AltaLuna

Gita in barca passata e futura...il presente non ha memoria ne speranza.


Salgo a bordo, questo è un fatto eccezionale, non mi piace galleggiare, preferisco l'apnea, con le pinne, sedermi sul fondo con una pietra sulle gambe, a guardare la luce che filtra...ma andare in barca...parli di tutto, ma non dell'orizzonte, non della tua vista che non è libera...ma soggetta a precise leggi fisiche, che vogliono la realtà non diritta, ma curva...anzi... spezzettata all'infinitesimo...allora me ne sto seduto...guardo masturbarsi l'uomo col timone e la donna sciogliersi a prua in gocce di crema protettiva...ci sarà qualcosa da bere a bordo...certo che c'è...c'è tutto...e mi faccio il mio viaggio, in barca, in auto, in treno, in aereo, lascio il mio corpo condividere con i suoi simili queste giornate, la lingua non parla, ma le labbra abbozzano sorrisi...”la cosa che hai detto è troppo giusta e non necessita nulla di più”.E arriviamo al luogo del ritrovo...pochi minuti di viaggio, giusto il tempo di una bottiglia...e sono tutti qui...siamo sotto la scogliera, sopra i pini.. con la loro vita...lo senti, gli dico, il cucù?La risposta è un disco incantato...ascolto la catena svolgersi...mi piace questo rumore...bello quasi come le portiere di un'auto quando vengono chiuse...o il suono del moschettone che si chiude nella corda...o il rumore soffocato di una porta stagna..quando ti affacci sul colore del mare.Siamo arrivati? guardo oggetti galleggiare più o meno grandi con lo stesso identico teatro a bordo...Si mi dice, l'uomo, che ha lasciato il membro della sua direzione...allora mi tuffo, infrango la linea di confine tra questi due elementi e mi sciolgo...il fuoco lo porto con me, l'acqua mi accoglie e il cielo mi protegge, la terra contiene e non penso più a nulla.