAGISCO.......io penso che tu abbia una moglie meravigliosa che ti ama e devi reagire soprattutto x lei e per tuo figlio.......loro sono importanti e ti amano e di sicuro vorrebbero trovare un modo x aiutarti ma non ci riusciranno mai finchè non partirà da te una reazione........allora amico mio cerca di farti forza e quando tiu fermi a pensare cerca solo pensieri positivi nella tua mente e nei tuoi ricordi.......il lavoro e importante ma non può distruggere una vita e l'amore...ti auguro di trovare la FORZA in te il più presto possibile... un bacio dora

 
 
 

L'avvocato ... e la solidarietà

Post n°92 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da okkineri_2007
 

Sono stato dall'avvocato del sindacato a cui faccio capo ... ovviamente non vi posso svelare che cosa ci siamo detti; caso mai qualcuno sapesse di questo blog e leggesse questi miei racconti. Diciamo che ne sono uscito rincuorato.... sono stato tranquillizzato. Le carte in mano nostra sono molte.

Quello che mi ha colpito e non poco, è la forte solidarietà da parte dei miei collaboratori: sentono il tradimento dell'azienda anche nei loro confrornti, come se fossimo un tutt'uno. Molto bello... li ringrazio: pensano ad azioni di lotta per  tutelate la dignità di noi uomini e lavoratori: non credo il sindacato però li appoggerà. Comunque ne sono molto fiero....

 
 
 

Passi indietro??

Post n°91 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Sembrerebbe da alcuni scambi di battute, a volte sereni a volte meno, che stiano facendo qualche passo indietro. Parlando è scappata l'ipotesi di una non abilità temporanea..... Ingegneri che senza neanche parlarmi sono in grado di prevedere la decisione. Questa cosa mi fa pensare.... Comuqnue io ho spiegato che mi sento bene, sono in grado di lavorare bene, e non c'è nessun evento che giustifichi il mio invio a Medicina del Lavoro. Oggi incontro con l'avvocato e domani con il mio psichiatra di fiducia. Il treno una volta lanciato è pure difficile arrestarlo...

Ho spiegato al mio capo che siamo ad un bivio: se mi mandano a medicina del lavoro vuol dire che hanno idee bellicose ed io mi muoverò con turtte le mie forze legali e mediche mettendo sul piatto tutto e la qualcosa è estremamamente pericolosa per me e per loro. Oppure si cerca una soluzione pacifica che non sia vantaggiosa nè per l'uno nè per l'altro, ma equa.

Certo per me è sconfortante che sapere che i miei superiori cerchino la mia interdizione ed il parcheggio in qualche ufficio di comodo. Io non ci sto. Non è legalmente nè morlamente corretto. Non l'accetteri: mi licenzierei, farei casua ed andrei a cercarmi un posto al nord... aspettando che il processo si concluda per raccogliere il dovuto risarcimento.

 
 
 

La mia anima

Post n°90 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Un diamante. Fatto di puro carbonio. Solo carbonio ma in ordine perfetto. Simbolo di purezza e trasparenza. Come la mia anima. L'anima vera di voi lettori appassionati. Che tifate per me. E che sapete che bel lontana è la purezza di chi vuole il mio male....

 
 
 

Neuroni.... maledetti neuroni

Post n°89 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Non chiedetemi perchè ho voluto mettere questa foto... mi ha colpito
molto...
magari qualche psicologo "pazzo" può trovare qualche
spiegazione ....

Provo a dare la mia.....

Sicuramente quella donna rappresenta la mia anima, nuda perchè indifesa, pronto a partire per chissà dove... anche se al mio piede c'è un laccio che mi tiene legato e mi impedisce di andare via. Le trappole sono tutte quelle che ho dovuto posizionare per acchiappare le mille bestioline che mi tormentavano l'anima. Il mio gatto (il mio io) ci ha rimesso la vita per catturarle ed aiutarmi, e il sangue che ha versato simboleggia il dolore e e ferite che sono ancora aperte. Lo porto con me esanime in una valigia dentro la quale vi è l'unica risorsa che ha tentato di aiutarmi, ma che non ce l'ha fatta.....
 
 
 

condivido il tuo dolore

Post n°88 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da latynman
 
Tag: dolore

condivido il tuo dolore...ti sono vicino

 
 
 

Un immersione nel Mar Rosso

Post n°87 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Ecco un'immersione nel Mar Rosso ad avvicinare una famigliola di pesci pagliaccio potrebbe ridarmi un pò di serenità: lì sotto sì che potrei dimenticare i rumore della maledetta fabbrica, i miei colleghi scorretti, i miei capi che chiedono l'interdizione... beh i miei grandi problemi li conoscete tutti.

E a voi piacerrebbe assistere a questa meraviglia della natura?

 
 
 

Ad osservare il mare

Post n°86 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Ecco dove vorrei stare, da solo, in questo momento. Così che la
brezza 
del mare mi aiuti a metabolizzare i veleni dell'anima.... 
Ci rimarrei per osservare il tramonto, e per riposarmi durante
la notte fredda e ventosa, infine per svegliarmi per una nuova
giornata....

 
 
 

Mi hanno ferito, quasi ucciso....

Post n°85 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Mi hanno ferito nell'animo. Mi vogliono mandare presso Medicina del lavoro dove dovranno accertare se sono pazzo, o cos'altro, se posso svolgere la mai mansione o meno. Voi non potete immaginare come mi sento. Per prima cosa perchè è un autentico tradimento da chi mi conosce da 10 anni e sa quanto ci tengo a fare il lavoro che faccio, e che il Laboratorio è una truttura che io ho portato su... da zero.... Poi perchè mi trattano come un appestato, come un matto che non può lavorare. Io ho spiegato che la depressione non mi può impedire il lavoro e che io moi sento idoneo al 100%. Riesco a fare bene iil mio lavoro, non ho problemi con i miei collaboratori, e sono persino operativo. Mi vogliono far fuori, eliminare come un rifiuto, adesso che non servo più... o che sono scomodo. Oppure mi vogliono mettere in un ufficio a fare carte la cosa che odio di più. Se io uscirò da quelo laboratorio davvero impazzirò....
Ma a quel punto sarà battaglia tramite il sindacato e i loro avvocati. E sarà su tutto, su tutto ciò che è successo. A quel punto sarò inflessibile io...

 
 
 

Ultimissime

Post n°84 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Non ci credere mi ha chiamato il capo è mi ha detto che vogliono mandarmi a Medicina del Lavoro: sperano che risulti che io non sia idoneo... così o mi licenziano o mi mettono a fare quello che non so fare o odio fare, o peggio ancora niente.

Se mi levano dal mio lavoro mi faranno impazzire del tutto.

Vogliono intraprendere un percorso conflittuale.

A questi punto, non posso che contattare un avvocato della mia sigla sindacale, però a questo punto si mette sul tavolo proprio tutto.....

 
 
 

La bella lettera di una psicoterapeuta

Post n°83 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da okkineri_2007
Foto di okkineri_2007

Psicoterapeuta

Ho avuto problemi con l'invio del messaggio, spero ti sia comunque arrivato. Nel frattempo ho dato un occhiata al tuo blog. Ti presenti con 'la diagnosi'.... perchè mai? io sono troppo lontana per aiutarti ma per ciò che leggo dal blog forse sarebbe più utile relazionarsi con un terapeuta in carne ed ossa piuttosto che tante persone virtuali con cui puoi solo mantenere un superficiale contatto. Spero che il messaggio precedente sia arrivato ma sostanzialmente ti invitavo a cercare aiuto reale e non immaginario, rimanendo nella malinconia. La malinconia è un emozione a volte naturale che segue un ciclo di esperienze ma la depressione ha bisogno di interventi più concreti. Una psicoterapia può aiutarti, ne sono convinta. un caro saluto. chantal favale

Io dallo psichiatra ci vado: la mia diagnosi è depressione e DAP e per questo mi curo con psicofarmaci (ansiolitici e antidepressivi). Il tentativo di andare da una psicoterapeuta è andato male perchè troppo costoso. Forse ci riproverò. Il blog è un modo di sfogarsi, di approfondire, di conoscere altri che vivono o hanno vissuto gli stessi problemi. Mi sento solo, sono in difficoltà e spero in qualche aiuto tipo il tuo. Cmq grazie di cuore. Okkineri



Psicoterapeuta

Bene, sono contenta che ti seguano, tuttavia, ma parlo da psicologa, penso sia più utile una psicoterapia che una farmacoterapia. La tua giovane età e la presenza di una famiglia mi sostiene in questo. Il blog ti fa bene, ma non puoi nemmeno riempire i tuoi spazi personali di quella malinconia, si autoalimenta, l'inconscio ha molte strade per uscire, gli attacchi di panico sono solo degli allarmi che riflettono conflitti non emersi che invece hanno bisogno di essere espressi diversamente. Una terapia ti aiuterebbe in questo. Non è detto che ogni terapeuta vada bene, ti deve 'piacere' la persona, devi entrare in sintonia, a volte conoscendo già persone ma lo psicoterapeuta giusto lo trovi se lo cerchi veramente. Hai ragione sul fatto che sono care le psicoterapie, me ne rendo conto, ma non è sempre così. Dipende anche dai terapeuti. Non so di dove sei ma puoi rivolgerti, dicevo, ad una scuola di specializzazione in psicoterapia sul tuo territorio, dove ci sono giovani psicoterapeuti che sono sicuramente validi perchè si investe molta energia sui primi pazienti. Te lo dico per esperienza …  oltre che sono supervisionati dai docenti. Ci sono dei centri che consentono di fare psicoterapie a prezzi inferiori. Anche il territorio offre buoni psicologi ed è gratis. Fidati, prova a cercare e troverai, lo psichiatra è utile ma non basta. Buona fortuna. chantal favale

 

 
 
 

La risposta della mia mogliettina

Post n°82 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Caro amore mio,

grazie del bel messaggio venuto dal mare, lo sai non sono brava come te a scrivere ma non importa……

In questo periodo difficile per te e anche per noi tutti…….insieme …… mi domando spesso, praticamente sempre cosa posso fare io per te, comprendo quanto è difficile e quanto soffri per le cose che ti sono successe e ancora succedono, so bene che non dipende dalla tua volontà.

Io ti amo e non ti mancherà mai il mio sostegno, quello che ti sembra un mio atteggiamento distante e solo la conseguenza del tuo “isolamento” da noi, non dire che non è così …l’ultimo weekend non siamo riusciti neanche a condividere un pranzo, ma non ti preoccupare per me non sono queste le cose importanti…; quando questo accade io non so che fare a volte penso che devo lasciarti stare a volte sono così arrabbiata che vorrei dirti ma perché ce l’hai pure con noi!!! Poi mi riprendo, sai tutti abbiamo le nostre nevrosi, e capisco che è tutto sbagliato allora mi dico che devo solo vivere alla giornata, sperando solo che tu stia bene, ma naturalmente poi neanche questo basta……..e allora che devo fare.

Non so bene se Tu chiedi il mio aiuto o il mio parere, ma forse tutti e due…..io penso, con molta modestia, quello che sai rispetto alla tua malattia (anch’io penso che sia tale!) solo che l’ultima volta che te l’ho detto non mi hai parlato per due giorni (forse non ti ricordi ma io sì…anch’io sono un po’ sensibile...) ma penso anche che nessuno se non tu puoi sapere cosa sia meglio per te (una psicoterapia, un farmaco o perché no un blog…) penso anche che la psicoterapia serva a sopratturro a confrontarsi con qualcuno che ha una visione diversa dalla nostra, non è detto che debba scavare nel nostro profondo……Ma io sono certa che anche tu confidi un pò nella psicoterapia, altrimenti non saresti stato così bravo a farmi l’invio di Alberto……

Penso anche molte altre cose …riguardo a noi…..ma ti prego non pensare che sia un’egoista….mi chiedo come può il tuo lavoro essere diventato più importante di me e di te insieme, nonché della nostra famiglia….non fraintendermi so quanto ami il tuo lavoro, quanti sacrifici, quanta responsabilità ci metti e quanto ti identifichi con questo, però come vedi si perdono di vista delle cose importanti e che sono le uniche che restano……Un giorno questi anni saranno solo un brutto ricordo perché tu avrai capito e io insieme a te che noi siamo più importanti di tutto (il lavoro, le frustrazioni, le debolezze…) e torneremo ad essere sereni, a viaggiare, a progettare, a insegnare tante cose a nostro figlio…..Questo è il mio desiderio…sono egoista ?!

Quando mi hai fatto vedere il tuo blog ho pensato che fosse una cosa molto bella, che per te poteva essere una svolta, però ho avuto anche una paura che tu avessi trovato un modo per identificarti sempre più nel tuo status di “depresso” e che cominciassi a trovare soddisfazione in questo, naturalmente il tutto in modo inconsapevole, così quando mi chiedi che vuoi “qualcosa sulla depressione” ho paura di sostenerti in questo progetto paradossale……Questa è una vera sega mentale da psicologa……Quindi mettici anche delle cose leggere …..perchè non vuol dire essere superficiali ma vuol dire vedere le cose con altre lenti…

Anche se so che lo sai te lo ribadisco….chissà quante volte hai pensato che aiuto o meglio cerco di aiutare delle persone e non faccio niente per te, ma non funziona perché è solo una persona esterna alla nostra vita può avere l’obiettività di guidarci e suggerirci una possibile strada, io credo proprio di non averla…..

Mi chiedi di aiutarti come si fa con un bambino da crescere, ma io non voglio fare solo il “genitore” , anche se ormai, in qualche modo, faccio solo quello e non so come lo faccio……Comunque io ci sono e ti amo…. Ad un bambino si insegna a vivere sperando di trasmettergli quali sono le cose più importanti: avere fiducia in sé e anche negli altri, amarsi e amare, essere sé stessi, al senso della giustizia,  ecc. ma quando si cresce è tutto più difficile perché la vita è difficile, perché esistono le ingiustizie, i tradimenti, quindi come si fa ad avere ancora fiducia, amore, ecc.

Però non dimenticare, che siamo anche più fortunati di altri, io cerco di ripetermelo sempre, di chi ha subito perdite, malattie e chissà cos’altro ... perchè sono solo le persone che amiamo e che ci amano ad essere le più importanti. Lo so che se stai male neanche questo serve e che non ti sentirai capito … ma è questo il mio pensiero  e questo dobbiamo insegnare a nostro figlio, oltre ad una marea di altre cose. 

Spero che tu capisca quello che ho scritto,  ma ho paura che il filtro di questa lettura  lo farà l’andamento della tua giornata lavorativa, se certe cose dette sono banali scusami ma sono solo miei pensieri …. L’unica cosa che devi ricordare è che ti amo e quando non ti sembra è perché a volte mi sento affaticata e un pò ’sola  ma cerco di essere sempre presente per te. 

Spero anche che presto tu non debba più mandarmi un messaggio chiuso in una bottiglia………

 

 

 

Il tuo amore

 

 
 
 

Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Oggi sto così male che un cappio non mi fa paura ... o forse sì. Sono un codardo io. Piuttosto scomparirei, oppure me ne andrei per strada a fare il barbone.... Come avrete visto dal mio sondaggio sono tante le soluzioni possibili .... tanti i vostri consigli, così tanti che mi confondono più che aiutarmi a trovare delle risposte, tante le parole di incoraggiamento che però non riesco a fare mie .... Mah, mi passerà forse. Speriamo.

Io penso che comunque del suicidio bisogna parlarne, e non lasciare che sia un tabù di quelli che non si intende mai sfiorare…. E’ una cosa a cui tante persone depresse ci pensano, chi più chi meno. So che l’elettroshock ad esempio è un ottimo sistema ancora oggi per trattare quelle persone con idee suicidiarie che non possono aspettare i tempi di latenza dei farmaci, generalmente intorno ai 15-20 giorni.

No, non temete, non sono capace di farlo. Sono un codardo, io. E poi perché provocare una tragedia e così tanto dolore ai miei familiari, a mia moglie, al presente e al futuro di mio figlio.
Io avevo una persona accanto a me che aveva trovato il padre impiccato… Riuscite ad immaginare la scena? Questa persona è ancora nel mio cuore, seppure non più vicina fisicamente. Proprio perché ho visto con i miei occhi nei suoi occhi il dolore “vero” non posso pensare a questo…..

Anche suicidi drastici, del tipo sotto una metropolitana, giù da un balcone, ecc. che ti devastano il corpo, se non addirittura te lo spappolano… No, questo no!!!

Potrei scomparire….. annullare la mia identità cambiando vita. Io sono un appassionato di Chi l’ha vito? e credetemi non avrei nessuna difficoltà a scomparire senza lasciare la minima traccia ….. Ma proprio perché sono un appassionato telespettatore, la scomparsa è dal punto di vista psicologico peggio della morte. Si aggiunge all’angoscia dell’assenza, il terrore che possa essere successo qualcosa, ma un terrore che non ha mai fine perché vi è sempre una flebile speranza di una notizia positiva, che però non arriva mai….

Poi c’è anche quello che io chiamo il “suicidio perfetto”., cioè un suicidio condotto così bene che nessuno troverà mai il tuo corpo….. che equivale un po’ alla scomparsa perfetta. Nessuno saprà mai…. Si è levato la vita o è da qualche parte del mondo??? Chissà cosa direbbe la Sciarelli…

Ma perché dare tanto dolore, angoscia, disperazione alla mia famiglia, a mia moglie, al mio bambino. No, non lo meritano loro. Che cosa hanno fatto loro di male… Ed io sono uno di quelli che alle cose giuste ci tiene (ecco perché soffro, proprio perché il mondo è ingiusto!).

Una persona come me, educata, gentile, intelligente, che ha studiato tanto tantissimo  materie anche molto complesse, non riesce trovare un lavoro economicamente e professionalmente soddisfacente…. E sapete perché: perché questi lavori sono di competenza dei figli di personaggi importanti, di politici, di persone ricche, di professionisti, ecc. Io lo chiamo –non so se sbaglio- "nepotismo". E questo avviene pure nelle aziende private, ancora di più e più facilmente, perché non ci sono neanche concorsi pubblici da truccare.... Non solo penalizzati sotto questo punto di vista, ma dobbimao subire angherie sul posto di lavoro…. da gente neanche laureata, magari ignorante, e …. lasciamo stare.....

Forse per la mia situazione delle colpe ce le avrebbe l’azienda (parlo di mobbing ed altro) ….. ma loro se ne uscirebbero al massimo con un risarcimento piccolo  piccolissimo  rispetto agli utili che fanno….ed immaginate che situazione terribile sarebbe da sopportare durante tutto l’iter giudiziario; e sempre che qualche giudice ti dia ragione! E a pensare che il mobbing non è neanche reato penale. Uno si può divertire a torturare sadicamente un lavoratore, come un bambino tortura una lucertola, senza rischiare nulla: al limite pagherà l’azienda… che paese incivile il nostro!

Potrei fare il barbone: ma non di quelli che pretendono di mangiare alla Caritas e hanno un posto a dormire: uno di quelli veri. Che dormono dove capita al freddo e mangiano se possono. Ma con un libro in mano, magari di chimica o di scienze.

Almeno la mia famiglia, pur triste, della scelta saprà che sto bene e che sono vivo.

E se invece me ne andassi in un reparto psichiatrico per un pò???…. Magari mi farei vivisezionare il cervello neurone per neurone…. Forse ci capirebbero qualcosa…. Ma no, non sono matto io …. Sono matto per i miei capi e per i miei colleghi che vogliono fare mobbing …. è il loro alibi perfetto.  Forse però i medici potrebbero capirci qualcosa…. Forse, ma ne dubito… a volte penso che la medicina, e soprattutto la psichiatria e la psicologia (scusa Amore!) siano ancora molto lontane dalle scienze… nel senso che poche sono le cose certe…. Sono un po’ quella che era l’alchimia rispetto alla chimica di oggi. Ma è una mia opinione personale.

Insomma miei cari lettori, come vedete sono confuso, di certo non ho voglia di fare nulla per il momento…

 
 
 

Un pesciolino....

Post n°80 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da okkineri_2007
Foto di okkineri_2007

C'era una volta un pesciolino che viveva tranquillo nel suo mare.... un giorno degli uomini lo catturarono e lo vendettero.
Dopo un viaggio lunghissimo arrivò nelle vasche di esposizione di un negozio di animali dove un appassionato come lo vide se ne innamorò. Era davvero bello, un colore fucsia intenso, era vivace e di taglia giusta. Si troverà a meraviglia nella mia vasca, pensò.

Arrivato a casa l’appassionato lo introdusse con tutte le cautele. Sembrava essersi ambientato bene nell’acquario.

Dopo qualche giorno l’appassionato si accorse che aveva le pinne sfrangiate, tendeva a stare sempre nascosto sotto la sua pietra, non usciva mai neanche per mangiare….. Forse non stava bene, non si era ambientato… quando si accorse che, non uno, ma più di un pesce, lo ricacciavano violentemente nella sua tana. Non poteva uscire che veniva preso letteralmente a morsi: non si alimentava…. Sarebbe morto prima o poi…

Allora l’appassionato decise che qualcosa doveva fare. Decise però di non sistemarlo come al solito in un piccolo acquario per curarlo e sfamarlo, ma ebbe una bella idea.

Sistemò su un lato del suo acquario una rete e gli creò una camera tutta per lui impenetrabile per gli altri pesci. Da quel lato pose la sua pietra preferita dove subito il pesciolino si andò a nascondere. Gli altri pesci più robusti volevano attaccarlo, ma di mezzo c’era questa rete sistemata così bene da impedire che potessero passare dall’altra parte…. Dopo qualche ora il pesciolino cominciava ad uscire: venne nutrito con frutti di mare che prendeva dalle stesse mani dell’appassionato, e poi anche con il normale mangime. E così passarono giorni. Il pesciolino fucsia si riprese, diventò più grosso e le sue pinne erano stupende e perfette.

A questo punto l’appassionato levò la rete di protezione: ci furono delle schermaglie, qualche colpo tra di loro se lo sferrarono: ma il pesciolino era più forte e cominciò ad essere rispettato anche dagli altri….

Adesso si trova bene, si è ambientato, mangia come tutti gli altri…. E nessuno più lo infastidisce, perché lui oramai si fa rispettare. E vi dico una cosa: è il più bello di tutti....

 
 
 

Commento di Blue_eyes8 al mess 70

Post n°78 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Carissimo Paolo, sai che la tua è una malattia e va trattata come tale-dunque va curata sia con farmaci, sia con sedute psichiatriche dovute. La cosa più intelligente che hai fatto è che hai colto i sintomi dal inizio e hai cominciato la cura. Il suicidio non è una soluzione-è un arresa al male che non ha nessun senso sopratutto nei giorni nostri che la medicina è andata avanti e la malattia è curabile. Secondo me devi cercare di stare sereno ed eliminare le cause che ti danno preoccupazioni .Una delle cause è il tuo lavoro ed i problemi che ne sono sorti, dunque va eliminata. Secondo me dovresti cambiare lavoro assolutamente, se poi vuoi continuare la tua battaglia nel vecchio lavoro, fallo ma metti tutto in mano ad una persona fidata in modo che non sei tu ad occupartene direttamente. Cambia lavoro anche se è lontano, ma ti sentirai meglio come anche i tuoi familiari. Un altro consiglio che ti posso dare è pensare sempre al positivo, occupare sempre i tuoi pensieri con delle cose che ti danno piacere, in questo modo ti aiuterai molto insieme con le cure che fai. Una cosa importante- NON ARRENDERTI MAI!!!!La vita è una lotta continua e sopravvive chi sa lottare. Tanti di noi sono sottoposti a prove più dure degli altri ma questo non significa affatto che non devono superarle-anzi proprio queste persone ne escono ancora più forti !!! Fidati, te lo dice una persona che ne ha viste e superate di quelle più dure e vive grazie  alla medicina moderna, ma sopratutto alla sua forte volontà di non ARRENDERSI MAI. La vita va vissuta fino in fondo, qualsiasi essa sia! Un abbraccio affettuoso : Stella        

 
 
 

Risposta al sondaggio di Laura

Post n°76 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da okkineri_2007

A CHE COSA E' DOVUTO IL MIO PROBLEMA PSICOLOGICO?

A) dipende dal lavoro, ed è vero e proprio mobbing  

Si legge chiaramente un tentativo di isolare la persona, di convincerla a sentirsi “stupida”, “malata” o comunque “diversa dagli altri”. A questo proposito consiglio VIVAMENTE la visione del film “Piano, piano dolce Carlotta” di Bette Davis. (Paolo guardalo per piacere!!)

COSA DEBBO FARE?

1) devo smettere di prendere farmaci e fare psicoterapia

Uscire dal mobbing è un gran casino, per mille motivi.

Primo: ti porta all’apice della frustrazione ed è molto, molto pericoloso ed insidioso.

Sei trattato come fossi l’ultimo imbecille della terra (a me per esempio, dopo quindici anni di lavoro, fra poco mi chiedono di andare a prendere un caffè o pulire i pavimenti).

Secondo: non hai supporti. Se ti capita di averne uno non sarà mai a lungo termine.

Nessun collega è disposto ad esporsi in prima persona a maltrattamenti gratuiti psicologici.

Al “se ti metti con lui/lei ti metti contro il tuo capo” con tutte le conseguenze che ci vanno dietro.

In questi anni si è lottato per poco, quasi niente.

La gente lotta solo per problemi che la riguarda personalmente o solo se si tratta di perdere i soldi.

Non lotta per “gli affari degli altri”. La loro poltrona è sicura. E’ calda. Dà da mangiare ai loro figli, paga il loro mutuo.

Sai poi quanto può essere utile offrire i propri genitali (“che ti frega…è una volta sola” poi gliela prometti: e intanto sali di carriera, raddoppi lo stipendio, o il tal progetto lo danno a te).

Se il tuo capo è una grandissima str…. è ancora più facile. Ti basta un “hai tagliato i capelli??...che bene che stai!!” o “che bello quel vestito? Ma dove l’hai comprato?” e le solite menate “come sei bella-come sei intelligente-come sei…) Funziona nel 90% dei casi.

Leggi: “Quella stronza del mio capo” di Bridie Clark: non si accettano “non ne ho il tempo o “sto già leggendo..””.

Per quanto riguarda il supporto a lungo termine non esiste. La “malattia depressiva” o “il male oscuro” dura più a lungo della sopportazione degli altri, soprattutto di chi non la vive in prima persona.

Quindi il passaggio è sempre quello nell’atteggiamento di chi ti stà vicino:

1^FASE  incazzatura forte con “SE LO AVESSI PER LE MANI
GLIELA FAREI VEDERE IO!”

2^ FASE incazzatura meno forte, più una perplessità un po’ offesa/ misto stupore
con un conseguente “ANCORA??!”

3^ FASE si comincia a consigliarti di mettertela via perché “COSA VUOI FARCI….E’ FATTO/A COSI’…..SAI CHE LUI/LEI E’ FATTO/A IN QUESTO MODO E LA IGNORI!”

4^ FASE (L’epilogo e la peggiore) è la parte in cui si passa da martire a “mona” come diciamo noi nel Veneto.

E’ impossibile che le cose vadano proprio come le racconti quindi:

a)      sei tu che le ingrandisci

b)      se sei solo tu che le vedi così e gli altri no, sei paranoico

c)      ad un certo punto è ora che “te la metti via e ti calmi”

d)      trovati un hobby

e)      se sei così bravo a fare il tuo lavoro e così infastidito dal tuo perché non lo cambi??


A questo punto la maggior parte delle persone che stanno male come te cambia lavoro.

HANNO VINTO IL MOBBING E “GLI ALTRI” UN’ALTRA VOLTA:

SEI FUORI DAI MARONI E NESSUNO ROMPE PIU’.

In alcuni casi c’è il continuum. Le persone che stanno bene solo se fanno sentire qualcun altro una “mer…” andato via tu hanno la necessità di sostituirti con il “capro espiatorio” di turno.

Quel becco da cui andavi a confidarti (ritenendolo un amico, uno in grado di comprendere) e che ti diceva “ma Paolo, non credi di essere tu a vedere le cose per il verso sbagliato?? Perché sai, con me l’X, Y si è sempre comportato correttamente…”.

Quello il giorno in cui lo troverai per la strada e ti dirà “sai Paolo, avevi ragione ….sai cosa mi ha fatto X, Y?” . Io al tuo posto direi “no…ferma ferma! Avevi ragione tu, ho sistemato tutto rendendomi conto che quella persona non sbagliava a comportarsi con me. Vedevo io le cose sotto il profilo sbagliato. Me ne sono andato per tutte altre ragioni….”.

Credo che si sentirà un pirla. Quello che hanno tentato per anni di fare sentire te: un pirla, isolato e malato.

Io potrei benissimo fare ricorso per mobbing. Qualcuno mi ha detto che adesso esistono delle leggi introdotte ultimamente sull’argomento che vale la pena prendere in considerazione, ma non ho i soldi per pagare un avvocato che perori la causa.

Al momento me la “ciuccio giù” pensando ad andare via, non tanto per scappare dai miei problemi, quanto la mia situazione è un po’ diversa: sto studiando per fare la maestra di una scuola d’infanzia e mi mancano pochi esami. Dopo la laurea potrebbero chiamarmi per fare supplenze, sono già in graduatoria.

Per il momento corro come una deficiente, visto che quella di vedermi “muovere il cu..” è tra le loro passione più grande, oltre a dirmi che non so fare bene il mio lavoro. Notare che mi interrompono in continuazione con telefonate e altre richieste per rallentarlo fino all’estremo…
Alla fine mi sono resa conto che ci sono altre cose più importanti e che lasciavo indietro per arrabbiarmi con della gente infame: i miei figli e la mia salute.

E’ inutile che perda il mio tempo a farmi un fegato così e che torni a casa avvelenata al punto tale da non aver voglia di parlare con i miei bambini, giocare con loro o raccontargli una storia.

Noi il mobbing lo possiamo affrontare: loro no. E hanno bisogno di noi ORA. Affanc… anche chi ci vuole male.

Focalizzati sul tuo bambino e ricordati che quando stai veramente male e stai a casa le loro voci non le senti. Mal che vada stacca pc, telefono….isolati in un mondo in cui vivete solo voi. Poi si ritorna lo so. Ma intanto ti riprendi e ti rendi conto di cosa ti sei perso.

Il resto te lo racconto alla prossima puntata…..

P.S. Ho dimenticato di dirti una cosa. Ho preso per molto tempo xanas, lexotan in gocce….forse anche qualcos’altro.

Ora prendo il minias per dormire. Lo faccio solo rare volte, ossia quando dormo poco da giorni e ho troppo lavoro la mattina per avere sonno. Oppure ho fin troppo da studiare e da concentrarmi per gli esami all’università. Non potrei MAI permettermi di essere assonnata, stanca o semplicemente “rincoglionita” da questi farmaci, che è più o meno l’effetto che fanno.

Con l’andare del tempo ti rendi conto che i problemi non sono un “oggetto” che per non vedere basta spostarsi di posto.

Te li porti dietro comunque, come un sacco pesante e, peggio ancora, se sei “infognato” come me, non basta girare le spalle al lavoro, per concentrarti su quello che hai: la salute (?), una famiglia unita (?), una persona che ti ama più di ogni altra cosa al mondo (??) la stabilità economica (???).

Ti giri e sono ancora lì. Sono le tue “rogne” che ti guardano, che aspettano una soluzione.

Non avendo quindi una bacchetta magica per risolvere tutto in un colpo, ho cominciato a dare ad essi un ordine di priorità ponendomi delle domande. 

LA DOMANDA PRIMARIA. LA PIU’ IMPORTANTE: Qual è la cosa più importante della MIA vita? Cosa IO voglio dalla mia vita?

La risposta che mi sono data è stata questa: “La cosa più importante della mia vita sono i miei figli.

Quello che io voglio dalla mia vita è che crescano sereni, voglio avere il tempo di giocare con loro, la loro salute e la mia pace. Non voglio più dover dimostrare alla gente chi sono io, chi sono loro, la loro importanza e la mia. Voglio che siano in grado di cogliere qualsiasi cosa ci sia di più bello della vita. Quello che c’è di più vero, di più naturale.

Vorrei che capissero quali sono le cose più importanti, il valore di ciò che stà loro attorno. L’etica..la morale (non la falsa morale) il rispetto di tutto. Degli altri, del pensiero di chiunque sappia rispettare il loro.

Vorrei che capissero che “diventare grandi”….non crescere ATTENZIONE….parlo proprio di diventare Grandi, con la “G” maiuscola costa tantissimo sacrificio.

Cerco di spiegarlo tutte le volte soprattutto a Francesco, mio figlio più grande, che si sente così diverso….così “strano” rispetto agli altri….

Cerco ogni giorno di spiegargli che, pur sembrando un controsenso, lottare PER LA PACE E’ UNA GUERRA.

Non lasciarsi “imbastardire” da ciò che fanno tutti-hanno tutti- se lo pensano tutti …perché non io?

Diversità non vuol dire ad ogni costo “malattia”. A volte può significare anche forza.

Magari quella forza che hai solo tu.”

Dopo aver risposto a questa prima domanda mi sono chiesta se avessi i mezzi in grado di raggiungere i miei scopi. E la ovvia risposta è stata “NO”. Ne quelli psicologici ne quelli materiali.

Mi sono resa conto che è impossibile per me tornare a casa da lavoro, dopo un mobbing serrato, dove ti senti poco meno di un niente ed affrontare un’altra mezza giornata a “fingere” di sentirti qualcosa.

NON POSSO TRASMETTERE AI MIEI FIGLI UNA SERENITA’ CHE, IO PER PRIMA, NON HO.

Quindi il problema andava risolto a monte. Il lavoro. Le possibili soluzioni analizzate da me erano quindi tre: la reazione, il trasferimento, il concetrarmi su altro che presto mi avrebbe portato “fuori di lì” (l’Università).

La reazione ha solo portato ad una loro azione-reazione esponenziale di violenza verbale ed attacchi sempre più sostenuti. Quindi ho dovuto eliminare questa opzione.

Per il trasferimento credo che lo chiederò a breve, non tanto quale forma di arresa, quanto sono in attesa di finire gli esami ed essere quindi chiamata per supplenze. Preferisco passare i miei “ultimi giorni” in serenità. Il problema più grosso è quindi l’ultimo: finire gli esami.

La (presunta) risoluzione ai miei problemi è giunta quindi ad una riflessione di questo tipo:

- primo problema da risolvere: l’università       di conseguenza….

- cambio di lavoro…

- maggiore serenità e crescita dell’autostima…

- aumento della serenità familiare…

e, a questo punto anche maggior tempo e serenità per i miei figli.

N.B. Per chi si fosse fatto idee sbagliate….di bastonate ne ho prese tante nella vita che potrei “metter su” una bancarella in piazza e venderle. Non mi ritengo la fatalista della “bacchetta magica” che basta un colpo ed hop!....tutto è risolto. Ma bisogna pur cercare una via d’uscita: io credo che questa è sicuramente da considerare.

Laura

DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
Senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri così veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.§
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da Nyang

Per un attimo prova a pensare che le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino! A volte la felicità è proprio lì, accanto a noi, solo che noi non la vediamo!

 
 
 

Un messaggio dal mare

Post n°74 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da okkineri_2007

Ciao amore ,
vedi quella bottiglia che è arrivata fino a riva trasportata dalle reti di qualche pescatore di ritorno dalla sua famiglia dopo una lunga e faticosa notte passata in mare?

Raccoglila: è per te. L’ho lanciata io da quella grata che mi fa stare chiuso nella mia "trappola"….

Sai normalmente le lanciano i naufraghi nella speranza che qualcuno legga il loro messaggi di aiuto o gli innamorati molto romantici che affidato al mare la loro dichiarazione d’amore.
Lì dentro c'è un messaggio d'amore, ed una richiesta d'aiuto .
Sai già che reclamo affetto, comprensione, aiuto, conferme, ed amore.
Conferme che il tuo amore sia rimasto puro ed inalterato come quando piccolini facevamo lunghe passeggiate mano nella mano in riva al mare e raccoglievamo conchiglie, conchiglie che hai conservato con tanto amore per anni ed che oggi abbelliscono un vaso della nostra splendida casa.

Aiuto, perchè da solo questo momento per me non è assolutamente superabile. Come avrai immaginato, o saprai dai tuoi studi, la mia autostima è sprofondata negli abissi…. Autostima di uomo e di persona capace di fare qualcosa di buono nella vita.

Questo non mi consente di reagire: come trovare  un nuovo lavoro che mi soddisfi se neanche io ho stima per stesso; lo stesso come uscire da questa empasse sul lavoro attuale se già io non credo in me stesso... Mi hanno distrutto  giorno dopo giorno la mia autostima, anzi hanno permesso ad alcuni di farlo senza intervenire e prendere provvedimenti immediati. Le aziende dovrebbero, soprattutto se organizzate in modo complesso, che prevedono ad esempio team multifunzionali, dovrebbero avere regole ben precise. Come nel calcio un giocatore che sbaglia non rispettando il gruppo viene punito e finisce in tribuna, anche nelle aziende bisognerebbe fare attenzione a ciò che succede ed eventualmente intervenire tempestivamente. Invece da noi è tutto una giungla, vince il più forte (nel senso colui che ha le amicizie migliori, la posizione migliore, capacità di leccare meglio degli altri i capi ...).

Comprensione per quello che mi sta capitando: malattie come la depressione e il DAP possono capitare a chiunque, e non sono certo stato io ad andarmele a cercare. Io certo ho forti sensi di colpa, penso che forse avrei potuto evitare tutto questo, forse ad esempio con un carattere più forte, oppure evitando certi errori, non schierandomi idealmente per l’azienda e lasciando stare quindi certi personaggi scomodi …. intenti a curare i loro interessi più che quelli dell'azienda....

Poi a volte mi ridico e cerco di convicermi che depressione e dap sono vere e proprie malattie, malgrado tu la pensi diversamente; sono delle vere e proprie malattie che possono essere combattute con i farmaci. Ma ci sono risvolti psicologici di queste malattie che vanno gestiti, ci saranno sicuramente delle cause magari che l’hanno solo innescate, o che hanno lavorato sulla predisposizione e sotto la forte spinta di un mobbing vile e silente, o che hanno alimentato questa situazione in atto. E ci sono dei comportamenti che potrebbero mitigare gli effetti.

Ti voglio proporre un paragone. Se un pilastro della nostra casa risultasse crepato, io come ingegnere cercherei di capire, di informarmi, e poi di intervenire se necessario, o solo rassicurarti se questo non fosse un problema. Per fortuna nessun pilastro della casa è compromesso, ma un pilastro della famiglia si è deteriorato….. tu, con le conoscenze dovresti entrare di più nel merito, darmi dei consigli, commentare le cose che scrivo e che dico, spiegarmi come comportarmi. Lo so, tu mi dirai che come dice Freud non ci deve essere una relazione “importante” con il paziente…. Ma almeno qualche dritta, consiglio, suggerimento, potresti darmelo! Farmi vedere le cose da una prospettiva diversa dalla mia….

Poi ti reclamo ancora amore, coccole, tenerezze…  Le tue braccia la collo, un bacio, sedersi sulle mie gambe, sono gesti che possono compensare quelle che sono le negatività che l’ambiente mi riserva quotidianamente….. almeno non viene a mancare quel contatto fisico che sta a significare “Io sto con te, ti voglio bene, e non ti lascio…”

Devi considerare che ormai da più di qualche anno, oltre il bambino, tu ne hai un altro….  che devi coccolare e a cui devi insegnare a vivere come stai facendo con l’altro.

Il tuo amore.

 
 
 

Il mio collega Alberto

Post n°73 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da okkineri_2007
 

E' un omaccione, l'aspetto è quello di uno molto buono. Vedevo che in azienda faceva di aiuto al giardiniere. Manteneva le aiuole, i prati, le piante ordinati e puliti. Un bel giardino davvero per essere un'azienda. Mi dissero che era uno che non stava bene, che l'avevano messo lì perchè non poteva stare in produzione. Giustissimo, pensai. Mi dissero che leggende metropolitane raccontavano che si era reso protagonosta di particolari stranezze. Capii che doveva stare molto male ed avere qualche malattia psichiatrica non da poco. Quando ero obiettore di coscienza, andavo in una mensa gestita e frequentata da malati psichiatrici. Capivo dalle cose che mi raccontavano i miei colleghi, che sicuramente aveva qualche patologia molto seria e più o meno di cosa si trattava.
Un giorno io e il mio collega lo incontrammo alla macchinetta del caffè: lui era solito, perchè di una bontà d'animo incredibile, offrire spontaneamente una sigaretta al mio collega (che di solito le scrocca a chiunque): lui invece offriva la sigaretta in segno di amicizia. Forse si sente molto emarginato, probabilmente sono pochi quelli che in azienda lo trattano....
Gli chiesi come stava e cominciammo a parlare. Lui non faceva mistero di quello che soffriva, mi raccontò delle sue medicine, della sua malattia, dei colleghi che gli creavano problemi, del centro di igiene mentale che lo aveva in cura.... Io lo ascoltai, gli dissi di tenere duro, ma che purtroppo non essendo del mestiere era inutile che entrasse nei dettagli delle diagnosi, ecc. potevo solo essergli vicino.
Gli chiesi se oltre i farmaci facesse psicoterapia. Lui mi disse che era costosa e non poteva permettersela e poi non sapeva se poteva essere utile, se avrebbe avuto la costanza di seguirla. Allora chiamai mia moglie che lavora in una cooperativa che si occupa di disagio psicosociale, che tra le tante cose offre psicoterapia gratuita a chi ne ha bisogno, e le dissi di trovarmi un posticino per il mio amico Alberto.
Detto fatto. Il  mio amico Alberto adesso fa psicoterapia gratuita in questo centro, ed ogni volta che mi incontra mi accoglie come un eroe come chissà cosa avessi fatto per lui.
Ma a me è sufficiente vedere il suo sorriso quando mi incontra  la mattina al lavoro. Forza Alberto.


 
 
 
 
 

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