Creato da Campo_di_Marzo il 21/04/2010

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Nuovo Atto

Post n°20 pubblicato il 15 Giugno 2010 da Campo_di_Marzo

Di nuovo dietro il sipario chiuso, di nuovo dietro questo pesante drappo
amaranto vellutato, appeso chissà dove, ma così in alto che si perde nel buio,
così spesso che il vociare eccitato del pubblico giunge smorzato, un brusio in
un'unica voce...un unico sospiro.
Il mio ventre si è aperto...si era molto gonfiato ultimamente, quasi fosse una
gravidanza isterica...semi di speranze, di sogni e di aspettative, credenze,
bisogni, paure...avevano cominciato a crescere dentro la pancia, si urtavano
con dolore spingendo e schiacciando visceri e organi finché hanno cominciato a
beccare come i pulcini dentro l'uovo per romperne il guscio...e l'hanno rotto
il guscio...come i gracili arti di una nuova vita squarciano placente
disperdendone il liquido per esporsi così al sole e alla pioggia.
Così la mia pancia si è aperta e questi frutti, come coriandoli colorati
sospesi nell'aria, hanno lasciato il palco per trovare posti in platea...e
adesso aspettano, aspettano di fronte il sipario chiuso, e si vedono e si
riconoscono e si chiedono il motivo che li ha portati fin li...aspettano di
vedere le tende scostarsi...aspettano di vedere l'uomo con la pancia aperta che
li ha generati...e da dietro sento l'attesa...mi chiedo se, svuotato, sarei
ugualmente da loro riconosciuto...e aspetto...e la tensione sale...e le
sensazioni, le emozioni sedute ai loro posti cominciano ad essere percorse da
un'onda di paura...la paura del rifiuto di chi, dopo averli generati, non li
riconosca..
Tutto finisce...e finisce anche il tempo dell'attesa e nel silenzio un unico
suono, il suono del sipario che si apre...ed è un lento confondersi di luci,
del dentro col fuori...un incrocio di sguardi..un fondersi...
L'attore e il suo pubblico riempiono il teatro di silenzio e di sguardi...il
primo verso non sarà un parola ma una preghiera ad onorare la sacralità del
momento, l'inizio dell'opera del mutuo riconoscimento.

 

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Commenti al Post:
senza_pelle
senza_pelle il 15/06/10 alle 15:59 via WEB
Fine. Inizio. Attori protagonisti di quella che chiamiamo Vita. Vestire panni diversi, pur rimanendo sempre se stessi. Ciao Lorenzo :)
 
semprepazza
semprepazza il 15/06/10 alle 21:23 via WEB
Hai un modo di descrivere le sensazioni che lascia senza fiato.
 
maraciccia
maraciccia il 17/06/10 alle 00:45 via WEB
Ciao...bravo...scrivi in maniera molto originale, hai uno stile tutto tuo Lorenzo..
 
edy.21
edy.21 il 18/06/10 alle 18:29 via WEB
Hai provato col Maalox?
 
semprepazza
semprepazza il 18/06/10 alle 22:06 via WEB
E' dilanaiante riuscire a vedersi vivere come se si fosse usciti dal corpo per contemplare se stessi. Pochi ci riescono e ancora meno sanno sostenere il peso di quella verità.
 
edy.21
edy.21 il 19/06/10 alle 19:35 via WEB
Mi piace molto, struggente e molto visivo. Riesco a vedere uno per uno tutti i personaggi coinvolti.
 
semprepazza
semprepazza il 20/06/10 alle 21:48 via WEB
Ciao Lorenzo... già la pioggia è con noi. ^__^
 
 
semprepazza
semprepazza il 22/06/10 alle 22:17 via WEB
... e scuote l'aria silenziosa. ^__^
 
dianavera
dianavera il 23/06/10 alle 13:57 via WEB
Ci siamo semplicemente ritrovati in cucina tutti e sei per caso, ed eravamo allegri e bendisposti verso gli altri, e leggevamo gli articoli lugubri sul giornale. C'era il sole, e non c'era nessuno che si fosse svegliato psicopatico o cattivo. Mi ricordo chiaramente di essermi trovato vicino ai fornelli a friggere della pancetta. Ero cosciente che quella sarebbe stata l'unica mattina di quel genere concessa alla nostra famiglia: una mattina in cui eravamo tutti normali e gentili con gli altri, sapendo di volerci bene senza vincoli di nessun tipo. Sapevo che ben presto (come poi è successo) ci saremmo ritrovati carichi di rancore e lontani l'uno dall'altro, come invariabilmente accade alle famiglie col passare degli anni. Douglas Coupland, Generazione X (1991) ............ti aspetto nel mio blog, grazie
 
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